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Auto d'epoca

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2013 23:10
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08/02/2007 12:29
 
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maestro tranviere
Finite le foto ...
... agli esperti, i commenti ...

08/02/2007 13:30
 
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tranviere junior
Io ho una Alfa Romeo 2600 spider versione limitata del 1963... se non erro

Jarpy
08/02/2007 14:44
 
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tranviere junior
Doctor's coupé
Le "Doctor's coupé" erano vetture economiche a due posti, tipiche dell'America anni Dieci e Venti (molte, per esempio, le Ford A con questa carrozzeria). Il nome deriva dal fatto che nelle zone rurali erano utilizzate dai medici condotti per le visite a domicilio. Con le auto europee (ad eccezione di qualche inglese) e in particolare con le italiane questa carrozzeria c'entra porprio poco (tantopiù se fatta su una vettura anni Trenta).
Se effettivamente deriva da una Balilla originariamente nata come furgone (termine che indica una carrozzeria chiusa, non un pick-up) o camioncino (questo sì è il pick-up) il proprietario ha commesso una grandissima sciocchezza: le versioni commerciali della Balilla sono decisamente rare. A me, però, sempbra piuttosto la ricostruzione di una Balilla ex berlina poi tagliata e adattata a camioncino, pratica molto comune. Le Balilla camioncino aperto avevano infatti la copertura del posto guida in tela e non la cabina fissa.
Ciao,
Gliz

[Modificato da Gliz 08/02/2007 14.48]

12/02/2007 10:59
 
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maestro tranviere
Isabella
Ricevo, da chi sapete voi, e volentieri diffondo, la seguente foto con commento:



PER INGRANDIRE CLICCARE SULL'IMMAGINE

Presento Isabella. Foto scattata questa estate al Museo dell'Auto di Bruxelles, che i locali definiscono il più bello del mondo. Io direi tra i piu' belli del mondo. G


12/02/2007 17:29
 
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maestro tranviere
Re: Doctor's coupé
A questo esemplare è dedicato un ampio servizio sull'ultimo numero di ruoteclassiche... nemmeno il motore è più quello originale (mi pare sostituito proprio con un Ford)!

www.novaconcentusvocalis.it
"Where no man has gone before"
12/02/2007 17:55
 
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tranviere junior
Isabella e il dottore che viaggia in coupé

Scritto da: Francesco E. 12/02/2007 17.29
A questo esemplare è dedicato un ampio servizio sull'ultimo numero di ruoteclassiche... !



Non temete, non vi sto parlando della mia ultima ex come 7041 & co. sta temendo. E poi io non sono medico e viaggio in cabriolet, non in coupé...
Tornando seri, penso che Francesco si riferisca alla Balilla. Non trovo l'articolo né su gennaio né su febbraio. A che servizio alludi?
Quanto alla Isabella, quella della foto è una coupé (a titolo di curiosità, è esistita anche una Isabella pick-up per il mercato australiano - [SM=x346236] ecco cosa si doveva comprare XJ6 [SM=x346236]).
Ciao,
Gliz
12/02/2007 19:23
 
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maestro tranviere
I pick-up in Australia ...
... sono effettivamente amatissimi, e vengono comunemente chiamati "Ute" (pron. iùti, abbreviazione di Utility Vehicles".

Io, però, sono immune dal fascino di questi mezzi "rustici', tanto è vero che sono stato lì lì per comprare una vecchia Rolls Royce (per circa 15.000 Euro, anche se almeno il doppio avrei dovuto spenderlo in riparazioni). Poi sono rinsavito ( [SM=x346225] ) e mi sono tenuto la Jag. Ora, cambiato continente, viaggio invece con la vecchia 500 di mammà [SM=x346228]

12/02/2007 20:44
 
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maestro tranviere
E vabbé dai... una vecchia Rolls "Silver Cloud" III Serie dei primi anni '70 a 35 mila Euro potresti sempre comprartela! [SM=x346232] [SM=x346239]

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"Where no man has gone before"
13/02/2007 11:45
 
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maestro tranviere
Camper
Da un appassionato partenopeo (per quanto il nome di famiglia evochi suggestioni toscane), ricevo la seguente immagine del primo camper del quale si abbia memoria (ospitato in un museo belga da egli visitato la scorsa estate)



PER INGRANDIRE CLICCARE SULL'IMMAGINE

13/02/2007 11:51
 
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maestro tranviere
Una colonna e un puttino...

Scritto da: XJ6 12/02/2007 19.23
Ora, cambiato continente, viaggio invece con la vecchia 500 di mammà



Il barone zazzà!

[Modificato da Augusto1 13/02/2007 11.51]


1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
13/02/2007 15:53
 
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maestro tranviere
Camper
La base sembra essere quella della mitica Ford "T" (l'auto, per intenderci, di "Stanlio & Ollio"... prodotta in 17 MILIONI di esemplari!)

