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TRAM DI TORINO

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2024 09:38
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30/03/2018 17:34
 
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tranviere junior
Mah, ormai questo virus della stupidità coinvolge tutti. Il negoziante perché teme che il binario nuoccia al negozio, quello del primo piano per il rumore, quello del secondo per la polvere... etc etc.
Io credo che la gente abbia bisogno di sentirsi viva combattendo contro qualcosa, e queste sono battaglie dove non rischi niente ma ti senti impegnato. Un altro segno della decadenza di questi tempi.
31/03/2018 16:50
 
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tranviere veterano
Comunque sia...frequentando questo forum, vedo che a Milano si "sgobba" per ampliare la rete con nuovi binari, anche fuori dai confini comunali; anche a Roma (dove pure l'Atac è in uno stato di dissesto finanziario uguale se non maggiore di quello del Gtt) si fanno progetti di nuove linee e prolungamenti delle esistenti; a Torino...tutto tace, calma piatta!
[Modificato da Censin49 11/04/2018 14:52]
11/04/2018 14:55
 
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tranviere veterano
Ho tanto l'impressione che a Torino sia tornata in auge la solita "lobby dell'auto", che, pur di bloccare qualunque iniziativa di miglioramento dei trasporti pubblici, è sempre stata pronta ai più inverosimili trasformismi politici.
Sarà forse un caso che l'attuale sindaca è figlia e moglie di industriali del settore automotive?
13/04/2018 22:53
 
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tranviere junior
A pensar male si farà peccato, ma...
Io per esempio mi domando: ma perché adesso ci sforziamo di trovare alternative green ai bus, e le troviamo nei bus elettrici? Le batterie siamo sicuri che siano oggetti facili da smaltire? quante ricariche si possono fare prima di buttarle, e ciò tradotto in giorni di servizio a quanto corrisponde? La sostituzione di un gruppo batterie esausto quanto incide economicamente sul costo per chilometro del bus?
Abbiamo già una tecnologia green collaudatissima, e ultimamente oggetto di attenzione e riscoperta in tutta Europa: si chiama tram. Perché andiamo a cercarci altre grane? [SM=x346235]
15/04/2018 17:02
 
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tranviere veterano
@tronchino - Infatti! Già le normali batterie al Pb delle auto attuali creano problemi di smaltimento, figuriamoci quando tutti i mezzi su gomma fossero elettrici a batteria!
Ora le 4 ruote elettriche vanno di moda, a Roma è stata pure organizzata una corsa di formula E, a scopo propagandistico; ma, quando tutte le auto fossero elettriche, sorgerebbero problemi sia per lo smaltimento delle batterie, sia per l'inquinamento elettromagnetico causato da migliaia e migliaia di motori elettrici, forse anche peggiore, come conseguenze per la salute, di quello atmosferico attuale...
[Modificato da Censin49 15/04/2018 17:03]
16/04/2018 07:31
 
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maestro tranviere
eh, la cara vecchia locomotiva a vapore, che non aveva batterie e non creava campi di nessun genere....... e quel fumo salutare, che addirittura i pneumologhi dell,800 lo consigliavano come cura per la tisi....... oggi co tutta sta teknology dove andremo a finire?
17/04/2018 17:09
 
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tranviere veterano
I nostri nonni, e bisnonni, lamentavano i disagi e disturbi, nonchè i problemi igienici, causati dalle deiezioni ed escrementi dei cavalli, all'epoca della trazione animale, e per questo avevano visto con favore il diffondersi della trazione elettrica per i tram, come pure delle "carrozze senza cavalli" al posto di quelle ippotrainate.
Come dire, ogni mezzo in qualche modo inquina e crea perturbazione all'ambiente.....
19/04/2018 08:09
 
