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Fermodellismo in generale

Ultimo Aggiornamento: 17/06/2019 21:19
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11/11/2008 14:14
 
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tranviere veterano
ricevo ed inoltro da un amico francese
Ciao Maurizio!

Una domanda, nel forum dove sei iscritto c`è anche qualche sezione per il modellismo? Chiedo perche ero la scorsa settimana a Colonia sulla IMA (Internationale Modelleisenbahn Ausstellung) una grande fiera per il fermodellismo. Qui ho incontrato anche un piccolo produttore di autobus in scala 1/87. Lui si interessa di realizzare il filosnodato Solaris dell`ATAC di Roma, il Tecnobus Gulliver (o il vecchio U500 o il attuale U520 che circola in 2 esemplari anche in Germania) e forse anche qualche mezzo BredaMenarinibus (forse il M240L nella prima versione e nella versione Avancity). La qualità (e il prezzo) sarebbe quasi la stessa come nel caso dei modelli della Rietze.
Pero come puoi immaginare prima di fare investimenti del genere lui cerca di sapere se in Italia esiste un mercato per modelli perche di questi modelli in Germania si vende sicuramente solo pocchi.

Puoi eventualmente fare per me qualche sondaggio nel forum per raccogliere un po le opinioni dei apassionati?

Saluti!

Alex

http://www.associazionesiloe.flazio.com/
http://www.duegieditrice.it/
27/11/2008 23:23
 
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tranviere senior
Horresco referens
Questo pomeriggio in un picco di depressione volevo recitare
la parte del vecchio zio che compra un trenino al nipote.
Sapete, un po' come la buonanima di Pazzaglia con il cavalluccio.
In una corsia dell' Auchan (un posto che mi da' i nervi, ma questo
passa il convento) c' erano delle nuove confezioni della Lima
(Etr 460 con binari) dall' aspetto invitante.
Solo da lontano, pero': quando ho esaminato da vicino il pacco (nel vero senso della parola) mi sono accorto che il rotabile non aveva i vetri, nel senso che erano sostituiti da una striscia nera stampata (sulla carrozzeria o addirittura adesiva, non si capiva bene).
Ora, non vorrei tediarvi con la solita solfa del "non ci sono piu' i modelli di una volta" (cosi' come non c' e' piu' nulla come una volta), pero' a questi cinesi da cui ci siamo fatti fregare
marchi tradizioni e mutande costava molto metterci un po' di plastica fume' ?
Manco a dire che fosse regalato (veniva sui 54 euri circa.)

28/11/2008 00:11
 
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maestro tranviere
Purtroppo hai beccato il peggiore, attualmente, start set della Lima... a 50 Euro c'è quello del treno merci con la D445.1018 in livrea d'origine... a quella cifra vale da sola la motrice poiché lo stampo è quello della vecchia Lima (un po' corretto) ma la meccanica ed il telaio sono della Rivarossi... infatti è cardanica con trasmissione su entrambi i carrelli!
Poi, cmq, per quella cifra cosa pretendi?
Io ho il catalogo generale della Roco... per prendere qlcs di decente (ovvero che non sia il semplice ovale di binari) devi andare intorno ai 200 Euro (ovale di 2 metri e 50 con binario di ricovero, su cui gira un treno merci con motrice diesel ER20 e tre carri)! Ma la media si aggira sui 250 Euro con una confezione, addirittura, da 450... anche se, invero, sono tutte digitali; tranne una che, infatti, costa "solo" 89 Euro (il semplice ovale)...
[Modificato da Francesco E. 28/11/2008 00:24]

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"Where no man has gone before"
28/11/2008 09:31
 
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maestro tranviere
per (ginetto)
Non sono d'accordo quando dici che "non ci sono più i modelli di una volta". O meglio, possiamo essere d'accordo a dire che non ci sono più nel senso che i modelli di qualità intermedia fra il giocattolo ed il pezzo da collezionismo sono effettivamente in via di estinzione, a vantaggio di una qualità spinta addirittura verso l'eccesso, assimilando i modelli sempre più a pezzi da vetrina che non da "esercizio sul plastico". Gli "start set" sono ottimi in quanto tali: oggi con 54 euro non compri nenche una carrozza...

