FILOBUS DI FIRENZE

... perché del film di Dario Argento ho parlato diffusamente nella sezione apposita "Tram Di Celluloide" inserendo anche dei fotogrammi tratti dall'opera (a scopo di discussione, la cosa è possibile e non in contrasto con la normativa sul copyright ). Il DVD (contenente anche altri tre filmati tratti dalla serie televisiva "La Porta Sul Buio" curata da Dario Argento) fino a qualche tempo fa era in vendita, in edizione limitata, solo in Germania. Ora non so. In Italia, comunque, non si trova ancora (sui circuiti P2P pare, invece, che Il Tram sia reperibile)

...nessuno è perfetto...

Caro Roberto,
del telefilm in questione ricordavo la data di programmazione, 1973, ed il numero di linea del tram (cosa non difficile, visto lo scarso numero delle linee romane all'epoca ancora attive), ma ignoravo assolutamente chi ne fosse il regista: avrei dovuto immaginarlo che si trattasse di Dario Argento, considerando la trama, violenta ed ingegnosa.
Quanto alla suddivisione del forum ed ai frequenti sconfinamenti da un argomento all'altro da parte di tutti noi, bene, mi permetto di esprimere la mia opinione: cerchiamo di rispettare almeno a grandi linee il criterio di organizzazione del sito ora adottato, senza però farsene un vincolo troppo rigido. Alla fin fine, la parola intelligenza, nella sua accezione originaria, indica proprio la capacità di "inter legare" tra loro concetti diversi!
Un cordiale saluto a tutti,
Paolo

Una immagine che spero gli amici fiorentini non conoscano.
Tutt'intorno al Duomo nei primi anni '50 non stavano tanto a discutere se scambi, rotaie, fili e traverse fossero brutti...c'erano e basta.
Certo che, a Napoli, Paolo mi ha raccontato che i ganci per le tesate dei tram e filobus furono trapanati direttamente nei preziosissimi marmi del Duomo e che dopo la rimozione toccò fare un certo numero di interventi restaurativi...
Comunque l'immagine che vediamo non è certo fastidiosa e a gran parte di noi verrebbe voglia di essere lì a passeggio ad ammirare arte e vecchi mezzi di locomozione urbana.
Il tram in primo piano è la due assi 47, il primo filobus e il 2014, un Fiat 656 del 1937. Per ultimo un altro filobus, il 2021 sempre Fiat 656 ma del 1938, quest'ultimo filobus fu venduto assieme agli altri 7 dello stesso gruppo nel 1962 a Verona dove hanno circolato fino al 1973...una bella carriera di 35 anni vissuti tra due belle città.

...il binario sotto al filobus 2014 era fuori uso oppure i tram prendevano corrente dal polo positivo del bifilare?

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AUGUSTO: ...il binario sotto al filobus 2014 era fuori uso oppure i tram prendevano corrente dal polo positivo del bifilare?

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A Firenze era uso in effetti, in alcuni punti, far correre i tram sotto il polo + dei bifilari.
Nella pagina dietro questa, la 2, c'è una foto postata da Stefagin dove si vede proprio il filo positivo dei bifilari servire due mezzi.

... ha ragione Roberto sulla questione del bifilare: chiaramente questo sistema oggi non sarebbe più utilizzabile a causa dei moderni pantografi, a meno di avere un tram.... trifase!

La foto non la conoscevo, ed è bellissima e nitida come solo le foto di Roberto sanno essere! I filobus fermi sono senz'altro in servizio sulla filolinea B (poi 2) per via Tavanti. Prima della guerra nello stesso punto stazionavano i filobus delle linee 7 e 9 per Fiesole e Settignano, ma con tutta probabilità già all'epoca della foto essi partivano da Piazza San Marco.

