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Tram onirico - Racconti di vita e di tram

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2013 15:16
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12/05/2006 21:02
 
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maestro tranviere
Re: MEMORIE

Scritto da: Alessandroch 12/05/2006 14.58
Napoli, 24 settembre 1935




Oh mamma!! [SM=x346234] [SM=x346234] [SM=x346222]

www.novaconcentusvocalis.it
"Where no man has gone before"
13/05/2006 11:49
 
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maestro tranviere
Alex, hai proprio deciso di farci scendere ...
... il gocciolone [SM=x346234]

13/05/2006 16:04
 
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tranviere veterano
Criticate senza veli i miei stupidi scritti [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220]

Alessandro
13/05/2006 22:39
 
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maestro tranviere
Per Alex, classe 1915
Per luoghi ed anni di ambientazione mi hai fatto pensare a mio nonno materno Ugo, classe 1918, vivente, nativo di via Filangieri (ma ha vissuto sempre in pieno centro, a Piazza Miraglia), che da quando ha perso la moglie (mia nonna, classe 1921) nel 2001 non è più lo stesso, anche se è lucidissimo e tiene botta, malgrado gli acciacchi. Mio nonno ha sempre e solo fatto il commesso di farmacia fino a metà degli anni '90. Mio nonno è appassionato di tram (ma non ho preso "il vizio" da lui, è una pura combinazione), e la sua farmacia precedente era l'ex farmacia Gargiulo (ora non ricordo come si chiama, ma è ancora lì) al Corso Umberto angolo via Porta di Massa (l'incrocio di Mezzocannone, tanto per capirci). Mio nonno mi raccontava di quando (non parliamo spessissimo, e fin quando è stato in vita avevo un rapporto più stretto con mio nonno paterno), servendo i clienti al banco, aveva sempre un occhio alla strada per osservare un OFM, una Charleroi, ma anche una Peter Witt, alla cui presentazione era spettatore ammirato. Mio nonno per tornare a casa dalla farmacia poteva salire a piedi per via Mezzocannone, attraversare piazza san Domenico Maggiore, poi la stretta via omonima e si ritrovava in piazza Miraglia, ma preferiva aspettare il 12, il 21 o il 24 per salire a piazza Dante, e poi a piedi per Port'Alba e via San Pietro a Majella, dove c'è il Conservatorio. Nel 1955 gli hanno tolto i tram (che poteva, però, ammirare a pochi metri, in via Marina), ma gli restavano i filobus, che per lui non avevano lo stesso fascino. A metà degli anni '80 ha cambiato farmacia, trasferendosi alla farmacia Nazionale in via Giordano Bruno: gli anni passavano, la voglia diminuiva, ma lui continuava a lavorare più che per necessità, per la possibilità di andare a lavorare scendendo a piedi fino a via Marina e prendere l'1 o il 2, solo che non erano più vetture a due assi o tram a carrelli in livrea a due toni di verde, ma le più squadrate vetture ricostruite in giallo-arancio, alla fine anche con la banda nera. Mio padre - a suo modo un personaggio - che Roberto, Francesco e tu stesso avete conosciuto, ferroviere in pensione e frequentatore dei tram milanesi e bolognesi, oltre che di quelli napoletani, gli ha sempre detto "papà (si usa anche con i suoceri), ma 'sta passione per i tram che avete voi e vostro nipote io non la capisco". Passati i 70 anni mio nonno ha deciso di godersi la pensione. Abbiamo parlato tante volte di tram, ma dopo il 2001 mio nonno parla un pò di meno, ma ha visto i Sirio, senza però salirci ancora, anche perchè si è poi trasferito da mia zia a Capodichino. Chissà, magari un giorno si convince, ma sarebbe un mezzo miracolo...

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
14/05/2006 00:58
 
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tranviere veterano
Quindi tuo nonno si è visto il fior fiore della rete tranviaria napoletana... non so se invidiarlo o meno:

Alessandro
14/05/2006 04:13
 
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tranviere veterano
Che dire...
bravo...
Alessandro è uno di quei personaggi che se non fosse stato per Mondotram non avrei mai incontrato e qualora tra la gente l'avessi sfiorato nel 1935 a Piazza Dante, perchè c'ero anch'io ovvio, non avrei potuto purtroppo riconoscere.
Umanissimi racconti frutto di una spiritualità a tanti ( non a noi ) dimenticata...musicista, romanziere, appassionato di tram, odontotecnico, restauratore, collezionista, uno slavo partenopeo proiettato in Puglia, bello a suo parere, certamente buono...insomma quanti siete lì dentro?
14/05/2006 14:12
 
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tranviere veterano
X tutti
Grazie di cuore [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220]

Alessandro
27/05/2006 06:45
 
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tranviere veterano
Ecco il villaggio degli irriducibili:
Contro gli smantellatori di tranvie:

