Concordo pienamente con quello che scrive Roberto. Sembra quasi che non solo non si tenga più a fare le cose per bene, ma che addirittura non si sappia più fare quello che solo pochi decenni fa era considerato del tutto normale: tenere in ordine le alberate lungo i viali, curare la manutenzione di fontane e fontanelle, verniciare le panchine dei giardini, riparare le buche nel manto stradale, tutte operazioni a bassa tecnologia che richiedevano solo esperienza professionale e buona volontà. Non sono un nostalgico del bel tempo andato, ma in questo caso devo dire che rimpiango la Firenze della mia infanzia, dove non passavano quindici giorni prima che un albero abbattuto venisse sostituito e dove il manto stradale era curato quanto quello del salotto di casa.
Paolo
Paolo Muraro