Stefano

Neppure io conoscevo la foto di Piazza Duomo postata da Roberto, molto bella ed interessante. Ne tento la datazione, almeno approssimativa, ed aggiungo qualche nota a quello che scrive Stefano.
I filobus 658 sono certamente in servizio sulla linea B, poi 2; escludo senza incertezze le linee per Fiesole e Settignano, che nel dopoguerra partivano non più da Piazza Duomo, bensì da Piazza San Marco. Da osservare anche che per alcuni anni le linee filoviarie ed automobilistiche vennero definite da lettere, i numeri essendo riservati alle linee tranviarie. Le linee filoviarie collinari 7 e 9 vennero denominate rispettivamente F e G, mentre la nuova linea filoviaria per Trespiano assunse la lettera C.
A giudicare dal tipo di vetture parcheggiate a fianco della Cattedrale affermerei che la foto risalga ai primissimi anni '50; le vetture filoviarie sono ancora dotate del cosiddetto "sportellino" per il numero o lettera, che venne proprio in quegli anni eliminato. Inoltre lo stazionamento dei due veicoli in prossimità del Campanile (a Firenze così si definisce quello progettato da Giotto) venne abolito, a causa del crescente traffico, non appena il tram venne eliminato da Piazza Duomo ed il capolinea del B venne spostato appena prima dell'angolo di Via dello Studio. Da ricordare anche che all'epoca la linea B raggiungeva Piazza Duomo transitando da Piazza Indipendenza e Piazza San Marco (con ritorno per Piazza Santissima Annunziata), percorso che venne abbandonato quando venne aperta all'esercizio la linea 23, che collegava finalmente Piazza Stazione e Piazza Duomo lungo l'asse via Cerretani - Via Panzani. Fu questo il percorso che seguì da allora in poi anche la linea B, che qualche anno più tardi, nel 1958, ebbe il suo capolinea centrale spostato in Piazza dell'Olio.
Curiosamente, come ho già scritto mesi addietro in queste stesse pagine, sulla linea B i 656 furono per qualche tempo sostituiti dai grossi e poco maneggevoli Casaro e vennero impiegati intensamente sulla ben più lunga linea 23; evidentemente i risultati non dovettero essere soddisfacenti, poiché in seguito s’inverti l'assegnazione dei mezzi alle due linee.
Infine, concordo in pieno con Roberto riguardo alla presenza in Piazza Duomo di tram e filobus: tutt'altro fastidiosa, mi riporta alla mente una città certamente più vivibile.
Un cordiale saluto a tutti,
Paolo

Mi accorgo ora, rileggendo il messaggio precedente, di avere battuto erroneamente la cifra 658, anziché 656, per indicare i veicoli filoviari che la foto di Roberto mostra con bella evidenza.
Approfitto di questo messaggio per inserire una piccola nota riguardo all'ancoraggio della rete di alimentazione tranviaria e filoviaria alle mura di illustri palazzi e chiese: considerato che il centro storico di Firenze, come tutti sanno, ne è pieno, si deve riconoscere che in alcuni casi non vi erano alternative praticabili. In ogni caso, oltre che alla Cattedrale ed al Battistero, la rete venne agganciata alle mura di Palazzo Medici-Riccardi (Via Cavour), della chiesa di Orsanmichele (Via Calzaioli) e del Bargello, alla facciata di San Marco, all'abside di Santa Maria Novella. Un numero tutto sommato non eccessivo di interventi.
Vedremo come verrà affrontato il problema dell'impatto della linea aerea nel centro storico in occasione dei lavori per la costruzione della linea 2, per il momento sembra scongiurato il ricorso all'alimentazione mediante terza rotaia.
Ancora saluti,
Paolo

Ad integrazione di quanto detto giustissimamente da Paolo, devo sottolineare che la filovia per Trespiano (1950) era contrassegnata dalla lettera G (poi, e tutt'oggi, 25), mentre il C (poi, e tutt'oggi, 10) era assegnato alla filovia per Settignano.

Per quanto riguarda il problema del dove attaccare i tiranti per la linea aerea della nuova linea tranviaria, va detto che in via Panzani - Cerretani - Martelli - Cavour, a causa del sovrapporsi delle varie "ere tranviarie" (attacco a rosone, attacco normale, attacco filoviario), si hanno oggi attacchi ogni 4-5 metri e per di più a diverse altezze. C'è quindi l'imbarazzo della scelta nell'utilizzare questi ultimi...