Il Capo indiscusso: ESPOFRANTIX che governa questo villaggio con molta saggezza insieme a sua moglie Angela
CRACCAUGUSTIX il commerciante che provoca sempre risse nel villaggio contro ABBAMONTIX il fabbro di rotaie tranviarie.
FRANGRISANIX: il decano del villaggio
ANTOJSEIX: il druido del villaggio che prepara una pozione magica che rende invincibile chi la usa (xkè nn si comprende se è da bere o da mangiare... si sa solo che è a base di lega di rotaie tranviarie). Infatti gli smantellatori di linee tranviarie hanno molta paura degl' abitanti di questo villaggio, l' unico che resiste ancora all' invasore di smantellatori.
ROBERTAMORIX: il capo di un villaggio vicino
GRIMASTIX: poeta che viene sempre messo a tacere con pezzi di rotaie tranviarie messegli in bocca.
PAOLOILFIORENTIX e SIMOPATIX sono gli amici degl' irriducibili
MARKIX: nipote del capo del villaggio (nel fumetto c' è Menabotte che è il nipote di Abracourcix il capo del villaggio gallico, vedete Asterix e i Normanni)
ALESSANOBIS: amico egiziano del villaggio che vive nelle Finisterrae (l' attuale Salento)

Alessandro
27/05/2006 10:18
 
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tranviere veterano
LO SFRATTATO
Caro (ma non molto) Alex
Mi hai sfrattato dal villaggio proprio a me. Io sono molto tollerante però uno sfratto è sempre uno sfratto.
Sto valutando di venire a Lecce ed "appicciarti" il deposito dei treni.
Comunque porgo l'altra guancia e perciò ti invito a partecipare a questo concorso letterrario:
www.anm.it/default.asp
27/05/2006 16:14
 
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maestro tranviere
Mia proposta: sfratto revocato?
FILOBUSTIERIX
Il folletto viaggiatore che porta tanti bei doni ai suoi amici ogniqualvolta fa ritorno al villaggio. Dotato di pietre focaie, accusa Alessanobis di superficialità.

Evitato un rogo. [SM=x346242]

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
27/05/2006 16:51
 
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tranviere veterano
Mannaggia a me
Scusa Gennaro,
non ti ho sfrattato è stata solo dimenticanza... chiedo scusa a Filobustierx uno dei portatori del capo insieme a Monocarix.

Spero di aver riparato alla mia mancanza [SM=x346249]

Alessandro
11/06/2006 10:50
 
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tranviere veterano
E' in arrivo...
un' altra mia creatura.

Il tempo di correggerla e tra un paio di gg sarà a vostra disposizione.

Alessandro
13/06/2006 18:10
 
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tranviere veterano
Un' altro po' di pazienza...
...arriva... [SM=x346239]

Alessandro
15/06/2006 15:48
 
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tranviere veterano
vi presento perte prima
LA DIFFERENZA

