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I VECCHI TRAM DI PADOVA

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2014 19:59
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10/02/2012 04:54
 
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trovata in rete questa foto del tram Stanga al tempo della tranvia,è originale e datato 1948:



il deposito è quello di via Sarpi in occasione della foto di gruppo dei tranvieri. Sullo sfondo l'ex milanese Fiat 656 ricostruito in quei giorno di dopoguerra..


http://www.flickr.com/photos/prolocomonserrato/3287882718/

Via Giuseppe Zuddas 1960 - Monserrato.Questa immagine ritrae il vecchio capolinea del tram che collegava Monserrato a Cagliari.A me interessa per il semplice fatto che si notano le carenature inferiori della cassa ed il fanale di diversa fattura rispetto l'originale.
19/03/2012 10:22
 
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http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=16558770&postcount=87

Altre foto sul famoso libricino menzionato anni fa:


Prima foto: Houston numero 12 una delle ultime che nel 1929 venne atta a sabbiera è in procinto di partire verso sud lasciando una delle famose rimorchiate (frutto di una ricostruzione delle vetture per cavalli) nel piazzale antistante dopo aver effettuato il servizio da Pontevigodarzere. Databile 1928/9 vista la presenza del taxi Lancia DiLambda e del giardinetto antistante voluto dal Podestà nel 1923 quando arrivò per la prima volta il Duce a Padova.



Lavori di ricostruzione della rete tranviaria di Padova per far si che le "Reginette" possano circolare in totale sicurezza. I lavori furono commissionati in simultanea a Padova,Milano,Genova,Bologna e Trieste. Il tutto ovviamente sotto stretta osservazione dei gerarchi fascisti. ( che vollero per queste opere anche l'oro degli italiani)


Via dei Colli,località Brusegana. Di fronte la fermata della vecchia scuola elementare nel piazzale della chiesa,dopo la seconda guerra mondiale spostata di 100 metri e verso direzione Tencarola. Ne è testimone oltre il palazzetto tutt'ora esistente ma modificato alla fine degli anni '40 anche le piante due di loro salve ancora dall'abbattimento perpetrato 3 volte dal dopoguerra.


Capolinea del tram da/per Teolo in piazza Duomo.Descrizione già fatta.



Deposito storico ACAP di Via Sarpi:
06/07/2012 03:16
 
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Altre nuove foto della "Vecchia Padova":



Qui siamo nel 1916 in piena prima guerra mondiale,si vede nuovamente la demolita "Villa Malutta" ed il tram della linea 1 proseguire la sua corsa verso la Stazione,il nolesino antesignano del taxi corre solitario verso la tappa obbligata di piazzetta Pedrocchi dove consegnerà il carico e la cliente all'albergo convenzionato.


Qui siamo nel 1919 nel primo dopoguerra la vita ritorna ad animare le vie cittadine,per la prima volta sventola il tricolore nelle "regie poste" indice che siamo nella giornata del ricordo della guerra,il 4 novembre domenica. Le donne sono vestite a festa,gli uomini con il cappello d'ordinanza vanno e vengono dal centro. Un nolesino corre di gran fretta verso la stazione affiancato dal tram che sta andando verso il Santo,la linea è la 5 che percorrerà Pontecorvo e finirà la sua corsa a Voltabarozzo...Interessante la comparsa delle velette pubblicitarie nella vettura sullo sfondo. Si reclama ed è per chi conosce Padova l'albergo "Regina" ex Fanti Stella Oro in piazza Garibaldi,la prima struttura con ascensore ed energia elettrica d'Italia...



Interessantissima questa cartolina.Ci troviamo nel 1927,all'estrema sinistra il glorioso albergo "Fanti Stella Oro" l'unico 5 stelle della città per un buon secolo sta per essere demolito (si notino le finestre senza balconi) a causa degli sventramenti fascisti e del recupero del PRG in voga da un buon trentennio per il rinnovo del centro storico e dell'eliminazione del quartiere Conciapelli/S.Lucia un tempo luogo malsano della città. I F.lli Torresan si sono occupati del pianterreno con l'Erboristeria di palazzo Mion,l'edificio che si trova a mo di ferro da stiro tra via S.Fermo un tempo asse principale della città e la moderna via Garibaldi. Dopo di loro l'erboristeria ha lasciato spazio a ben 4 farmacisti. Il cui ultimo è il Dr.Andretta....All'estrema destra oltre il capolinea della tranvia della riviera del Brenta che porta a Fusina (VE) le case dei maestri oggi scomparse per il brutto ed antiestetico palazzo dei giornali...

