Lutto nel mondo della canzone
Affetto dal morbo di Parkinson, si è spento nella sua casa di Peschiera Borromeo, all’età di 69 anni, il cantautore Bruno Lauzi.
Faceva parte della vecchia scuola dei cantautori insieme a Umberto Bindi, Gino Paoli, Fabrizio De André e Luigi Tenco, (di cui era stato compagno di banco al ginnasio Andrea Doria), in poche parole, la cosiddetta “Scuola Genovese”.
Nato ad Asmara l’8 agosto 1937, ma cresciuto a Genova, si dette alla musica insieme al suo amico Luigi Tenco. Entrambi appassionati di jazz, fecero parte di un gruppo musicale denominato “Jelly Roll Morton Jazz Band”, Bruno al banjo e Luigi al sassofono.
Successivamente scoprì i grandi della canzone francese contemporanea: Brassens, Brel, Aznavour, ecc., la cui impronta poetica e musicale traspare nelle sue prime canzoni.
I brani che lo resero celebre furono, tra gli altri: Ritornerai, Viva la libertà , Il tuo amore e la stupenda Il poeta. Durante la sua carriera artistica, si dedicò anche alle versioni italiane di celebri brani stranieri, tra i quali: “L’appuntamento” di Roberto Carlos (grande successo di Ornella Vanoni) e “Lo straniero” di Georges Moustaki.
A breve un resoconto dettagliato dell’attività artistica di Bruno Lauzi.
Francesco Angrisani