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maestro tranviere
infatti il filosofo luciano de crescenzo conclude che per non aumentare l,entropia del mondo non dovremmo fare assolutamente nulla, anche una semplice passeggiata a piedi consuma energia e inquina
però, al di la di questi nostri ultimi post ironici, io penso che l,inquinamento elettromagnetico creato dai motori elettrici è come un fiammifero rispetto al sole...... con tutte le trasmittenti radio e della telefonia cellulare, con i milioni di km di elettrodotti, l,inquinamento dovuto ai motori,, anche se sarebbero tantissimi, è cosa irrisoria e limitata a pochi cm ....... invece il discorso dello smaltimento delle batterie è cosa molto seria e da cominciare a prendere in considerazione fin da adesso, per poi non trovarci impreparati all,esplodere del fenomeno
07/03/2019 16:43
 
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tranviere veterano
Tornelli di accesso alle vetture
Per combattere definitivamente il fenomeno dei viaggiatori a ufo su tram e autobus, GTT ha deciso il ritorno alle porte dedicate, per salita e discesa, con tornelli alla porta di ingresso, apribili validando il titolo di viaggio, per ora applicati solo su una linea di bus, suburbana; per maggiori chiarimenti, ecco il link al sito GTT

www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/5866-dal-1-marzo-in-funzione-i-tornelli-sulla-...

immagino già gli intralci al momento della salita a bordo, nelle ore di punta e di affollamento; basta qualcuno che non riesca, per qualche motivo (biglietto scaduto o altro) a validare e passare avanti, per creare ingorghi....
Non sarebbe meglio, almeno quando si arriverà a applicare il metodo dei tornelli ai tram (che oltretutto hanno molte porte...), fare come ho visto in altre città, es. Istanbul, dove le fermate sono cintate, per entrare nell'area di accesso ai mezzi occorre, come nelle metropolitane, validare prima il biglietto per accedervi attraverso i tornelli?



[Modificato da Censin49 07/03/2019 16:54]
07/03/2019 19:49
 
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maestro tranviere
il metodo migliore, il più antico, sarebbe quello dei controllori frequenti..... magari uno per ciascuna linea, che scende e sale di continuo su tutte le vetture.... sarebbero altissime le probabilità di incontrarlo.
quando nel 71/72 stavo militare a verona, una delle prime città ad aver eliminato il bigliettaio sugli autobus (ma non sui filobus), il controllore lo incontravo praticamente ogni sera
08/03/2019 17:02
 
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tranviere veterano
Anche a Torino, quando iniziarono il servizio i primi bus senza bigliettaio (autunno del 1970), i controlli da parte dei graduati erano frequentissimi; poi, man mano, si diradarono...
Il metodo dei tornelli alle porte di accesso può andare bene per linee non ad alta frequentazione come il 19, oltretutto esercita con mezzi a tre sole porte (salita da quella anteriore coi tornelli, discesa dalle centrali e dalla posteriore); su linee di forza, sia su gomma che su ferro, rischia davvero di creare intralci a non finire (finendo per scoraggiare molti dall'usare il mezzo pubblico....).
[Modificato da Censin49 08/03/2019 17:07]
09/03/2019 08:31
 
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tranviere veterano
Come fai il tornello di fermata per quelle fermate che sono lungo un marciapiede utilizzato anche per il transito dei pedoni (ad esempio a Firenze Alamanni, Poggetto, Pisacane, vittorioemanuele, Bonsignori, fallaci ?
10/03/2019 17:18
 
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tranviere veterano
eh, la cara vecchia locomotiva a vapore, che non aveva batterie e non creava campi di nessun genere....... e quel fumo salutare, che addirittura i pneumologhi dell,800 lo consigliavano come cura per la tisi....... oggi co tutta sta teknology dove andremo a finire?