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
28/11/2008 11:33
 
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maestro tranviere
Infatti è così... ma credo che la situazione (e che ne parliamo a fare) sia tutta italiana dove, purtroppo, non esiste quasi più il "ferromodellismo", diciamo, di battaglia... ovvero, come scriveva Augusto pocanzi, un hobby che sia tale anche per le tasche, con giusto equilibrio... che non scenda al livello del bimbo di 6 anni che monta l'ovale per terra ma, nel contempo, non arrivi a livelli da "effetti speciali" del cinema di quando non esisteva la computer grafica!
Peraltro il sottoscritto non se la sentirebbe di far girare sul plastico (ammesso che abbia soldi da spendere...) un pezzo da 4-500 Euro col rischio di di vederlo coinvolto in qlc "incidente" in H0 (accadono pure in scala)! Per fortuna c'è il mercato dell'usato... con un po' di pazienza, se si ha tempo, ci si può costruire un nutrito parco rotabili senza svenarsi... ho detto pazienza poiché, stando tutti nella stessa barca, è chiaro che altri hobbisti non si privano facilmente di un pezzo in buone condizioni (ma può cmq accadere)... di solito vengono via, a qlc decina di Euro, glorie degli anni '70-'80 che hanno bisogno di qlc restauro; e quì entra l'altro argomento: un ferromodellista, per quanto sprovveduto, credo debba almeno conoscere l' "abc" del "bricolage" per saper rimettere in sesto un pezzo bisognoso di cure! Per quanto mi riguarda è la parte più divertente del mio hobby, quasi più di farli girare sul plastico...
Poi, ovviamente, possiamo dissertare sul fatto che, come offerta generale, non esista più, a prezzi abbordabili (ovvero da grande distribuzione), una grande varietà di confezioni iniziali...
in pratica oggi c'è solo la Lima-Hornby con le sue tre proposte base:
il pendolino, il passeggieri (che sono praticamente identiche, cambiando solo i rotabili) ed il merci... tutte intorno ai 50-60 Euro; poi, a parte, ci sono le tre espansioni A, B, C,... praticamente obbligatorie nel caso del treno merci poiché lo start-set è solo il classico ovale!
Personalmente ricordo benissimo che quando andavo all'Upim di Fuorigrotta con i miei genitori, soprattutto nel periodo natalizio sugli scaffali c'era da farsi girare la testa (giusto per non citare i negozi di modellismo generici che, a differenza di oggi, avevano anche i treni)... tre quattro start-set della Lima e qlc anche Rivarossi... dal semplice cerchio all'ovale più complicato abbastanza realistico (che fu poi la partenza del mio hobby) o, addirittura, all'improbabile circuito "ad otto"... ce n'era per tutte le tasche...ma cmq mai troppo in là col prezzo!
[Modificato da Francesco E. 28/11/2008 11:47]

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"Where no man has gone before"
28/11/2008 13:50
 
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x Francesco
Per caso era epoca tua, il megashop di fermodellismo un po' più avanti di casa tua? Credo che oggi ci sia Buffetti o il salone della Saab.
28/11/2008 16:21
 
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Si! Me lo hai fatto tornare in mente.... però, non per avvilirti, sono ormai appartenenti al passato sia la Saab che Buffetti (ovvero il conce c'è ancora DOPO il portone del palazzo)... ora, da circa un anno, c'è un megastore Expert!!

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"Where no man has gone before"
28/11/2008 22:53
 
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Si stava meglio quando si stava...
Dear Augusto and dear Francesco, mi riferivo al fatto che, esclusi i minuscoli artigiani, si e' estinta la produzione modellistica italiana (e non solo nei treni: vedi la fine delle automobiline Bburago).
Se non sbaglio anche la Acme i suoi costosi modelli se li fa fare in Cina (venendo comunque subissata di critiche per il binato Breda e l' Etr 500).
Secondo me e' stata una perdita enorme non solo in termini di posti di lavoro, ma anche come patrimonio di umanita' e di conoscenze.
Un modello fatto (davvero) in Italia ha un sapore, un valore culturale
superiore a uno, anche identico, che viene dall' altro capo del mondo.

