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Tram negli Stati Uniti

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2021 15:00
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04/07/2017 18:33
 
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maestro tranviere
era lo stile degli anni 20/30...... anche in altre città italiane, ad es. napoli, i tram erano simili
quello che invece mi meraviglia è che in america era molto diffuso lo schema peterwitt, ovvero con una porta anteriore per la salita, e una centrale per la discesa, e il bigliettaio al centro
così chi faceva brevi percorsi restava nella parte anteriore della vettura arredata spartana, e poi pagava all,atto di scendere
chi invece faceva lunghi percorsi pagava subito e poi si accomodava nella parte posteriore arredata co comode poltroncine
anche le 28 milanesi e le carrelli napoletane in origine imitavano questo schema, ma vuoi per la maggior brevità dei nostri percorsi, vuoi perchè gli italiani sono più difficili da mettere in regola, ben presto queste nostre vetture vennero trasformate come appaiono oggi, con la salita posteriore e il pagamento immediato
05/07/2017 16:38
 
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tranviere junior
Perley Thomas vs 28 milanesi
Lo stile non e' uguale, quello che e' uguale e' che sono entrambe simboli delle citta' dove circolano, ma da un punto di vista tranviario appartengono a due generazioni diverse.
Le Perley Thomas di New Orleans sono tram del 1923 concepiti secondo i dettami degli anni 10 (due porte alle estremita', bidirezionali), le 28 milanesi sono basate su un disegno successivo, con salita anteriore e discesa centrale (e non dimentichiamo che da sempre, inclusi i bus, negli USA si paga alla salita davanti all'autista/manetta), senza contare la monodirezionalita' (ricordo delle Peter Witt bidirezionali - tipo la serie 8000 di Brooklyn - ma per la maggior parte, incluse quelle di Toronto, erano tutte monodirezionali), cosa che cambio' radicalmente il modo di gestire le linee tranviarie, con la creazione di anelli di ritorno e l'utilizzo del doppio binario sulla maggior parte del percorso (e questo spiega come mai sulle linee extraurbane il modello Peter Witt non abbia attecchito granche', visto che quelle linee avevano in genere il binario unico e banchine centrali nei punti di raddoppio). Non fu certamente un caso che le 28 milanesi siano entrate in servizio dopo un lungo periodo di gestazione ma comunque dopo che la circolazione veicolare era stata definitivamente spostata a destra (2 agosto 1926): immaginatevi il caos se il cambio di mano fosse stato imposto quando le Peter Witt erano gia' in servizio... Il disegno utilizzato per le Perley Thomas sopravvisse ancora a lungo - basti pensare alle motrici interurbane milanesi quali le Breda 60-69, le OM 70-71, e le OEFT 72-83, tutte costruite tra il 1923 e il 1925, e le ultime vetture bidirezionali con le porte alle estremita' furono le OMS 124-128 del 1942, sia pure con un disegno moderno anche per l'epoca e comunque si trattava di vetture destinate all'uso extraurbano: le ultime vetture bidirezionali con le porte alle estremita' costruite per il servizio urbano di Milano furono le 600 nel 1924 - ma presto lo schema con la porta al centro, con tutte le sue varianti prese il sopravvento. Non a caso, la Third Avenue Railway System di New York City produsse nelle sue officine dei modelli di Peter Witt nei primi anni 30 utilizzando dei vecchi telai, Torino e Napoli si dotarono di Peter Witt, e persino la maggioranza delle PCC, costruite a partire dal 1936, erano monodirezionali e avevano due porte di cui una al centro (per dirla tutta, anche gli autobus odierni negli USA hanno quello schema di salita/discesa).
[Modificato da Yid26 05/07/2017 16:42]
06/07/2017 16:03
 
