[...] E' vero ciò che di dici a proposito di chopper e inverter, ma, a proposito dei Breda 4001, non mi riferivo solo alla parte elettrica, ma alla macchina nel suo complesso. E ti assicuro che molte parti erano obsolete già al momento della sua uscita, per non parlare della carrozzeria, un vero disastro. A proposito del Sirio al posto dei Cityway a Torino, il mio era solo un esempio per dire che avrebbero scelto un tram migliore, se avessero voluto, ed il Sirio lo è, da tutti i punti di vista. Il fatto, poi, di catalogare come "artigianale" la produzione tranviaria in Italia mi sembra un pò forzato, anche se tu risponderai che non voleva essere inteso in senso dispregiativo. La modularità del progetto Sirio lo rende collocabile in qualsiasi realtà urbana e non, e il fatto che già circolino a Milano, Napoli, Sassari, Goteborg, Atene (ogni committente ha avuto i tram così come li voleva, sintomo di flessibilità, non di artigianato) e prossimamente anche a Firenze, oltre a trattative in corso seguite alla sua esposizione di Los Angeles, testimonia di qualcosa di tutt'altro che artigianale. Che poi l'Italia sia la patria dell'artigianato non può che essere un vanto, ma va inteso in senso positivo, non sminuente. [...]. Tornando [...] sui filobus leccesi, è bello sapere che la trazione elettrica torna nella bellissima città pugliese. Ora, che siano Van Hool, Trollino, F19 o quant'altro poco importa. Anzi, la varietà di modelli arricchisce, oltre che l'assortimento di mezzi, anche le esperienze di gestione. Magari altre città seguissero l'esempio leccese invece di commettere sciocchezze come a Cremona o inseguire chimere come a Padova.
[Modificato da XJ6 23/08/2005 0.27]
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