Ruggero e Pasquale sono due tranvieri di Napoli di bell’ aspetto alti e asciutti. Entrambi amanti dello sport in genere.
Il tempo passato insieme per tanti anni, li ha uniti in una profonda e sincera amicizia e non negano l’ ottimo rapporto amicale con altri loro colleghi e colleghe.
Sono generosi di animo e molto raramente succede qualche screzio con i loro pari o con i loro capo settore nell’ ambito lavorativo.
Ruggero è scapolo, vive a Pianura nei pressi di via Cintia. La sua casa ( più o meno 80 mq) è modesta senza pretese ma molto funzionale ed è accogliente. Infatti è sovente che organizza cene e/o amabili incontri.
Pasquale vive in via Lepanto, è sposato senza figli. La moglie è una commercialista ed ha un portafoglio clienti eccellente. Quasi tutti i supermarket della zona sono di suo “dominio” oltre ad amministrare altre attività commerciali ed artigianali. Lei è molto ambiziosa e mira ad ambiti traguardi professionali.
Pasquale è una persona molto sensibile. Ha molte persone che gli sono vicino ed anch’egli è molto corteggiato da varie esponenti del sesso debole, però tende a soffrire di solitudine; essendo fondamentalmente un filantropo, sente una forzata minimizzazione nei rapporti con gli altri da parte di sua moglie.
A sentirlo parlare avrebbe una fede in Cristo molto forte, ma stranamente è insicuro di se, come se temesse di essere scoperto in fragrante in ogni cosa che fa o che pensa. Anche Ruggero è attento al giudizio altrui ma, avendo un carattere apparentemente contraddittorio e, a differenza dell’amico, è molto sicuro di se e si butta nelle occasioni che gli capitano senza pensare molto sugl’esiti finali.
La moglie di Pasquale di nome Barbara è una bellissima donna, quasi il sogno di ogni uomo, valutandone il suo fisico e il suo bel volto. Ma, avendo lei un carattere dominante, sospettoso e disfattista, Pasquale lotta soventemente contro gli eventi che gli piombano come tegole sulla testa nel tentativo di raddrizzare la sua vita coniugale. Ultimamente lui trova sempre più la depressione nascosta ad ogni angolo della città, pronta ad agire sulla sua persona degenerandola in modo stillante.
Ecco cosa è successo il 30 gennaio 2006:
A tarda sera, intorno alle 21,30 Ruggero deve effettuare l’ ultima corsa sulla linea 1 (Poggioreale – Dazio). Entrambi sono a s. G. a Teduccio e con il tram matricolato 975 Ruggero deve prendere servizio. Pasquale invece ha finito il turno ma ha poca voglia di tornare a casa, quindi gli chiede di accompagnarlo.
Saliti sul tram, sono pronti per andare a Poggioreale per poi partire da lì per compiere l’ ultima corsa della giornata.
I due amici, essendo soli sulla vettura, iniziano a parlare e scambiarsi idee e pensieri. Proprio Pasquale squarcia il silenzio coperto dallo sferragliare del tram:
- P: Ruggero, non ce la faccio più. Ho l’ impressione che a casa parlo con il muro da molto tempo, credo di non essere preso in considerazione.
- R: Certo, la tua situazione è alquanto difficile. Al posto tuo non saprei come agire. La bellezza di Barbara è stravolgente, e si culla su questo. Intanto tu muori dentro!!
- P: Si, lo so, ma non credere che sia facile; averla come compagna di vita è ardimentoso e il fatto che lei non voglia figli la dice lunga. La prossima volta, per farti un esempio di vita vuota, quando abbiamo ospiti a casa vieni a dare una sbirciata e ti renderai conto che gente ci viene a trovare…
- R: Chi sono i vostri ospiti?
- P: Tutta gente, altolocata, con la puzza sotto al naso, sulle sue… Pensa che, quando questa gente ha saputo che sono un tranviere hanno evidenziato un certo turbamento, senza mascherarlo.
- R: E perché? Sia noi che molti dei nostri colleghi abbiamo una discreta cultura, certo non siamo all’altezza di un docente universitario, ma abbiamo comunque molti argomenti da disquisire.
- P: Ruggero, non è il discorso culturale o il semplice modo di essere ma è solo cagione di apparenza... è molto avvilente! Per esempio: passando di palo in frasca... ma un nesso c’è... ho conosciuto l’anno scorso un gruppo di appassionati di tram, immagino che fossero amanti di ferrovie in generale, ma in particolare di mezzi come questo che noi portiamo ogni dì per la città. In quel gruppo c’era di tutto dal punto di vista professionale e sociale: dallo studente all’artigiano, dal promotore finanziario o di viaggi all’artista. Addirittura c’era uno che forse copre una carica di stato molto importante e, incredibile a dirsi, era tutto un gruppo unito… anzi dire “unito” è dire poco. Rugge’… non c’ erano muri tra quella gente!!!
- R: Ho compreso cosa tu voglia dire; secondo il mio modesto parere Barbara, probabilmente, si è montata la testa e si crede una blasonata e di avere acquisito uno stemma gentilizio solo perché gli affari le vanno a gonfie vele. Tu invece sei un “misero” tranviere e, per quanto tu possa lavorare bene, il tuo stipendio è sempre quello... ecco il tuo il guaio! Prima, nonostante il suo caratteraccio, che comunque le ha dato sempre quel marchio di fabbrica, era più umile e ti ascoltava di più. E poi, fratello mio, tu sei rincoglionito per lei! Certo… è tua moglie, è la tua sposa ed è anche giusto ciò che provi per lei, ma pensa anche per te.
- P: E cosa dovrei fare? Tutti i miei interessi sono morti da un anno abbondante dalla data del nostro matrimonio.
- R: E’ vero! Ma se lei ricambiasse con la comprensione e.. perché no: con l’ amore che giustamente deve esserci tra due sposi, se lei … 'nzomma... Pascà… mugliereta non ricambia!
- P: Me ne rendo conto...
- R: Riprendi ciò che hai abbandonato, riprendi a tirare con l’arco che ti piaceva tanto…
- P: Eeeeh… l’arco…
- R: Ricordo che eri quasi da Olimpiadi, ti qualificavi per gare al livello regionale…
- P: A livello regionale? Forse non ti ricordi ma stavo entrando in nazionale!
- R: Scusa se te lo dico, ma sei fesso... doppiamente.
- P: Non infierire, ti prego!
- R: Lo meriteresti! Sai cosa penso del matrimonio… il bello che sei sposato anche di chiesa.
- P: Già, la Sacra Rota, vero?
- R: No comment!
C’ è un momento di silenzio dopo un sospiro di Pasquale. La 975, guidata da Ruggero, in compagnia del suo amico, è prossima ad attraversare piazza Garibaldi dato che non è ancora in servizio e quindi non ha effettuato nessuna fermata da quando è partita dal deposito di S.Giovanni.
Pasquale si allontana dal posto di guida e si reca verso la parte posteriore del tram per osservare la città. Il traffico è molto ridotto essendo un lunedì qualsiasi in pieno inverno. I semafori rossi tentano di fermare quei pochi autoveicoli che sono ancora in giro per le strade, ma essi scappano come se avessero timore di un fantomatico coprifuoco. La serata si presenta fredda e tersa; una forte tramontana ha spazzato via le nuvole che la domenica prima ha causato una forte pioggia su quasi tutta la Campania. Il tram si è già immesso per via Casanova, la sua marcia è alquanto celere: più presto si compie il giro più presto più presto si arriva a casa. Pasquale però non vuole tornarci.
Ecco piazza Nazionale… Pasquale fa notare la bella serata limpida ma fredda al suo amico conducente, fredda come la sua anima e allo stesso tempo trasparente perché gli si legge nello sguardo ciò che sta vivendo, specie nelle ultime settimane.
Il carcere è appena passato e tra un po’ il tram si fermerà a Poggioreale per prendere servizio.
- R: Pasquale, ci prendiamo un caffettino prima di riprendere la corsa?
- P: E dove ce lo prendiamo?

