FILOBUS DI FIRENZE

Ho riportato l'intervento di Roberto anche nell'apposita discussione sui tram in Egitto

http://www.freeforumzone.com/misc.aspx?f=30764&idd=377&a=9&t=1106779286874

Un'altra 672 ma di una serie diversa con carrozzeria Cansa:



Quella che vediamo è la 3001, la prima di una piccola serie di otto unità arrivate a Firenze nel 1950 e radiate nel 1971, una di queste eleganti vetture è arrivata fino ai giorni nostri e si trova a La Spezia all' MNT.

Questa foto, assieme a varie altre ma perlopiù tram, è tratta dall'originale che sul finire degli anni '70 mi venne data a Firenze dall'Ataf perchè le riproducessimo. Fummo ricevuti, io e l'amico Damiani, in Viale dei Mille e accontentati in ogni richiesta di noi giovani ricercatori di vicende filotranviarie. Ricordo che nello studio del dirigente che ci ricevette c'era alla parete un trolley completo di rotella rinvenuto a Firenze, a 20 dalla radiazione dei tram, in pieno centro in una sottostazione elettrica che comunque era stata attiva anche per i filobus fino al 1973. Il gentile dirigente aveva pure sul suo tavolo, come fermacarte, una sottile sezione di rotaia Phoenix fiorentina così tagliata dopo la rimozione dall'asfalto. Alla mia curiosità rispondette regalandomela...E' stata in cantina a casa di mia madre tutti questi anni tenuta amorevolmente in una credenza assieme alla rotella del trolley di Napoli, a sezioni di rotaie di altre città, a isolatori, mensole, fili, velette a rullo delle linee sul frontale di tram e filobus ecc. ecc. Purtroppo quest'estate i ladri mentre eravamo al mare hanno devastato tutte le cantine del condominio ed io non ho avuto ancora il coraggio di andare a vedere cosa manca o cosa è stato buttato dopo un sommario riordino

Volevo sapere se i filobus possono usare la stessa linea aerea di alimentazione dei tram nel caso di percorsi sovrapposti. Scusate la banalità della domanda.

Non mi è mai capitato di vedere utilizzata la stessa rete da tram e filobus in caso di percorsi sovrapposti, tranne che a Saint Etienne, in Francia, nei primi anni Ottanta. Curiosamente, l'asta del tram utilizzava uno dei due fili di contatto della rete filoviaria. Oggi, però, anche lì la rete è stata modificata e l'asta con rotella ha ceduto il posto al pantografo, per cui la cosa non sarebbe più possibile.
Tecnicamente, penso che fosse possibile appunto quando era in uso per la rete tranviaria la presa di corrente ad asta, anche se non mi risulta ci siano state città italiane dove filobus e tram erano appesi allo stesso filo.
Sicuramente, qualcuno più esperto saprà essere più preciso.
Ne approfitto per farti i complimenti per come stai seguendo le vicende della nuova rete tranviaria fiorentina.
Spero un giorno di poter fare la stessa cosa qui a Genova.
Ciao, Renzo.

Devo dirvi amici fiorentini che proprio a Firenze tram e filobus hanno convissuto col polo positivo in comune. Non ho idea se fosse un esperimento isolato o il solo fatto di poche strade ma ricordo di avere visto immagini fiorentine fine anni '40 raffiguranti questa situazione.
Del resto già allora pensai fosse normale in una città dalle linee architettoniche importanti e quindi desiderosa il più possibile di eliminare fili aerei ingombranti alla vista dei monumenti. Vedrò di recuperare qualche immagine se possibile.
Per quanto riguarda le città con la terza rotaia centrale ho visto sabato scorso a casa dei miei alcune vecchie cartoline, anni '30, della vecchia rete tranviaria di Nizza con, appunto, la terza rotaia.

I cavo destro del bifilare era utilizzato per la presa corrente tranviaria nelle zone monumentali, con relativi scambi aerei tranviari diversi da quelli filoviari, come da foto allegata...