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tranviere junior
Peter Witt a Brooklyn
Ecco un paio di foto (fonti citate sulle immagini) delle Peter Witt serie 8000 della BQRT (Brooklyn & Queens Transit). Queste vetture, costruite intorno al 1923-25 dalla J. Brill, dalla St. Louis Car Company, e dalla Osgood-Bradley (gli ultimi modelli), erano bidirezionali ed erano equipaggiate - a differenza delle Peter Witt di Milano - con i carrelli Brill 77E (le milanesi hanno i Brill MCB o Commonwealth). Alcune di queste vetture (generalmente della subserie 8100) vennero equipaggiate con motori piu' potenti (circa un 30% in piu') di quelli di serie per poter operare sulla Ocean Avenue Line, praticamente un lunghissimo rettilineo su cui potevano essere lanciate a velocita' superiori (qualcosa di impensabile oggigiorno) e furono per questo soprannominate "speed cars". La stragrande maggioranza di queste vetture venne demolita negli anni precedenti e successivi alla dismissione (1956) e se ne trovano un paio nei vari musei. Purtroppo, nessuna delle superstiti e' marciante e tutte abbisognano di restauri radicali.




Infine, il modello che piu' si assomigliava alle 28 milanesi, non solo per l'aspetto generale ma anche perche' era monodirezionale (ma che per qualche ironia non era chiamato Peter Witt), era quello della serie 6000, costruito dalla Osgood-Bradley nel 1931-32, generalmente impiegato sulla Flatbush Avenue Line, che aveva un anello a entrambe le estremita' (Park Row a Manhattan e Flatbush a Brooklyn; la linea percorreva il Brooklyn Bridge). Di queste vetture, che avevano 25 anni al momento della dismissione (in pratica, considerata la vita media di un tram e la qualita' dei materiali utilizzati all'epoca, erano nuovissime...), vennero tutte demolite nei mesi successivi alla fine del servizio tranviario a Brooklyn e non ne venne salvata neanche una. Eccone una foto:



06/07/2017 17:21
 
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tranviere veterano
I tram a NY City! Par di sognare.....
08/07/2017 17:10
 
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tranviere junior
Tieni presente, pero', che questi erano i tram di Brooklyn. A Manhattan e al Bronx la rete tranviaria - perlomeno negli ultimi 40 anni di attivita' - era di spettanza della Third Avenue Railway System, la cui rete si estendeva a nord nella contea di Westchester. Livree diverse e mezzi diversi. L'altra peculiarita' della Third Avenue Railway System era che, per disposizione municipale, i mezzi operanti a sud della 125th Street a Manhattan non potessero utilizzare la linea aerea per l'alimentazione e quindi vi erano sezionamenti tra il Bronx e Manhattan (sulla East Side) o a nord della 125th Street (sulla West Side) per permettere il passaggio dall'asta a rotella (la perteghetta, come la chiamiamo a Milano) e l'aratro per la terza rotaia, posta al centro del binario. Il servizio tranviario a Manhattan e al Bronx cesso' nel 1948, a Westchester nel 1952, mentre a Brooklyn nel 1956. L'ultima linea tranviaria a NYC fu la linea che attraversava il Queensboro Bridge con una fermata nel mezzo dello stesso per permettere ai passeggeri di scendere e prendere l'ascensore che li avrebbe portati a Roosevelt Island, nel mezzo dell'East River. Di questa linea sono ancora visibili le vestigia sul lato di Manhattan. Ecco un paio di foto:
Qui una vettura conservata presso il Trolley Museum di East Haven, CT:


Qui a West Farms al Bronx:


Qui a Yonkers, nella contea di Westchester:


Qui nel South Bronx:


Qui una delle Peter Witt costruite dalle officine sociali, ritratta all'incrocio tra Broadway e la 72nd Street nel 1938, priva di perteghetta in quanto utilizzata solo a sud della 125th Street e solo con terza rotaia:


Qui invece gli impianti muniti di terza rotaia a Broadway - incrocio con l'8th Street (in pratica, a un isolato da Astor Place) - nel 1937:


Qui alla 242nd Street al Bronx:


Qui a Yonkers in un contesto che ricorda molto quello delle tranvie interurbane di Milano:


Qui sempre a Yonkers negli ultimi anni di servizio:


Un'altra Peter Witt:


Tutte le Peter Witt della Third Avenue Railway System vennero vendute dopo la dismissione all'azienda tranviaria municipale di Sao Paulo in Brasile, mentre molte altre vetture, con le porte alle estremita', vennero inviate a Vienna in sostituzione delle vetture distrutte durante la guerra. Rimasero in servizio fino agli anni 60, quando l'obbligo dei freni rapidi porto' l'intero gruppo alla radiazione.
20/07/2017 17:13
 
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Anche a San Paolo del Brasile i tram sono ormai solo più un ricordo; soppressi completamente dagli anni 60.
[Modificato da Censin49 20/07/2017 17:14]
13/01/2018 17:37
 
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Tram di Charlotte (North Carolina)
Anche la città di Charlotte in North Carolina conserva ancora una rete tranviaria con mezzi d'epoca, simili a quelli già visti, però l'asta è già stata sostituita dal pantografo monobraccio.

13/01/2018 17:58
 
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tranviere junior
Sarebbe più corretto dire “aveva”, visto che il servizio è stato chiuso nel 2010. E non era nemmeno corretto dire “mantiene”, visto che si trattava di una linea costruita ex novo nel 1996 (il servizio vero e proprio terminò nel 1938) con 3 vetture costruite dalla Gomaco Trolley fatte in modo da replicare quelle originali. Il fatto è che la linea venne interessata prima dalla costruzione del nuovo ponte, poi venne incorporata nella nuova linea light-rail, quindi soppressa. Se da una parte mi dispiace che l’abbiano chiusa, da un’altra sono contento che sia stata rimpiazzata da una linea light rail, ben più utile e duratura di una heritage line, tra l’altro esercita con materiale non originale.
14/01/2018 17:40
 
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tranviere veterano
@Yid26 - Grazie per la precisazione; era un particolare che nemmeno immaginavo, quello di false vetture d'antan "taroccate"...
[Modificato da Censin49 15/01/2018 17:27]
15/01/2018 17:34
 
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@Yid26 -Ho visto su Youtube i filmati relativi alla rete di light rail cui hai accennato; light rail che negli USA sono nate e prosperano,a differenza che da noi (come ho già accennato in passato, il tentativo di costruire a Torino una rete di "metrò leggero" negli anni 80 è miseramente naufragato, e quasi nulla ne resta del progetto, per le fiere opposizioni di moltissime categorie fin dalla sua nascita, scandalizzate all'idea di "far passare un treno in mezzo alle strade"; di simile alle light rail USA, rimane solo il breve tratto finale della linea 3, gestita ora con normali tram, per giunta i più vecchi del parco).
[Modificato da Censin49 15/01/2018 17:35]
15/01/2018 17:58
 
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maestro tranviere
mah, io questa idea del metro leggero la capisco e non la capisco....
o si fa una tranvia superficiale completamente protetta (come quella di firenze) che però è praticamente impossibile da realizzare in quartieri già costruiti da anni, oppure si fa direttamente una metro metro... pare che anche a napoli si stanno ricredendo in tal senso sulla linea 6
infatti alla fine si risparmiano pochi spiccioli e poi ci si ritrova con un sistema che ben presto raggiunge i limiti di capacità e non si riesce più ad incrementare
16/01/2018 17:14
 
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tranviere veterano
Forse, la light rail, o metrò leggero, è adatta proprio alle città degli States, più che non a quelle europee e italiane in particolare, in genere antiche e con stratificazioni storiche di secoli, e in genere centri storici con strade non certo concepite per il traffico veicolare moderno!
Visto che accenni a Firenze, non vedo proprio come mezzi simili potrebbero servire il centro storico, con le sue viuzze medioevali...
16/01/2018 23:57
 
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maestro tranviere
la tranvia fiorentina che ho preso, per ora l,unica in esercizio, parte dalla stz fs e collega periferie lontane dotate di moderni viali con spartitraffico centrale studiato apposta per sede tranviaria
anche a palermo hanno realizzato qualcosa di simile, però le linee sono ben quattro
a roma invece solo chiacchiere, anche se si sono alternate giunte di ogni colore
17/01/2018 17:32
 