Alessandro
15/06/2006 16:23
 
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tranviere veterano
Parte seconda
- R: Hai ragione! Partiamo subito. Quasi quasi limito la corsa sino a piazzale Tecchio…
- P: Ruggero non fare cazzate… questa è la linea 1, non la 1 barrata!
- R: Ma dai che scherzo!
- P: Vuoi fare una scommessa? Io dico che da qui sino piazza Nazionale non salirà nessuno!
- R: Per me va bene, cosa c’è in palio?
- P: Mi presti casa tua per un giorno!!!
- R: Seeee… con quel cerbero di tua moglie dove vuoi andare? E’ un bel cerbero però.
- P: Che è successo, hai fatto scuola da lei di disfattismo?
- R: Uè... a me non entra niente in tasca. Va bene, affare fatto. Chi hai intenzione di portarti?
- P: La nostra bella Emanuela…
- R: ‘O ssapevo! Vabbuo’... Quella, quando guida il tram, pensa a te… Ma io cosa avrò in beneficio in caso dovessi vincere?
- P: Ti offro sette cene nelle prossime occasioni quando si esce insieme.
Ruggero è costretto a fermare il tram perché un gruppo di ragazzi lo attendono presso la fermata.
- R: Mi dispiace… ma temo che le sette cene me le devi offrire…
- P: guagliò' tien’ ‘a ciorta!!!
- R: Il bello è che son saliti all’ultima fermata di via nuova Poggioreale…
- P: Non voglio ripetermi ma tien’ ‘o mazzo quant’ 'a Porta Capuana.
Il tempo passa e la corsa del tram prosegue, con poco percorre tutta via Casanova e, dopo la curva, immette in corso Garibaldi. Il momento di silenzio tra i due amici è coperto dalle voci dei ragazzi saliti qualche fermata prima. Pasquale si avvicina al gruppo e chiede loro dove fossero diretti. Intanto la 975 si ferma presso la fermata di piazza Garibaldi per riprendere la sua marcia. I Ragazzi scendono a piazza Sannazaro e viale Giulio Cesare divisi in due scaglioni. Più in là, verso la svolta in direzione di via Colombo, sale altra utenza. la vettura riprende la sua corsa che si fermerà di nuovo presso l’ incrocio con via Duomo per far salire una coppia di anziani.
Tra via Duomo e piazza Municipio il tram corre senza fermate intermedie; in piazza Municipio si ferma per scendere il gruppo di viaggiatori saliti da piazza Garibaldi. Ruggero aziona il controller (lo acceleratore) e il tram si avvia verso la Galleria della Vittoria. Non c’è molta gente in giro per la città per cui si trovano quasi subito dentro la medesima. In quel punto la tratta è rettilinea e Ruggero tira il tram; tra i due amici vi è ancora silenzio, come fossero in una pausa di riflessione. Pasquale vorrebbe parlare con l’amico ma non azzarda a farlo... ha timore di usare parole sbagliate o frasi che non avrebbero senso. Vuole essere molto preciso nei dettagli senza rischiare di essere frainteso. Ruggero è inconsapevole delle intenzioni di Pasquale anche se vorrebbe comprendere perché Pasquale, conoscendolo bene, gli avrebbe chiesto di accompagnarlo, notando in lui un alone di forte mistero.
La 975 esce dalla Galleria. Prima di entrare in piazza della Vittoria i due dipendenti a.n.m. chiedono alla comitiva di ragazzi se avessero potuto prendere un caffè prima di ripartire per Bagnoli. I ragazzi rispondono positivamente… anzi, ai due si accodano anche loro! Ruggero devia lo scambio verso sinistra come se volesse tornare indietro e lo lascia sul breve raccordo in curva. Tutti insieme vanno al caffè che è da sempre lì vicino. Pasquale ha dei dubbi:
- P: Rugge’ lo sai che non possiamo fermarci così senza un buon motivo del tipo “guasto tecnico”?
- R: Lo so… ma faremo in fretta! E poi non ci sono più corse, la nostra è l’ ultima.
- P: E’ vero: ma è partita da Poggioreale. Lo sai che deve giungere l’ ultima corsa che parte da Bagnoli?