Stefano

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[Modificato da XJ6 01/02/2005 1.05]

Ringrazio tutti per le risposte alla mia domanda, è proprio curioso che proprio a Firenze sia esistito un sistema del genere. Ringrazio in particolare 1707 e gli auguro che presto anche Genova possa fare ciò che finalmente viene fatto a Firenze dopo tanti anni di rinvii.

Casualmente mi sono accorto che questa bella Due camere e cucina di Algeri corre, nel 1959, sotto il bifilare filoviario impegnandone il polo positivo.



Ecco dunque un'altra rete con questa particolare caratteristica.
Le due camere e cucina algerine erano delle SATRAMO costruite in Francia, anche diverse città francesi ne ricevettero di uguali.
Le due camere e cucine di Algeri cessarono il servizio con la chiusura della rete avvenuta nel 1960 mentre la rete filoviaria sopravvisse fino al 1969.
Colpisce pure l'atmosfera di questa fotografia così tanto diversa dai reportage cui purtroppo abbiamo dovuto abituarci.

Nel 1952 vennero presentati ai fiorentini i nuovissimi tre assi Fiat 672. La parte elettrica fu fornita dalla CGE, carrozzati Viberti prestarono ininterotto servizio fino al 1971.
Foto ATAF commissionata allo sudio Fiorenza.

Giustissimo. I Viberti però non furono i primi 672 fiorentini. nel 1950 arrivarono 8 672 carrozzati cansa, con la caratteristica V frontale. Per me "IL FILOBUS" in assoluto...
Però i Viberti erano molto eleganti e decisamente "bombati", secondo il gusto dell'epoca (vedi i frigoriferi..).
Non ho mai invece apprezzato l'estetica degli Alfa Romeo Casaro. Mio padre, che usava il 23, li ha definiti, rivedendoli in foto, "quei cassoni"....

Stefano

Caro Stefano,
il tuo ultimo messaggio sui filobus Casaro mi fa venire in mente un episodio al quale mi capitò di assistere nella primavera del 1970, pochi mesi prima della radiazione dei filobus in questione.
Potevano essere le sette, sette e mezza di un giorno di marzo, ed al termine di una giornata di studio avevo preso, per puro diletto, il 23 in direzione Bandino. Arrivati al capolinea, l'autista si rivolse ad un collega con queste testuali parole: "Beato te, che sei sull'11. Su questi filobùs(se) non c'è più sospensioni, non c'è più nulla!". Le osservazioni del conducente mi sembrarono più che giustificate: la linea 11 era servita da autobus di vario tipo, tutti in condizioni certamente migliori dei Casaro, peraltro neppure troppo vecchi all’epoca. Concordo con tuo padre: anche a me sono sempre sembrati dei veri cassoni, fin dal loro apparire sulla scena fiorentina, dalla marcia tutt'altro che confortevole, caratterizzata da continui strappi ed un forte, fastidioso sibilo. Esteticamente l'unico Casaro che mia sia mai piaciuto era quello in legno verniciato che da bambino (avevo sette anni, era il 1955) potevo ammirare, passando per via Guicciardini, nella vetrina del famoso negozio di giocattoli Menicucci, il noto ex-arbitro ed opinionista televisivo: un modello veramente ben fatto e fedele all'originale.
Eppure, ad onta delle lamentele del personale di guida, questi mezzi dovevano essere, se non altro, di una robustezza a tutta prova: giunti in Grecia in età non più verdissima, hanno continuato a circolare, accanto ai loro omologhi ateniesi, ancora per molti anni, in condizioni di traffico ben più difficili di quelle fiorentine. Nonostante la mia scarsa simpatia nei loro confronti, devo ammettere che quarant'anni d’operosa carriera costituiscono un ottimo risultato per questi mezzi ed una sicura testimonianza delle capacità costruttive dell'industria italiana del tempo, allora dominatrice assoluta a livello mondiale in campo filoviario.
E poi, a vederne le immagini su queste pagine, non nego di provare un sottile filo di nostalgia...smetto per non peccare di facile retorica.
A presto,
Paolo

Grazie Paolo per i tuoi contributi, li leggo sempre con molto piacere.