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"Where no man has gone before"
15/02/2007 00:25
 
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maestro tranviere
CLAMOROSO: PORSCHE ACQUISTA VOLKSWAGEN!!!!
La notizia è storica: l'auto di lusso che acquista quella del popolo; una vecchia legge che impediva la "privatizzazione" totale del marchio (ricordo, per chi non lo sapesse, che Porsche detiene il 27% del capitale della casa di Wolfbourg) è stata dichiarata illegittima dalla UE (perché lesiva della concorrenza!), dando, difatto, il via libera alla vendita di tutto il pacchetto azionario; sembra essere quasi una vendetta della storia: fu proprio Ferdinand Porsche, negli anni 30, su richiesta di Adolf Hitler, a progettare il "Maggiolino" (il più grande successo automobilistico della storia: oltre 22 milioni gli esemplari costruiti!)... l'"auto del popolo" che doveva costare non più di 900 Marchi dell'epoca! Il progetto vide la sua completa realizzazione nel dopoguerra: dopo i primi quattro prototipi l'idea originale fu accantonata per gli eventi bellici e la Volkswagen, appena nata, sfornò numerosi veicoli militari nati proprio dal riadattamento del progetto "maggiolino" (famosi sono i veicoli anfibi e la "camionetta" Kubelwagen da cui poi, negli anni '60, si derivò la famosa Wolkswagen "Pescaccia"). La storia non finisce quì: ngli anni '50 Porsche fondò l'omonima casa automobilistica ed il suo primo modello, la famosa "356", fu realizzato a partire proprio dal Maggiolino: telaio, motore e sospensioni furono opportunamente modificati... ma le misure di passo e carraggiata erano identiche!
Oggi il cerchio si chiude... praticamente (per fare un paragone) è come se la Ferrari avesse acquisito la Fiat!

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"Where no man has gone before"
23/02/2007 14:05
 
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maestro tranviere
Vespa 400
Durante l'estate 2006, un noto autofilotrambussofilo partenopeo ha ripreso questa immagine in Belgio, ed ha deciso di farcene omaggio, assieme al commento sotto riportato:

Non so quanti conoscano questa singolare utilitaria chiamata VESPA 400 e prodotta in Francia nello stabilimento ACMA in circa 28000 esemplari.

Fu presentata ufficialmente il 1957 e la successiva produzione durò fino al 1960. L'ACMA già produceva su licenza il più noto scooter della casa di Pontremoli. Il motore a due tempi di 393 cc. era posteriore ma consentiva di raggiungere la ragguardevole velocità di 90 km/h. La somiglianza con la successiva Bianchina è veramente stupefacente.

Mi rimane oscuro e mi potrebbe intrigare sapere come mai questa simpatica ed economica vetturetta concepita in Italia al 100%, non fu mai venduta nella patria di origine.





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02/06/2008 18:27
 
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tranviere senior
E sei subito alfista...
...era lo slogan con cui fu lanciata l' Arna, una delle auto
piu' bistrattate e derise (assieme ai loro proprietari) che si ricordino. A me invece piaceva.
Ma visti i disastrosi risultati di gradimento che seguirono mi
sembrerebbe opportuno adottare il motto di cui sopra anche per la prossima creazione dell' Alfa (ma sarebbe meglio dire Fiat) :la Mi.To.
Mi rendo conto che sono discorsi un po' oziosi -specie per chi
coi tempi che corrono non puo' permettersi nemmeno il modellino dell' Arna- ma permettetemi di esprimere il mio piu' impietoso pollice verso [SM=x346221] nei confronti di questa pretenziosa e anacronistica
(si prevedono motori fino a 200 cv) cacchiatina, insulsa fin nel nome
[SM=x346245] (ma chiamarla Alfetta o Giulia era troppo originale ?) e per giunta
nemmeno prodotta nello storico stabilimento Alfasud di Pomigliano.
Una volta con una cifra ragionevole tornavi a casa con una bella 33
mentre per questo bacarozzo pare si partira' da 18000 euri.
Per chi vorra' spenderli...
02/06/2008 20:05
 