- R: Pasca’… il collega non trova mica impedimento! Il nostro tram è fermo prima dello scambio. E poi sai chi è in servizio?
- P: No!!!
- R: E’ Francesco… il “vocalist”. Figurati se ci crea problemi.
- P: No… per carità!! Francesco è fantastico….ok, mi hai convinto!
Pasquale, rassicuratosi, si unisce al suo amico ed al gruppo di ragazzi. I ragazzi e i due tranvieri fraternizzano tra loro; il giovane gruppo di amici è molto incuriosito da questi simpatici individui.
Il caffè è fugace, infatti, dopo averlo consumato e pagato il conto, con celerità si avviano tutti verso il tram in sosta sulla deviazione che ritorna verso lo stazionamento di piazza Vittoria.
Proprio in quel momento arriva dalla direzione opposta il tram di cui si era parlato.
Ruggero aveva indovinato il tranviere, infatti era Francesco alla guida del Sirio 1118; ma la provenienza non è dal Dazio, bensì da piazza G. B. Marino. La tabella del tram di Francesco indica infatti la linea 2 (G.B. Marino- Poggioreale).
- P: Rugge’… meno male che hai indovinato il tranviere…
- R: Perché se fosse stato un altro? O avresti preferito Emanuela, fetentone?
Francesco ferma il suo tram al punto di fermata e, notando i suoi colleghi, rivolge loro un amichevole saluto notando dove hanno “parcheggiato” la carrelli: “Uee… Buonasera!!! ma che fate? State sempre a pazziare?”
- R: France’ dove ti porta la rotaia?
- F: E dove mi deve portare? A Poggioreale!!!
- R: Ma dove lasci poi il tram?
- F: A Fuorigrotta.
- P: Ma non dovevi stare sulla linea 1?
- F: Nooo… Quando mai…
- P: Hai visto? – Rivolto a Ruggero.
- R: Hai visto cosa?… Vabbuo’.. jamm’ ia; i guaglioni se n’ hanna j' a casa! France’ ci vediamo domani.
- F: Si, è il caso che parta, altrimenti non arrivo più a casa!!! Nun me facite perdere tiempo!”
- P: Va bene my Lord!!!
- R: Lascialo stare… Buona notte!!!
Francesco parte con il suo Sirio cantando il “Falstaff” di Verdi.
- P: Ruggero, giacché siamo qui perché non facciamo un po’ retromarcia e spostiamo gli aghi dello scambio per Fuorigrotta?
- R: Nooo, secondo me, utilizzando il raccordo davanti al Mattino, ci ritroviamo qui senza problemi.
- P: Rugge’ dobbiamo rimettere lo scambio “del Mattino” verso Acton, una volta passati…
- R: E qual’ è il problema?
- P: Com’ è qual’ è il problema? Se in direzione se ne accorgono, passiamo i guai.
- R: E’ vero, ma passiamo più guai se, facendo retro marcia, urtiamo qualche autoveicolo o qualche nostro autobus. E’ vero che è una serata fredda e che quasi nessuno va in giro, ma pensa che macello succede se dovessimo tamponare una macchina o peggio un autobus. Invece, se dovessero scoprirci, possiamo impapocchiare che lo scambio non ha funzionato e che abbiamo tentato una seconda volta facendo il giro dell’ isolato utilizzando il raccordo che da via Arcoleo gira per via Morelli.
- P: Ma…
- R: Aspetta: vediamo cosa ne pensano i ragazzi: Cosa ne pensate?
All’ unanme: “ Si, facimm’ o' giro!”
Così è andata! Pasquale, sempre titubante, accetta come se avesse ubbidito ad una decisione fortemente carismatica.
Il tram compie velocemente il giro del palazzo (che strana cosa). Nel frattempo Pasquale, per evitare complicazioni con eventuali viaggiatori diretti verso il centro città, mette, nell’ apposito vano di indicatore di linea, la scritta fuori servizio. Nel momento in cui la 975 è di nuovo sulla tratta Vittoria – Dazio, Pasquale riporta la tabella 1, linea reale di servizio.
I due amici attraversano tutta la Riviera di Chiaia senza fermarsi sino ad arrivare in via G. Bruno. Lì un altro gruppo di ragazzi sono fermi ad aspettare il tram. Salgono. Ruggero mette in azione il