Ti rinnovo quanto ti scrissi alla tua mail personale, però non ottenendo risposta: qualora tu volessi dare un'occhiata al mio piccolo archivio fotografico (prevalentemente filotranviario, ma non solo) puoi contattarmi in ogni momento. Magari potremmo trovarci una sera anche insieme a Simone.

328/1227805

Stefano

Ti ringrazio Stefano per l'invito, se quando vi vorrete ritrovare sarò disponibile verrò più che volentieri

Ciao

Ecco per gli amici fiorentini una foto datata 22 Agosto 1972 che proviene dal Belgio. Siamo quindi ormai alla vigilia della soppressione filoviaria a Firenze avvenuta nel 1973.
Qui ripreso, al deposito ?, vediamo un Lancia Pistoiesi V11 del 1957 ancora in buono stato, molto bello pure il bus Fiat 410 al suo fianco.
Questo gruppo di filobus nel 1973 al termine dell'era filoviaria fiorentina furono venduti ad Atene dove, come sappiamo, hanno girato per molti anni ancora.

Deposito, "Cure" (perchè situato in zona "le Cure"), l'unico filoviario della ex rete fiorentina.

Intitolerei la foto "Vittima e carnefice", intendendo il Lancia V11 nella parte della vittima e il Fiat 410 nella parte del carnefice...

Saluti,

Stefano

E quindi preparatevi a qualche altro intervento storico...
Paolo

Caro Stefano,
per prima cosa, devo scusarmi per non averti risposto prima, ma sinceramente, non è una scusa diplomatica, credo di avere ricevuto un solo messaggio da parte tua sulla mia casella privata, nel quale mi informavi di avere a disposizione molto materiale fotografico di sicuro interesse. Ti confermo cha sarei ben lieto di prenderne visione, così come sarei lieto di incontare ancora sia te che Simone. magari una sera si potrebbe andare a cena insieme e scambiare due parole.
Ricordo ancora il mio indirizzo e-mail: paolomuraro48@libero.it
ed il mio telefono: 055-480154: Il mio ormai antico telefonino corrisponde al numero 338-9155046.
Approfitto del messaggio per fornire ancora qualche notizia sulla fine delle filovie fiorentine.
Nell'estate del 1969, a causa di lavori stradali in Via Fra' Bartolomeo, venne sospeso l'esercizio della linea 7, ed i veicoli delle due linee rimaste in funzione, 23 e 25, si trovarono nell'impossibilità di raggiungere il deposito delle Cure. I pochi filobus del 25 furono parcheggiati la notte in Via della Dogana, mentre quelli ben più numerosi del 23 vennero parcheggiati in Via Alamanni, lato ferrovia, dove la sera era quindi possibile ammirare in lunga teoria praticamente tutti i modelli di filobus in circolazione . Peccato che all'epoca non mi interessassi molto di fotografia, poiché l'occasione non si sarebbe più ripresentata: l'anno dopo, come sappiamo, la linea 23 venne trasformata in automobilistica ed i veicoli rottamati o venduti.
Osservo infine che una parvenza di servizio filoviario si mantenne solamente fino all'estate del 1972, anche se sulle linee 7, 25 e sulla riattivata 10 si incontravano, a partire dall'autunno 1970, anche numerosi autobus; nell'ultimo anno di esercizio, chiusa definitivamente la linea 10, soltanto poche corse mattinali delle due linee superstiti erano effettuate ancora con i filobus, nei soli giorni feriali. Il 1° luglio 1973 sancì semplicemente la fine di una lunga agonia.
Un'ultima osservazione sulla data di chiusura del sistema fiorentino: un grande competente di cose filotranviarie, l'amico Mario Luporini, mi ha più volte assicurato di avere visto un filobus circolare sulla linea per Fiesole nel'ottobre del 1973, ben oltre la data ufficiale di chiusura; potrebbe essersi trattato, dato che non nutro dubbi sulla precisione del ricordo, di una corsa di prova a beneficio degli acquirenti ateniesi.
Un caro saluto a te ed a tutti gli amici di Mondo Tram da
Paolo