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tranviere senior
per trammue

Caro Trammue,
sinceramente non capisco che cosa tu voglia dire: a Firenze la tranvia, completamente in sede protetta, è stata realizzata lungo percorsi che sono stati adeguati, sia in centro che in periferia, solo in anni recenti. Eppure, come hai visto, c’è e funziona bene. Nessun viale periferico prevedeva il transito del tram, e l’attuale via di Novoli, su cui si snoda per un lungo tratto il percorso della linea 2, in origine era semplicemente una stradina di campagna. Nei quartieri periferici dell’Isolotto, di Novoli e di Rifredi, edificati prevalentemente negli anni ’40, ’50, e ’60, il tram è stato introdotto o reintrodotto senza eccessive difficoltà.
Quanto al centro storico, ovviamente non si può pensare di fare passare veicoli delle dimensioni dei “Sirio” nelle viuzze medievali che in parte lo caratterizzano. Però ti ricordo che l’impianto urbanistico di Firenze è stato ampiamente modificato negli anni che vanno dal periodo in cui la città era capitale del Regno all’inizio della Seconda Guerra Mondiale: buona parte dei quartieri antichi non esiste più da decenni. Molte strade e piazze centrali permetterebbero senza problemi il passaggio del tram, come già succedeva al tempo della prima rete tranviaria. Del resto, anche oggi è in programma la realizzazione del percorso Libertà – San Marco, che riporterà il tram in pieno centro.
Cordiali saluti,
Paolo

Paolo Muraro
17/01/2018 17:36
 
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tranviere senior
Per Censin
Caro Censin,
vedi quanto ho scritto a trammue.
Cordiali saluti anche a te,
Paolo

Paolo Muraro
18/01/2018 13:53
 
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tranviere veterano
@Paoloilfiorentino - Ringrazio per la precisazione; tieni presente che io della tua città, nel lontano 1963, ho conosciuto solo la parte "turistica", quella appunto del centro storico con le sue grandi attrattive; non conosco le zone periferiche....
18/01/2018 13:57
 
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tranviere veterano
Comunque, anche negli States, dopo il periodo delle light rail, sembra tornato il tempo di tram più normali e "classici", direi di stile più "europeo", come dimostra il video di Youtube che allego

18/01/2018 15:15
 
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tranviere veterano
a paoloilfiorentino: via di novoli era una via romana, [il tratto iniziale mantiene il nome di via cassia] a quei tempi la via principale per andare verso pistoia e passare l'appennino
19/01/2018 16:20
 
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tranviere veterano
Tram di Tucson in tempo reale
La seguente "live camera" di Youtube mostra una strada di Tucson , Arizona percorsa dai tram in tempo reale; se si ha la pazienza di attendere, si può vedere i tram passare in emtrambe le direzioni, in diretta.

[Modificato da Censin49 20/01/2018 17:01]
29/01/2018 21:37
 
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tranviere senior
trammue, 15/01/2018 17.58:

mah, io questa idea del metro leggero la capisco e non la capisco....
o si fa una tranvia superficiale completamente protetta (come quella di firenze) che però è praticamente impossibile da realizzare in quartieri già costruiti da anni, oppure si fa direttamente una metro metro... pare che anche a napoli si stanno ricredendo in tal senso sulla linea 6
infatti alla fine si risparmiano pochi spiccioli e poi ci si ritrova con un sistema che ben presto raggiunge i limiti di capacità e non si riesce più ad incrementare

Censin49, 16/01/2018 17.14:

Forse, la light rail, o metrò leggero, è adatta proprio alle città degli States, più che non a quelle europee e italiane in particolare, in genere antiche e con stratificazioni storiche di secoli, e in genere centri storici con strade non certo concepite per il traffico veicolare moderno!
Visto che accenni a Firenze, non vedo proprio come mezzi simili potrebbero servire il centro storico, con le sue viuzze medioevali...



A me tutte le Stadtbahn della Vestfalia non paiono altro che light rail. In Germania ci sono 3 linee metropolitane pesanti di numero.


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