Alessandro
15/06/2006 16:25
 
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tranviere veterano
perte terza
controller e… via, verso piazza Sannazaro. Parte dei ragazzi scendono e salutano sia i loro amici che i due tranvieri.
Passano pochi secondi e il tram, visto dall’esterno, scompare entrando nella Galleria Laziale. A Ruggero frulla nella sua mente una domanda che vuole una risposta sincera da Pasquale, infatti non perde tempo:
- R: Pasquale, ma perché mi hai chiesto di accompagnarmi?
- P: Non c’è un perché... non è la prima volta che succede.
- R: E’ vero… non è la prima volta; ma in altre occasioni non c’erano momenti di silenzio.
- P: Ok... giochiamo a carte scoperte: voglio dividermi da Barbara! E’ troppo diversa da me.
- R: L’ avevo intuito! – C’ è un altro momento di silenzio e profonda riflessione-. All’Altezza
di piazza Italia Ruggero inizia a far domande infinite a Pasquale:
- R: Ma lo sai che ti infinocchia e a te, volente o nolente, deve piacerti egualmente?
- P: Come ti ho detto un’ora fa, non la sopporto più!
- R: Per me tu devi essere più forte, più maschio. Porca miseria! Ma chi porta i pantaloni a casa?
- P: Lei !!!!
- R: Ma vaff… Pasquale... svegliati! Tu sei un bravo ragazzo, sei piacente, hai un bel fisico e le ragazze ti apprezzano... lascia perdere quei manichini incartapecoriti degli amici suoi. Ma che cacchio, sei tu che vai in chiesa ogni santa domenica, possibile che non c’è un fesso che ti indichi la strada giusta? Possibile che nei Vangeli o nelle Sacre Scritture non ci sia una scappatoia? Pasquale, mi spiace dirlo, ma sei diventato succube di quella persona. Scrollati di dosso questo torpore usurante. Parla chiaro con Barbara, sii schietto e dille senza incertezze cosa vuoi; divertiti. Se vuoi ti lascio le chiavi di casa mia per una settimana e strapazzati chi vuoi tu, Emanuela , Giovanna, Ermenegilda oppure riprendi le tue passioni, che sono tante.
- P: Hai ragione… fanculo a lei!!! Quando torno a casa gliene dico quattro. Ti ricordi che seguivo dei corsi di storia e filosofia e in azienda mi sfottevano?
- R: Già… e ricordo che avevi certi argomenti niente male. Tu devi tornare ad essere come in quei periodi.
- P: Si…
Ruggero si accorge che l’ amico non è convinto. Dopo il breve discorso appena fattogli ha notato che non era cambiato nulla. Il conducente della 975 si rende conto di aver a che fare con uomo- larva, con una persona inebetita. Una volta non era così, una volta Pasquale era vivo ed aveva voglia di vivere. Ma perché si è sposato con quella donna? Possibile che non aveva compreso la natura devastante di Barbara? Come ha fatto ad abbindolarlo?
Il tram è arrivato a piazzale Tecchio. Pasquale vuole scendere e arrivare a casa a piedi. L’ amico invece lo esorta a rimanere; [Al ritorno] Ruggero è disposto anche a deviare sulla linea 2 che passa proprio sotto casa dell’amico. Lo convince. Pasquale è una persona che si convince molto facilmente. Viaggiano insieme sino al Dazio. Pasquale rompe il silenzio e dice all’amico:
- P: Lo sai che nella squadra di calcio del Napoli ha militato un portiere che abitava in via Cumana e per andare ad allenarsi prendeva il tram?
- R: Ecco cosa mi manca di te: ossia che cambi discorso con estrema facilità.
- P: Ma io sono sempre io…
- R: Assolutamente no!!! Prima, per il tram che abbiamo lasciato sul raccordo di ritorno in piazza Vittoria, eri paranoico. Non riesco a capirti: hai un problema di esistenza e te ne esci con ‘sto fantomatico portiere che prendeva il tram per andare allo stadio?
- P: Il bello è che ha vinto uno degli scudetti del Napoli.
- R: Ma cosa metti nel latte la mattina, allucinogeni? Pasquale, il turno lo finiamo presto: non c’è anima viva che voglia prendere il tram… mo tiro…
- P: Stai attento…
- R: Scusa… attento a chi?
- P: Non si sa mai… qualche bambino che gioca… qui in via Diocleziano ce ne sono.
- R: Tu,per me, sei rincoglionito del tutto: come possono esserci bambini CHE GIOCANO alle 11 di sera in pieno inverno con una tramontana che ti blocca il processo di invecchiamento all’istante?
- P: Dai che ti sto sfottendo…
- R: mah… non saprei...
- P: La verità è che mi sto distraendo da me stesso.
- R: L’avevo compreso. Pasquale, posso essere sincero con te?
- P: Guai se non lo fossi…
- R: Appunto; questo turno mi sta pesando… stiamo parlando delle stesse cose da quando ho preso 'sto cacchio di tram… capisco che il tuo problema è molto serio e va affrontato con estrema obbiettività ma tieni presente che c’è gente che sta peggio di te, per cui vorrei, se fosse possibile, di non piangerti addosso!
- P: Forse hai ragione... ma non sai cos’è il matrimonio. Può essere che io esageri; può essere che davvero, come tu dici, io sia una larva... ma tu non vivi le mie realtà familiari. Forse esagero anche in ciò che sto per dire: sospetto che Barbara mi tradisca, che abbia un amante.