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maestro tranviere
Arna...
Era in realtà l'acronimo di Alfa Romeo Nissan Automobili... un tentativo, a metà anni '80, di creazione di una delle prime "joint venture" internazionali fra case automobilistiche (una migliore sorte ebbe quella fra Pinifarina e Cadillac che portò alla produzione della "Allanté", costruita in Italia e venduta in America...);
L'accordo prevedeva la produzione, per iniziare, di un solo modello la cui parte "nobile" era di produzione Alfa Romeo; tuttavia, per ragione di mercato(in un segmento dove la Golf spopolava drenando, fra l'altro, clientela dall' Alfasud che ormai, praticamente, immutata aveva più di 11 anni), si puntò non su una nuova vettura ma su un modello della gamma medio-bassa di Nissan che poteva essere commercializzato in Europa in tempi rapidi... la scelta cadde sulla "Cherry"; Si rivelò uno dei più colossali "flop" dell'industria Italiana... l'auto non piaceva, a dispetto dello slogan, agli alfisti puri per via dell'aspetto troppo orientale (bisogna ragionare con i gusti dell'epoca... oggi ci si accontenta.... ecco perché spopolano le varie "Matiz", "Wagon R" ecc...) che faceva a pugni con l'immagine sportiva della casa! In più, l'auto risultava già datata con ancora quelle linee squadrate anni'70 tanto da essere soprannominata "tetrapack"; ci fu anche un enorme ritardo nella commercializzazione poiché i tecnici si accorsero che per accogliere i gruppi meccanici dell' Alfasud (motore, trasmissione e avantreno) la scocca doveva subire modifiche più pesanti di quelle preventivate! Il retrotreno rimase quello originale Nissan senza il meccanismo del freno a mano che, come forse pochi sapranno, nell' Alfasud era all'avantreno (meccanismo identico a quello dell' Alfetta... difetti compresi... risolti solo sulla 2^ serie della 75!); l'Arna, in se, non era una cattiva macchina... le prestazioni erano brillanti e senz'altro migliori del modello Giapponese da cui derivava (per avere le prestazioni uguali alla 1300 Alfa la sua omologa orientale doveva montare un motore 1500...), e sovrapponibili all' Alfasud soprattutto nella versione "TI" col mitico motore boxer da 86Hp (velocità oltre 170 orari... non male per un'auto poco più che utilitaria...); il bello che tecnologicamente si poneva, ai vertici del suo segmento: telaio a struttura differenziata e trattamento delle lamiere tale da superare definitivamente il problema della ruggine che afflisse, soprattutto all'inizio, la produzione Alfasud (un mio ex collega, prima di essere tale, era un quadro intermedio a Pomigliano... mi confidò che su alcune vetture parcheggiate presso il piazzale in attesa di essere smistate presso i concessionari erano già presenti vistose infioriture di ruggine poiché, a causa della fretta con cui fu avviata la pruduzione le scocche passavano dall'asseblaggio alla verniciatura senza passare per il bagno di cataforesi!).
Tornando all'Arna, visto l'insuccesso della vettura, la prima decisione di Fiat, quando nell'87 acquisì dall' IRI la casa del Portello, fu l'interruzione della produzione Arna; da quel momento a rappresentare la gamma bassa dell'Alfa Romeo rimase al "33" in produzione dal 1983.
[Modificato da Francesco E. 02/06/2008 20:05]

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02/06/2008 21:01
 
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tranviere veterano
Eccola!
Secondo me pure lo slogan era una k........


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02/06/2008 21:21
 
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tranviere veterano
L'originale
La mamma giapponese (Nissan Cherry)


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02/06/2008 21:23
 
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tranviere senior
Arna "Ti" VS "Mi.To."
Dove "Ti" stava per "Turismo internazionale" caso mai l' incauto
proprietario avesse avuto voglia di raccogliere ortaggi fuori
dai confini nazionali.
Eppure ha un sapore...di un' epoca felice e ormai lontana, cosa
che lo scorfano di prossima introduzione nemmeno si sogna.
Lo so, sono il solito nostalgico. [SM=x346219]
02/06/2008 22:49
 
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maestro tranviere
Come fai a dire che sarà un flop se ancora non è stata messa sul mercato?! Onestamente questi sono i tuoi giudizi personali, ma non quelli generali.
La Mi.To. ha già ricevuto un buon consenso, soprattutto tra i giovani (cosa importantissima, visto che è destinata soprattutto a loro), non appena sono uscite le prime foto.
[Modificato da BiagPal 02/06/2008 23:03]

02/06/2008 22:54
 
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maestro tranviere
In realtà l'AlfaRomeo, per propria colpa, si fece trattare assai male dai giapponesi ...

... erano gli ultimi tempi della disastrosa gestione delle partecipazioni statali e l'Alfa era già quasi completamente cotta per essere svenduta alla Fiat. Il management della casa di Arese aveva bisogno, stando a quanto ho sentito dire, di fare un accordo a qualsiasi costo con un produttore internazionale, per questioni di prestigio e sopravvivenza, più per motivi politici che economici.

Data la mancanza di reale capacità negoziale da parte di chi si trovò a trattare per l'Alfa con i potenziali partner, gli agguerritissimi rappresentanti della Nissan non faticarono molto ad accorgersi della debolezza (e dell'incapacità) dei propri interlocutori italiani.

In un'epoca, quindi, in cui l'arrivo di auto giapponesi in Italia era drasticamente contingentata (questa è un'altra storia, magari ne riparleremo), i giappnesi si trovarono con l'inaspettato regalo di riuscire ad ammollarci un modello già vecchio e sostanzialmente alla fine del suo ciclo di vita.

L'ARNA, tra l'altro, non fu mai commercializzata in Giappone col marchio AlfaRomeo. Per fortuna, dovrei dire, visto che tale brand, indipendentemente dalla banalizzazione che ne ha fatto per anni la Fiat, ha mantenuto e tuttora ancora mantiene un notevole appeal per i giapponesi.

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