Stefano

Evidentemente non ero proprio in fase la notte del 28, visti i due errori commessi (658 in luogo di 656 e C in luogo di G), per evitare i quali sarebbe bastato consultare i miei stessi precedenti messaggi, in particolare quello del 22 gennaio 2005.
Mi accorgo ora anche dell'omissione di un "che" nella frase finale del messaggio.
Ti ringrazio della correzione e, giusto per ricambiare, correggo a mia volta un piccolo errore da te commesso nella datazione dello spostamento della linea 23 dai Lungarni della Zecca Vecchia e Pecori-Giraldi ai Lungarni Serristori e Cellini, che avvenne non nel 1957 ma nel 1958, a lavori di posa del bifilare completati.
A presto, e complimenti per la magnifica foto del 1956, a me del tutto ignota.
Paolo

PS- Devo ammettere che sono rimasto sorpreso dalla grande competenza storica di Stefano, che in confronto a me ha lo svantaggio di non poter contare, per motivi anagrafici, su ricordi diretti.
Quanto a Simone, sapete tutti che sta facendo un grande ed ottimo lavoro, a tutto campo.
Passatemi quindi l'autolelogio: la "colonna fiorentina", come ci ha definito Pabbamo, non demerita in questo forum...

Non è che questa foto sia granchè ma ad un certo punto si fa con quel che passa il convento...
Dunque, ho ingrandito un particolare di cartolina che mi incuriosiva: troviamo un Lancia Pistoiesi seguito da alcuni vecchi autobus mentre sullo sfondo è in transito un bipiano Aerfer.
Insomma una piccola scena di quotidiana vitalità cittadina presso la stazione di S.Maria Novella...

Qualcuno forse troverà interessante anche il camion militare

Due cose attuali da dire su questa foto: la prima è che dove è situato il filobus ci sarà il capolinea della linea 1 e la seconda è che l'altro giorno ho personalmente scoperto (anche se la cosa era nota ampiamente ) che un bipiano è conservato al deposito di Peretola.

per la prima volta Roberto inserisce una cartolina che anch'io possiedo! Ora mi monto la testa...

Il Lancia V 11 è in servizio sulla linea 23 diretto verso il Duomo. Il bifilare sulla destra era di servizio e serviva per immettersi sul bifilare in direzione periferia ( via Valfonda - viale Strozzi).

Secondo me la foto è del 1964-65 e il bipiano sullo sfondo è con tutta probabilità in servizio sul 26 o sul 27 e sta effettuando il capolinea che oggi si chiama "Deanna" (dal nome di un bar), recentemente smantellato (il capolinea, non il bar!)per far posto ai cantieri della tranvia.

Stefano

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Scritto da: Paoloilfiorentino 25/01/2005 19.24

Quanto ai servizi limitati cui fa cenno Alessandro, come ho ricordato, la linea 25 veniva qualche volta limitata alla località La Lastra; la racchetta di inversione si trovava appena fuori dell'abitato, ove la Via Bolognese si biforca. Ho abitato per molti anni nei pressi di Piazza della Libertà, ed avevo, per così dire, tutti i giorni sotto gli occhi le vetture del 25: ebbene, non ricordo di avere mai visto un filobus in servizio con la veletta 25 barrato, e sono più che certo che tale numero non compariva sulle tabelle di fermata; ricordo bene invece il piccolo cartello rettangolare recante la classica scritta bianca in campo rosso che indicava la limitazione delle linea alla località sopra ricordata.