Lo scrivere di Paolo m'ha ricordato una cosa: proprio in quegli anni, alla fine del 1973, una sera il popolare TV7 che andava in onda, prima del telegiornale, con interessantissimi servizi sull'Italia di allora trasmise appunto un servizio sui filobus fiorentini. Me lo ricordo come fosse ieri, parlava della vendita di vetture filoviarie fiorentine dismesse in seguito alla soppressione del sistema avvenuta già da qualche tempo. Il servizio era accompagnato da lunghe carrellate sulle vetture e belle riprese di queste, in bianco\nero, mentre si arrampicavano lungo i dolci tornanti per Fiesole. E' chiaro che in seguito si fossero affacciati solo acquirenti stranieri, Ateniesi come sappiamo bene, e che la linea venne riaccesa e ripercorsa per qualche giorno da vetture riservate non in servizio.
Sarebbe bello sapere se questo filmato è tuttora esistente e se fosse possibile quindi averne una copia...chi ha agganci in RAI?

Caro Roberto,
il tuo intervento viene a corroborare quanto avevo supposto sulla scorta dei ricordi dell'amico Luporini: anche dopo la chiusura ufficiale, evidentemente, la linea per Fiesole, smantellata nel 1975, venne saltuariamente energizzata per consentire alcune corse di prova agli acquirenti ateniesi,
che evidentemente devono essere rimasti ben contenti delle prestazioni dei filobus fiorentini.
Non ricordo il servizio di Tv7 al quale accenni nel tuo messaggio, ma se c'è qualcuno che abbia la possibilità di accedere agli archivi RAI, suggerisco che gli si affidi anche il compito di rintracciare il telefilm giallo "Il tram",in bianco e nero, risalente più o meno allo stesso periodo, fine 1973, nel quale si narrava di un omicidio commesso a Roma su un tram articolato della linea 12: il colpevole menava un fendente mortale ad un passeggero, per motivi che non ricordo, proprio mentre la vettura impegnava una curva, nascondendo agli occhi del protagonista, seduto nella seconda semicassa, il momento dell'uccisione. Una trama ben congegnata, se ben ricordo. Mi rammento inoltre di alcune interessanti riprese effettuate nel deposito di Porta Maggiore e lungo la Prenestina.
Un caro saluto,
Paolo

Caro Paolo, mentre per accedere all'archivio Rai ed acquisirne un filmato di cui non sappiamo né data precisa né titolo non sarà certo facile per il film di cui parli invece non ci sono problemi.
Il film è " Il tram " per la regia di Dario Argento del 1973. La trama l'hai descritta bene: l'assassino sfrutta i momenti, esasperati come lunghezza per motivi cinematografici, in cui il tram al passaggio sotto gli isolatori della linea aerea viene a mancare, la notte, di illuminazione. Una volta colpita la propria vittima la nasconde sotto i sedili e si fa trovare al ritorno della luce correttamente al suo posto e all'apparenza insospettabile.
Oggi non potrebbe più assassinare nessuno in quel modo perchè i moderni tram e filobus dispongono di batterie tampone che consentono un flusso costante di illuminazione interna del veicolo al passaggio di tratti di linea aerea isolati.
Gran bella idea comunque di Dario Argento, l'attore più noto in quel piccolo film di 60 minuti era Enzo Cerusico. La vettura tramviaria protagonista era una TAS articolata fine anni '40 tuttora in servizio e la linea era la mitica 12 Termini - Centocelle anch'essa esistente ai giorni nostri ma rinumerata 5.
Ricordo un giorno di tanti anni fa a Roma, nei pressi di Piazza Venezia, svoltai un angolo e mi trovai faccia a faccia con Dario Argento che ha davvero un che di inquietante, tant'è vero che non lo scordai...