Andiamo verso sud,al Pedrocchi in via 8 Febbraio e torniamo indietro nel tempo perché è il 1910:



La tranvia è nuova di zecca e la vettura numero 5 esercita la linea 1 diretta al Bassanello ultimo capolinea prima di trovare le barriere cittadine e le barriere fluviali laddove oggi esiste proprio la fermata tranviaria dedicata....il palazzo comunale nuovo non è stato costruito ancora,ci vorranno altri 27 anni nel frattempo c'è ancora la contrada Manfredi e le sue storiche case per lo più ospitanti negozi di colori (Sauna che oggi esiste ancora a 50m di distanza) un cravattificio che oggi s'è spostato nel volto del "gotico" del Pedrocchi ed una buona osteria. La sua concorrente si trova in foto nel palazzo dell'università dove oggi invece esiste una Farmacia,la famosa osteria Zulian che aveva l'altro bar in piazzale stazione che spacciava la Birra Pedavena...

In antitesi andiamo nel 1941,anno di guerra :


La vecchia stazione di Padova in tutta la sua bellezza ed imponenza,quando venne bombardata il fabbricato era quasi integro,viaggiatori stanno andando verso la città,una città ancora integra per un buon semestre prima che i bombardamenti anglo-americani iniziassero a distruggere quello che era una tranquilla cittadina di campagna. Di lato però sbuca una reginetta,una splendida Stanga di appena 10 anni che come si sa poi finì a Cagliari....

continua...
22/07/2012 19:32
 
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A Cagliari le vetture Stanga subirono un accorciamento degli assi perchè le nostre linee tramviarie erano a scartamento ridotto. Le Stanga erano le uniche vetture dotate di pantografo (tipo Stenmann) circolanti nella mia città. Eccezion fatta per le "Padovane", a Cagliari le motrici utilizzavano l'archetto modello 1923 ovvero il tipo "Roma" montato sui Tallero, ultimi tram acquistati nuovi dalla Società Tramvie della Sardegna nel 1955!
25/09/2012 19:21
 
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Per l' esattezza la penultima linea tramviaria urbana di Padova fu la linea 10 (Piazza Duomo - Riviera S. Benedetto - Via Savonarola - P.le Savonarola - Via Vicenza - Cimitero Maggiore - Chiesanuova), chiusa il 30 giugno 1953.
L' ultima linea tramviaria in esercizio fu la linea 6 (Piazza Duomo - via Orsini - P.le Porta S. Giovanni - via Sorio - Aereoporto - via dei Colli - Brentelle di Sotto - Tencarola), chiusa il 28 febbraio 1954.
03/01/2013 00:08
 
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A me risulta che questa breve linea fu non solo realizzata (ancora durante la I guerra mondiale con lo scopo di trasportare i feriti all'ospedale) ma anche utilizzata brevemente dalla linea 5 che in quegli anni non arrivava al Portello ma, appunto, all'Ospedale Civile passando per via Gabelli (il Portello era servito dall'11 che all'altro capo terminava in via Beato Pellegrino passando per via San Fermo). Sembra che comunque già all'inizio degli anni '20 il 5 tornò sul suo percorso tradizionale e l'11 venne soppresso con abbandono dell'impianto di via Gabelli. Info tratte dal libretto di Camposampiero "Il tram a Padova" edito dall'ACAP nel 1959.

Un altro mistero riguarda l'ipotetica esistenza di un binario lungo via Ognissanti, citato dallo stesso libretto. Pensavo fosse un refuso, però tempo fa mi sono imbattuto in una mappa storica che indica appunto una linea tranviaria lungo questa via. La mappa è in un altro PC, domani la posto!

-- Ivan Furlanis
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03/01/2013 14:18
 
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Ecco la mappa con indicata la tratta iniziale del misterioso impianto di via Ognissanti. È indicato anche l'impianto di via Gabelli.