Dopo la chiusura delle ultime linee filoviarie, i veicoli rimasti a Firenze, prima di finire sotto la fiamma ossidrica, furono parcheggiati nell'area adibita a deposito di Via del Gelsomino, oggi non più in uso, e à rimasero fino alla fine del 1975. Molto tempo dopo, alla fine degli anni '80, mi capitò di ritrovare una di queste vetture, una Cansa/Tibb, presso un demolitore dell'Osmannoro, nei pressi dell'aeroporto, priva di aste e di porte e piena di cianfrusaglie motoristiche di ogni tipo. Oggi, in analogo frangente, chiederei l'aiuto degli amici dell'Aiat, ma allora non potevo tentarne il salvataggio da solo...
Ancora poche parole sui diciannove filobus fiorentini inviati ad Atene: a titolo di precisione storica si trattava delle vetture Casaro 3121, 3122, 3123, 3124, 3125, 3127, 3129, 3130 e dell'intero lotto Pistoiesi/Lancia 2201-2211;

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Approfitto dell'influenza, che mi lascia un po' piu' di tempo per stare al computer di quanto non ne abbia di solito, per riprendere finalmente, dopo un anno, questa citazione di Paolo, la cui precisione un anno fa mi zitti'. In effetti, rivedendo i miei appunti scritti, dovetti riconoscere che la mia memoria non e' come la sua: i filobus che avevo visto dal demolitore in fondo a Via Baracca nel luglio del 1975 erano il 3126 e il 3128, giusto quelli non partiti per la Grecia, e non il 3129 che avevo citato nel mio messaggio precedente. Per cui con la coda tra le gambe ho immaginato che anche il mio ricordo sul 25 barrato fosse uno scherzo dell'età.

Poi sono andato a rivedermi la cronologia delle linee ATAF, pubblicata sull'web www.ataf.net, sotto "la nostra storia" - "la storia delle linee", in cui compare anche il 25 barrato

CRONOLOGIA DELLE LINEE CONTRADDISTINTE DAL NUMERO
"25 barrato"

PERIODO
da a ESTREMI PERCORSO TIPO TRAZIONE ESERCIZIO

01 febbraio 1943 27 ottobre 1943 Logge del Mercato Nuovo-La Lastra TRANVIARIA ELETTRICA Società Trasporti Urbani
28 ottobre 1943 28 luglio 1944 Logge del Mercato Nuovo-Il Pellegrino TRANVIARIA ELETTRICA Società Trasporti Urbani

03 marzo 1958 04 aprile 1963 Piazza San Marco-La Lastra FILOVIARIA ATAF

Quindi il 25 barrato c'era, e il cartello (all'inverso, verso l'interno del filobus), non me lo sono sognato...


ciao alessandro

Caro Alessandro,
dalla lettura dei tuoi messaggi credo di capire che io e te siamo più o meno coetanei: la memoria può giocare qualche brutto scherzo sia a te che a me. Non avevo certo nel mio precedente post l'intenzione di zittirti, anche perchè, pur non conoscendoti di persona, di fama ti conosco da molti anni e so che sei un vero esperto in materia di trasporti.
Quello che ricordo io con precisione è che non era indicata né al capolinea di Piazza San Marco nè lungo il percorso fino alla Lastra alcuna linea 25 barrato; con altrettanta precisone ricordo di non aver mai visto circolare alcun filobus recante la veletta con il numero barrato. Alcune corse venivano certemente limitate alla Lastra, e non posso certo escludere che nel linguaggio aziendale fossero indicate con tale numero.
Però... a dire la verità, sarà suggestione, leggendo il tuo ultimo messaggio mi è sembrato quasi di vedermela davanti agli occhi la tabella in discussione, rivolta all'interno, dietro le spalle del bigliettaio... ci vorrebbe una foto, per fugare ogni dubbio!
Un'ultima annotazione: con tutto il rispetto e la simpatia per chi ha curato le pagine storiche del sito Ataf, qualche errore
in materia di linee e date l'ho riscontrato.
Ti saluto con cordialità,
Paolo

La risposta al quesito è molto semplice: un mio amico possiede un indicatore di linea "sfogliabile" di quelli in opera negli anni Sessanta, che lui usa come calendario. Appena lo vedo gli chiederò di sfogliare tale indicatore e scoprire l'esistenza o meno del 25 barrato (o, più probabilmente, rosso).

Ciao a tutti,

Stefano

Intanto di chiarire il mistero propongo una foto del 25 in deposito fra altri filobus e bipiani.