- R: Ma allora è quasi fatta: ragioniamoci un po’su: se i tuoi sospetti sono fondati, è chiaro che c’è una stanchezza da parte sua nei tuoi confronti spinta anche da un altro interesse sentimentale, quindi lei agisce così perché, in un certo senso, ha paura anche lei nel parlarti.
- P: Tu dici?
- R: Non ne sono sicuro ovviamente, però potrebbe essere una probabilità.
- P: tu dici?
- R: Ti inviterei a rifletterci, mo che si torna a casa ne avrai la conferma , giusto?
- P: tu dici?
- R: Vabbe’ Pasqua’... io dico... ma devi dire pure tu… non fai altro che ripetere “tu dici, tu dici…”
- P: Invece stavo proprio riflettendo.
I due amici stanno per arrivare in piazza Pozzuoli. Da quelle parti di Bagnoli, il vento è meno forte grazie alla collina di Posillipo che frena un po’ la tramontana. Pasquale si siede nella parte posteriore del tram e rimane in silenzio. Da piazzale Tecchio sino a quasi il capolinea del Dazio sono saliti e scesi altri viaggiatori. I nostri amici sono arrivati in via Pozzuoli. Si sente l’odore del mare. Nonostante l’oscurità della notte invernale si vedono benissimo capo Miseno, Ischia (quindi il monte Epomeo) e tutta la costa della zona.
Si fermano al Dazio. Nella guardiola dell' Azienda non c’è nessuno. Ruggero sostituisce il cartello di indicazione con il “fuori servizio” che Pasquale ha usato quando hanno fatto il giro dell’isolato in piazza Vittoria. Pasquale chiede al collega come sarebbe tornato a casa. Per lui non ci sono mai complicazioni. La 975 doveva tornare in deposito a Fuorigrotta e lì ci sarebbe stato il custode, soprannominato affettuosamente da tutti i tranvieri napoletani “tram c’ ‘a recchia ‘nterra”, che lo avrebbe accompagnato.
Il tram riparte per il deposito. Pasquale è sempre seduto dietro in silenzio che rimugina... che pensa. I suoi pensieri però gli fanno da sonnifero e si addormenta. Ruggero se ne accorge, quindi ne approfitta per andar un po’ più veloce senza comunque eccedere. Dopo un po di tempo Ruggero raggiunge lo scambio dello Sferisterio, lo devia a sinistra per raggiungere il deposito. Sveglia Pasquale per dirgli che lui è ormai arrivato.
• R: Pasquale, vedi che tu sei arrivato
• P: Ok, me ne vado a piedi…
• R: Aspetta che entro in deposito e poi ti possiamo accompagnare
• P: No, fin quando registri tutto faccio molto prima ad andare a piedi.
• R: Come vuoi tu, dai mi fermo qui in curva, prima di entrare in deposito.
• P: Vabbuo’. Ciao e buonanotte.
• P: Ciao
Ruggero entra con il tram in deposito che lo lascia in uno dei capannoni per la verifica delle parti meccaniche per l’ indomani. Sbriga anche le parti burocratiche di prassi e poi insieme al custode vanno via.
Arrivati in via Cintia il collega di Ruggero si ferma per farlo scendere dalla macchina, un breve saluto e poi finalmente via verso casa. Apre il portone, sale le scale in fretta, abita al secondo piano dello stabile, varca la soglia di casa, si spoglia e si fa una bella doccia calda. Dopo consuma un pasto frugale e veloce per poi coricarsi. La lettura di un fumetto lo porta subito tra le braccia di Morfeo. A stento riesce a spegnere la luce della abatjour….
Intorno alle 3 del mattino di martedì 31 gennaio lo sveglia una telefonata…è Barbara la moglie di Pasquale, lei insiste nel raggiungerlo al più presto…
• R: Certo amore mio, lo sai che sono sempre sveglio per te.
Data la poca distanza tra le due abitazioni e data la mancanza di traffico, Barbara raggiunge Ruggero in venti minuti. Lui la fa entrare ed inizia una travolgente passione tra i due.
Pasquale scopre tutto ciò che non era alla luce del sole da lì a 5 o 6 mesi ottiene la separazione dalla moglie.
L’amicizia finisce tra Pasquale e Ruggero, però rimane il rispetto di due colleghi che si son voluti bene per anni. L’amicizia finisce... ma rimane il rapporto lavorativo alimentato dal buon senso e dalla coesistenza professionale.
Tra un anno sarà Ruggero ad aver problemi con Barbara; quella donna può cambiar uomo, ma non cambia il suo carattere. Tra un anno sarà Ruggero ad aver bisogno dell' amico di una volta.
Pasquale andrà a vivere su al Vomero e sarà un perfetto single. Emanuela, la bella tranviera, ogni tanto gli farà visita ed insieme si divertiranno. Il loro rapporto, comunque, si baserà su una notte di passione, ogni tanto,oltre ad un sicero rispetto l’ uno per l’ altra.
Ruggero si dispererà talmente che un dì si toglierà la vita. Tale avvento darà molta tristezza al suo amico, d’ innanzi alla morte non c’è tradimento che tenga, non c’ è rancore; la perdita di una persona cara è un macigno troppo pesante e Pasquale cancellerà tutto ciò che è successo l’ anno precedente… ma è anche vero che la vita continua.
Anche per Ruggero Barbara si è rivelata una spina nel fianco ed è stata una spina avvelenata!
La differenza tra i due era che Pasquale metteva fuori le sue tristezze e le sue angosce, con il rischio anche di essere schernito, modo di agire che tutt’ ora mette in pratica. Ruggero, al contrario, per orgoglio e per far vedere che era un duro, non parlava con nessuno e questo gli sarà stato fatale, ahi lui!