La mappa non è però precisissima: non sono distinte le linee municipali da quelle della Veneta, anzi, quando coesistono lungo la stessa strada è indicata una linea unica anziché due separate come in altre mappe di altri editori. A proposito della linea di via Gabelli, si nota un curioso collegamento con il binario SV delle linee per Piove e Bagnoli: ovviamente al vero non c'era nessuna comunicazione tra le due reti, essendo a scartamenti diversi.

Per quanto riguarda la datazione della mappa, dovrebbe essere dei primi anni '20: difatti compare già la linea 10 per Brentelle di Sopra, attivata il 20 ottobre 1921. Se si osserva via Beato Pellegrino si noterà come la linea tranviaria termini alla Barriera Trento, questo postdaterebbe la mappa a dopo il 12 aprile 1926 quando il binario posto lungo quella via è stato prolungato dalla Casa di Ricovero fino alla barriera, però a me risulta che a quella data il 5 era già tornato al Portello e in via Gabelli i tram non passavano più. Probabilmente il disegnatore ha tirato la linea un po' troppo lunga, anche perché altre mappe illustranti la rete post 12 aprile 1926 posizionano il termine dell'impianto nel piazzale esterno della Barriera Trento, non interno.
[Modificato da grandunion 04/01/2013 19:41]

-- Ivan Furlanis
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03/01/2013 16:43
 
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Non capisco come mai la linea tramviaria per l' Ospedale civile sia stata abbandonata anzitempo
03/01/2013 19:22
 
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Me lo stavo domandando anch'io: la linea, servendo proprio l'ingresso dell'Ospedale Civile, avrebbe dovuto avere un discreto successo. L'unico altro modo per arrivare all'ospedale era, infatti, prendere il 3 o il 4, scendere all'angolo tra via Cesarotti e via San Francesco (posto che ci fosse lì una fermata) e farsi 250 metri a piedi, almeno fino al 1928 quando venne attivata la prima autolinea urbana tra piazza Garibaldi e, appunto, l'ospedale.

-- Ivan Furlanis
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03/01/2013 19:55
 
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Forse la linea per l' Ospedale Civile fu abbandonata anzitempo perchè, transitando nella stretta via Gabelli, intralciava la circolazione dei veicoli.
Però la tramvia 6 e la tramvia 10 transitavano a doppio senso di marcia nella via Arco di Vallaresso, strada ancor più stretta di via Gabelli, eppure tali linee sono durate molto più a lungo della linea tramviaria per l' Ospedale.
Mah, l' effimera durata del tram per l' Ospedale Civile è un mistero che non ho mai capito.
Comunque non credo proprio che per via Ognissanti sia transitata una linea tramviaria. Nel 1959, come abbiamo già menzionato, fu inaugurata la filovia 21 per Ponte di Brenta che percorreva via Belzoni, via Ognissanti e via Fistomba.
[Modificato da Guido(62) 03/01/2013 19:59]
04/01/2013 15:21
 
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Guido era un binario che portava come ho già scritto più volte a Ginecologia. Se ti servi di quella cartina noterai il "laghetto" dei mulini dei giardini Treves che proprio li si servivano da congiunzione tra i due canali (Alicorno e S Chiara) che assieme formano il canale S.Massimo proprio da li. Il canale è tuttìora esistente dove una vecchia idrovora è in funzione per 3 ore al giorno come canale di scolo. Curioso come sotto,la linea continua (linea 4) è evidenziato il Lameo d'Alviano che era una canaletta che scorreva da Pontecorvo verso via Gattamelata e dove li confluiva vero il canale S.Massimo stesso. Esiste una sola foto del tram in via Gabelli all'altezza dell'ospedale dei poveri dove oggi c'è anche la facoltà di medicina che evince la linea 4 di ritorno. Ed era della società privata Padova-Pontevigodarzere. Poi confluita nell'anno 1919 in tranvie comunali di Padova. Con maggiorazione iniziale del biglietto di 5 centesimi. I tram erano rosso bordeaux e bianchi. Dalla Stazione al capolinea della Certosa di Pontevigodarzere dove oggi esiste l'edicola. Il tram di via Ognissanti invece era quella iniziale di Padova-Malcontenta-Fusina e che in parallelo faceva anche la linea tranviaria per la Fiera di rimando passando sotto Porta Ognissanti o Porta Portello. Nella rifatta e nascente via Falloppio era presente la ferrovia per Bagnoli come già mille volte citato anche dall'inesperto Ivan.