E lasciatemi aggiungere che questa Cina, con il suo miracolo economico grondante di sangue e sudore, mi ha un po' stufato.

Ciao. [SM=x346252]
[Modificato da (ginetto) 28/11/2008 22:55]
29/11/2008 00:30
 
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Quoto in toto (per informazione... anche Burago è rinata sotto spoglie con occhi a mandorla...)!

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29/11/2008 18:25
 
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OT
Purtroppo allo strapotere economico della Cina dobbiamo iniziare ad abituarci (e non potrebbe essere altrimenti, visto che quasi un quarto della popolazione mondiale è cinese). C'è da dire, però, che in questo periodo di crisi hanno dimostrato molta correttezza perché se avessero voluto avrebbero potuto dare il Ko all'economia dell'intero "occidente" visto che hanno nelle loro mani buona parte del debito pubblico mondiale.

29/11/2008 18:35
 
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Uhm... e poi con chi avrebbero fatto affari? Con l'alleanza Ferengi (cfr... Star Trek!)?!?!?!

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29/11/2008 19:28
 
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KO
BiagPal, 11/29/2008 6:25 PM:

(...) hanno dimostrato molta correttezza perché se avessero voluto avrebbero potuto dare il Ko all'economia dell'intero "occidente" (...)

1 - Hanno i loro problemi anche i Cinesi, la crisi è mondiale. Non è questione di correttezza, ma di sopravvivenza. E poi ...

2 - ... se davano il KO all'Occidente, poi a chi vendevano? La domanda interna non è in grado di sostenere l'economia del paese.

Mi fermo, perché sono veramente fuori tema rispetto all'oggetto [SM=x346225]

01/12/2008 18:45
 
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Non sono molto d'accordo con queste ultime dichiarazioni...
innanzitutto la produzione modellistica italiana c'è ancora ed è rappresentata dalla Vitrains che produce tutto in Italia,ed ha un'ottima qualità,purtroppo rispetto alla concorrente Acme che è italiana ma produce in Cina sforna un minor numero di novità all'anno.
Anzi io mi sentirei di dire che è in atto una rinascita modellsitica in questi ultimi anni,sono usciti tantissimi modelli mai visti sul mercato (402a,740 in 1:87,444 prototipo cardanico,aln 668 1400,carrozze di tutti i tipi e via dicendo...)grazie alla manodopera cinese.
Questo è dimostrato dal fatto che sul mercato italiano si trovano addirittura gli stessi modelli prodotti da 3 case differenti,ad esempio il 656 prodotto da Hornby,Acme e Roco,fatto che mi ha dato modo di acquistare il mio locomotore preferito in tutte le salse ad un prezzo di 10 anni fa o meno...(ricordiamo che il 412 Roco 10 anni fa costava oltre le 400.000 lire)e nonostante l'austriaco sia nettamente migliore anche quello Acme ha delle finezze da non sottovalutare,per non parlare dell'Hornby che nonostante sia uno stampo datato dimostra la bontà del progetto di Isola Vicentina di quasi 20 anni fa.
L'Hornby poi ha cacciato dei locomotori "da battaglia" come il 445 ad un prezzo inferiore ai 40 euro,con motorizzazione cardanica che con un pò di lavoro vicino può migiorare tantissimo.
Infine ci sono case nuove come la Oskar che ha prodotto le Aln 772,che non ho,ma di cui sento parlare un gran bene e per Natale consegneranno il D 343 (grande pecca del mercato italiano) che farà compagnia ad un'altro diesel unificato,il D 443 della Roco.
E' vero che il prodotto cinese qualche volta è vittima di difetti ( etr 500 impossibile da digitalizzare,341 con 2 oblò al posto dei fanali,656 Hornby con pezzi montati al contrario,646 Hornby con numeri sul pancone ultradimesionati ecc)ma io quest'abbondanza di roba non l'avevo mai vista in vita mia,oggi di elettrico,diesel e rimorchiato è stato riprodotto quasi tutto,a parte gli sfigatissimi 491/492.
La Hornby in tutto questo vuole implementare la sua offerta di Start Set che vengono venduti bene (a Ischia e Capri erano marcati rispettivamente a 90 e 100 euro e sono stati venduti comunque)quindi mi sembra che il momento per il mercato modellistico italiano sia abbastanza propizio,grazie anche alla produzione sotto la grande muraglia...