Alessandro Cervarich

Alessandro
16/06/2006 01:40
 
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tranviere veterano
Dai ragazzi.... vorrei una vostra critica [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346239]

Alessandro
25/10/2006 14:02
 
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tranviere veterano
la tua eternità
Il vento, un alito di vita
la foresta, una dimora
il fuoco, una vita accesa
l' acqua, la freschezza
la terra, a cui qualcuno le ha dato il potere di nascita,
morte e resurrezione
scambio di sguardi, un' unione primordiale ancestrale e lisergica più forte delle parole.
la vita, un granello donato
l' amore e l' amicizia, uniti dallo stesso Creatore
il pianto e la carezza, molecole nostre a sentimenti immortali.
Tu, ai miei occhi, sei tutto questo: l' eterno in te




Alessandro
29/11/2006 19:06
 
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tranviere veterano
Lidia
Scappare, ridendo come bimbi...
l' avidità di correre ti fa arrivare tra i primi.
Un amico, vedendoti, è allibito.
Tu, rossa in viso che il vento colorisce

Tua madre felice nel vederti
affaticata e fausta ridi con innocenti trastulli.
I detti dissennati intrattengono gli edotti
ameni momenti allontanano per poco i giusti studi di ogni anima.

Sogni la sposa e la madre
sogni gli angoli della tua casa
pervasa da colorati giochi
senti i pianti dei bimbi perchè fattisi male.

Ma tornando a casa piangi silenziosa.
Entri in casa e piangi silenziosa.
Ti chiudi in camera e piangi silenziosa.
Mi guardi taciturna.
I tuoi passi silenti e mesti...
I momenti ilari sono scaraventati giù
in un angoscioso baratro.

Per te taccio.
Le tue parole, come un freddo coltello nelle carni di un difeso agnello, squarciano il silenzio un tempo soffocato da grasse risate: "Dovrò incontrarlo!!"

Comprendo...
Vorrei essere il tuo scudo.
Comprendo...
dovrai essere sola...
Prego per te... Serena!!!


Alessandro
05/01/2007 09:35
 
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tranviere veterano
Un pensiero per voi
Carissimi,
sono al Corto Maltese di Lecce...solo!!!
Vorrei dettare ciò che vorrei scrivere.
Vi amo tanto e vorrei essere con voi sul Megaride, ma ho una croce da sopportare e trascinare.
Qui, nella mia solitudine e ansimando la vostra presenza, ho molta paura. Vi pregherei di non abbandonarmi, amici miei.
Vi pregherei di ascoltare il mio pensiero per voi, vi pregherei di credere che la mia potenza non la userò contro chi mi fa del male... la userò quando il tempo sarà dei maturi tempi.
La mia paura è forte e voi siete lontani, ma sono consapevole che in spirito mi siete vicini, amici miei.
Vorrei farvi conoscere il mio cuore, la mia anima, i miei innocenti sorrisi e le mie grasse risate.
Vorrei farvi sapere che ciò ciò che si disprezza si potrebbe amare.
Io amo l' uomo anche se mi fa del male, mi rinnega, si dimentica di me... ma voi, amici miei, statemi vicino anche se siete ignari su ciò che mi accade adesso.
Lo so!!! Non potreste saperlo e mai saprete la mia fine (o inizio) perchè correreste nel salvarmi... non ce ne sarà bisogno per l' amore per la vita che ho dentro; vi ringrazio infinitamente.
Ricordatevi i nostri discorsi e cosa abbiamo imparato per amore verso il prossimo, fratelli miei.
Non c' è null' altro da scrivere; sono triste ma ci sarà gioia...tanto giubilo. [SM=x346220]

Alessandro
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