Giusto per la cronaca le tranvie comunali di Padova avevano livrea diversa poi omologante il parco rimanente assorbito (giallo paglierino o canarino e bianco) come si evince in questa foto del 1921 della tranvia Padova-Tencarola-Teolo. Posseggo anche la cartolina dello stesso transitante in via Sorio dove il gancio però non è presente. Boh.

[Modificato da Cori x 04/01/2013 15:54]
04/01/2013 15:54
 
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Anche questo messaggio è pressoché composto da fatti errati. Uno per tutti, giusto per far capire a che livelli siamo messi: il "lameo d'Alviano" citato da Cori come canaletta non è altro che la via Bartolomeo d'Alviano. La mappa purtroppo è stata tagliata nella parte inferiore, così è sparita la parte iniziale del nome della via.

-- Ivan Furlanis
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04/01/2013 16:06
 
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Beep errore. Via d'Alviano era la via interna che ancora oggi congiunge piazzale pontecorvo all'ingresso del giardino Treves. E non potrebbe esser altrimenti. Il Lameo,come evince il nome padovano dal veneziano Rio indica proprio il fiume.

Pensa te! Manco conosci le mura di Padova? Abito in zona,ripeto. E conosco molto bene casa mia. Altra foto. Davanti all'attuale Barclays Bank in via Sanmicheli:
Guardate bene l'infrastruttura.

Oggi:


Alla tua estrema sinistra c'è via D'Alviano e non potrebbe essere altrimenti. Via generale d'Alviano da li,la porta Liviana progettata da Sebastiano Mariani da Lugano,è dedicata al generale morto il 7 ottobre 1515.Il cenotafio si trova PROPRIO al Santo. Se conosci il latino dovresti leggere la storia. Eccolo sotto la porta il Lameo:


Mamma mia come siamo messi.... dovrò fotocopiarti il libro delle mura di Padova degli anni '20.....
04/01/2013 18:54
 
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>>> Il Lameo,come evince il nome padovano dal veneziano Rio indica proprio il fiume.

Dopo "ex novo" che per Cori significa "non nuovo", ora abbiamo un nuovo termine coriano, il "lameo" che deriva, com'è chiaro, da "rio" (lameo, rio, si nota subito una certa assonanza). Non dico altro, va'... [SM=g8913]
[Modificato da grandunion 04/01/2013 18:55]

-- Ivan Furlanis
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04/01/2013 20:33
 
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Chiariamo le cose su alcune tramvie urbane ed extarurbane di Padova

1 - In via Ognissanti e in via Fistomba non sono mai transitati nè i tram urbani nè il tram extraurbano della Società Veneta per Fusina (Venezia)/Mestre.

2 - La tramvia extarurbana a scartamento ordinario per Fusina/Mestre è sempre transitata fino alla chiusura (1954) per via Niccolò Tommaseo e via Venezia. Il capolinea padovano di tale tramvia era a S.Sofia (via Morgagni), tuttavia dal 1909 al 1929 il tram elettrico per Fusina/Mestre faceva capolinea in Piazza Garibaldi, da cui arrivava in via Tommaseo attraverso Corso Garibaldi e via Ugo Foscolo.

3 - La tramvia urbana per l' Ospedale civile ebbe una durata effimera.
Fu aperta all' esercizio durante la prima guerra mondiale e fu chiusa alcuni anni dopo la fine di tale conflitto. Le cause della repentina chiusura di questa linea non mi sono note, tuttavia ritengo che probabilmente la cessazione del servizio tramviario per l' Ospedale civile fu determinata non soltanto a causa del difficile transito delle vetture nelle strette vie S. Sofia e Gabelli, ma anche al fine di alleggerire la circolazione tramviaria in via Altinate, dove vi era un unico binario su cui transitava anche il tram 5 per il Portello. Credo che i binari del tram per l' Ospedale siano stati rimossi da via S. Sofia e da via Gabelli subito dopo la cessazione del servizio, e comunque ben prima del 1934, anno in cui fu soppresso il tram per il Portello.

