Soltanto un'altra introduzione regge il confronto con la mitica "Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi..." ed è "Sincera, come l'acqua di un fiume di sera, trasparente eppur sembri nera...".
Bruno Lauzi è riuscito con pieno merito a farla entrare nella storia della musica italiana, a dispetto dei tanti che forse diranno "sono solo canzonette".
Anche la sua versione de "L'Aquila" stazionerà a pari merito con la versione Battistiana nei classici di sempre della musica leggera italiana.
Piccolo, grande Lauzi... lo ricordo in un'intervista poco tempo fa che ironizzava scherzosamente sulla sua malattia e il tremolìo della mano!
La vita è un gioco, sembrava dire, ma anche quando va male non bisogna perdere il sorriso!
[Modificato da BLINKY73 27/10/2006 22.44]