The winner takes it all
02/12/2008 21:03
 
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E' roba da iniziati, caro 656
Quando eravamo dei bravi bambini pressoche' tutti conoscevano
la Lima e la Rivarossi, tanto e' vero che si trovavano anche alla Upim, come ha ricordato Francesco E.
Possiamo dire lo stesso della Vitrains (che poi altro non e' che un gruppo di reduci dalle stesse Lima e Rivarossi ?).
Certamente no.
03/12/2008 14:07
 
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Vero,persino quando ero bambino io (fine anni 80),molti miei compagni di scuola avevano lo Start set Lima,e qualche mio amico ce l'ha ancora...ho già scritto che una mia amica con la quale studiavo aveva perfettamente conservato l'ovale Lima con 444 prototipo e 2 carrozze...
Solo che adesso anche se la Rivarossi e la Lima fossero ai massimi livelli non godrebbero più della fama di una volta,perchè i tempi sono cambiati,quand'ero piccolo io il mio negozio preferito Corsale a piazza Amedeo aveva un'intera stanza dedicata ai trenini,se oggi fosse ancora aperto sicuro in quella stanza avrebbe piazzato Playstation 3 Nintendo Wii e via dicendo...siamo in un'altra epoca e non dipende più dal blasone delle case modellistiche l'andamento dei trenini per bambini,ma da una scarsa attenzione verso il modellino giocattolo,sostituito da ben altri divertimenti.
Ben fa la Hornby comuqnue a volerlo riproporre,sono sicuro che con un'attenta strategia di distribuzione lo Start set può essere ancora un successo.

The winner takes it all
03/12/2008 14:27
 
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maestro tranviere
Sono daccordo, tant'è che negli ultimi 2 o 3 anni queste confezioni stanno timidamente ricomparendo sugli scaffali dei negozi di giocattoli (anche se ben forniti) generici! Io stesso, giusto un anno fa, ho comperato a mio figlio (e pure a me!) lo start set "passeggieri" della Lima-H. nel negozio giocattoli sito nel Centro Commerciale Campania di Marcianise...

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"Where no man has gone before"
04/12/2008 17:13
 
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maestro tranviere
io ricordo
I RR A (locomotiva due assi e tre merci) L.3900
I RR B (idem con due vagoni FNM) L.4900
I RR C (due assi americanizzata con merci) L.5900
I RR D (badoni con pantografo e tre centoporte) L.5900
parte di questo materiale lo posseggo ancora.
07/01/2009 21:00
 
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maestro tranviere
Trovato in edicola
07/01/2009 21:03
 
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maestro tranviere
mi pare si tratti di un... taxi usato ad ischia negli anni 50.
fu protagonista di un film della serie vacanziera, chi ne sa qualcosa?
notare la targa:
07/01/2009 23:08
 
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maestro tranviere
E' la riproduzione dell' Ape "C" Calessino degli anni '60... molto diffuso nelle riviere Ligure e Toscana, nonché in Costiera (nostra) e Capri ed Ischia! Ha avuto un successo strepitoso in India (dove addirittura fu piantata una fabbrica per costruirlo in loco);
costruito in varie serie fino al 1980, la Piaggio lo scorso anno lo ha riproposto in serie limitata (999 pezzi), costruito proprio in India su base dell'ultima versione Italiana, con finiture lussuose (c'è anche lo stereo!) e motore diesel monocilindrico Lombardini... prezzo... pure di lusso: oltre 8000 Euro!

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