4 - Le tramvie extraurbane per Piove di Sacco e per Bagnoli di Sopra sono sempre transitate per via Falloppio. Immediatamente dopo l' Ospedale civile (allora non esistevano gli attuali fabbricati del Monoblocco e del Policlinico) esisteva uno scambio : la linea tramviaria per Piove di Sacco proseguiva diritta in direzione di via Sografi per poi proseguire con percorso in sede propria in direzione di Voltabarozzo, mentre la linea per Bagnoli di Sopra svoltava a destra in direzione di Pontecorvo, dove esisteva una fermata (il relativo fabbricato viaggiatori è ancora esistente, anche se ristrutturato).
[Modificato da Guido(62) 04/01/2013 22:32]
04/01/2013 20:46
 
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Bravo Guido!

-- Ivan Furlanis
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04/01/2013 22:58
 
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Al tempo delle tramvie elettriche tutti i principali quartieri periferici di Padova erano collegati con il centro storico cittadino.
Pontevigodarzere era raggiungibile con il tram 2, Brentelle di Sotto con il tram 6, Brentelle di Sopra con il tram 10, Paltana con il tram 8, Voltabarozzo con il tram 4, Ponte di Brenta con il tram extraurbano della Società Veneta per Fusina/Mestre, Guizza con il tram extraurbano della Società Veneta per Bagnoli di Sopra.
Va inoltre evidenziato che, oltre al tram 4 urbano, Voltabarozzo era raggiungibile anche dal tram extraurbano della Società Veneta per Piove di Sacco.
Non dimentichiamo peraltro che anche il quartiere di Altichiero era raggiungibile da un mezzo su rotaie : i treni della ferrovia Padova - Piazzola - Carmignano di Brenta (soppressa nel 1958, a trazione a vapore prima e diesel negli ultimi anni di esercizio), la quale prevedeva una fermata nella stazioncina di Croce di Altichiero (oggi demolita).
Erano del tutto prive di collegamento tramviario la zona della Mandria (che peraltro non fu raggiunta anche dal filobus) e la zona immediatamente a sud di Ponte Quattro Martiri (che invece dal 1955 al 1967 fu servita dal filobus 3), ma c'è da evidenziare che ai tempi del tram tali zone erano in aperta campagna e molto scarsamente abitate.
[Modificato da Guido(62) 04/01/2013 23:06]
04/01/2013 23:03
 
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Unico appunto, a Paltana vi arrivava l'8; l'1 terminava la corsa al Bassanello. Anche la zona di Montà era priva di collegamenti tranviari: vi furono proposte per estendere fin là la rete ma il passaggio a livello fuori Barriera Trento bloccò ogni aspirazione.

-- Ivan Furlanis
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04/01/2013 23:10
 
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Grazie per la correzione, Ivan. Mi era sfuggito che il tram per Paltana era l' 8. La linea 1 per Paltana fu invece filoviaria, la quale, come già evidenziato, fu attivata nel 1940, anno in cui furono soppressi i tram 1 e 8.
Una linea tramviaria per Montà e per Ponterotto sarebbe stata impossibile da realizzare, tenuto conto che avrebbe dovuto incrociare a raso le importantissime linee ferroviarie per Bologna e per Milano (ora però la linea per Milano è sovrapassata da un cavalcavia).
[Modificato da Guido(62) 05/01/2013 00:22]
04/01/2013 23:30
 
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A differenza del tram, un filobus con batterie o motore diesel ausiliario potrebbe raggiungere facilmente i quartieri di Montà e di Ponterotto.
In Italia abbiamo avuto casi di linee filoviarie che, al fine di attraversare passaggi a livello ferroviari, erano dotate di batterie ausiliarie.
Pertanto, qualora a Padova dovesse ritornare il filobus, si potrebbe prendere in considerazione anche un' eventuale filovia per Ponterotto.
A mio parere riterrei abbastanza utile un filobus con capolinea in via del Risorgimento diretto a Ponterotto attraverso Piazza Insurrezione, via Dante, Piazza Petrarca, Via Beato Pellegrino, Barriera Trento, via Bezzecca e via Montà.
Tu Ivan cosa ne pensi al riguardo di un' eventuale ed ipotetica filovia per Ponterotto ?
[Modificato da Guido(62) 05/01/2013 12:34]
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