@trammue - Adesso che non c'è quasi più la locomotiva a vapore sembra tanto romantica; ma bisogna averci viaggiato coi treni a vapore, per ricordare i disagi e la scomodità.
Ne sa qualcosa il sottoscritto, che nel settembre 1955 andò da Torino a Venezia, e ritorno, con treno tutto trainato da loco a vapore (con cambio e inversione di marcia a Milano Centrale): quasi 400 km di fumo a non finire, che entrava dappertutto, anche coi finestrini alzati. All'arrivo, ci si trovava tutti pieni e sporchi di fuliggine, anche la biancheria intima! Nell'unica, per fortuna, galleria del tracciato, tra Lonato e Desenzano sotto le colline del Garda, quasi ci si sentiva soffocare, per il ristagno del fumo!
Tra Milano e Venezia erano in corso i lavori di elettrificazione, inaugurata alla fine di quell'anno; tra Torino e Milano invece il vapore continuò a farla da padrone fino alla primavera del 1961; sai che piacere, dovendo fare una tratta di tale importanza e frequentazione!
[Modificato da Censin49 10/03/2019 17:21]
11/03/2019 08:12
 
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maestro tranviere
ma certo! io volevo fare ironia sulla paura per i campi e.m., spesso reale, ma molto più spesso ingiustificata.......
p.s. oggi, anche se le locomotive non circolano più, ci si può deliziare con fumo e puzza viaggiando con le poche residue aln668 e 663
11/03/2019 16:15
 
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tranviere veterano
@trammue - certo che anche locomotori e automotrici diesel sprigionano fumo e puzza, però in misura decisamente minore delle vaporiere, e, specie in tratti con molte gallerie e trincee, sono più sicuri; infatti, in Piemonte, le prime linee che videro il passaggio di automotrici e loco diesel,anche per treni locali, già dagli anni 50, furono la Torino - Aosta e Santhia - Arona, linee appunto con molte gallerie; sulla Torino - Milano prima dell'elettrificazione i diesel non circolavano quasi, c'era solo l'automotore rapido a tre casse ATR, soprannominato dai ferrovieri "Trebello", per fare il verso al ben più blasonato Settebello; eccolo in deposito a Torino



e lungo la linea Torino - Milano

[Modificato da Censin49 11/03/2019 16:23]
11/03/2019 23:51
 
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maestro tranviere
da quel che ho letto, l'ATR era più il tempo che passava in officina che quello in servizio......
la chivasso-aosta l'ho percorsa diverse volte quando andavo in sett.bianca .... all'inizio c'erano le 772, poi le 773, ma anche treni con materiale ordinario che fino a chivasso erano trainati da un e428, poi da un d343/45 che essendo privo del generatore REC veniva accoppiato con un carro riscaldatore Vrz.... e all'interno delle carrozze l'odore romantico del vapore che fuoriusciva dai termosifoni ti faceva rivivere l'epopea delle locomotive
l'ultima volta però tutto venne sostituito con i treni navetta con loco d445, che appunto è munito di generatore elettrico
adesso leggo sull'orario che il servizio da torino è limitato a ivrea, poi bisogna trasbordare sui treni della vallee..... e noi qui a parlare di europa unita, mentre questi fanno la brexit regionale!😢
12/03/2019 14:41
 
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tranviere veterano
@trammue - Il transito di treni diesel o comunque non elettrici per l'attuale stazione sotterranea di Torino Porta Susa è stato vietato dalle autorità competenti qualche tempo fa, dopo che si era verificato un caso di intossicazione collettiva tra i passeggeri in attesa o in sosta sui marciapiedi sotterranei dovuto ai fumi sprigionati da un loco diesel.(Ero presente quel giorno sul piazzale esterno della stazione, ricordo l'arrivo a sirene spiegate di VV.FF. e ambulanze).
Questo comporta, per la linea Torino - Aosta, lo "spezzamento" in due con trasbordo, appunto, alla stazione di Chivasso, oppure di Ivrea, visto che per ora l'elettrificazione della linea è limitata alla città del Carnevale. Infatti, le automotrici fanno servizio tra Chivasso e Aosta, oppure tra Ivrea e Aosta.
Esempio personale: l'ultima volta che ho percorso la linea, da Torino a Verres a ritorno (in visita alla funicolare di Champoluc - Frachey, nell'agosto del 2011, vedi discussione relativa al capitolo FUNICOLARI), all'andata da Torino a Chivasso con "Minuetto" elettrico, poi trasbordo su "Minuetto" diesel diretto ad Aosta; al ritorno, da Verres a Ivrea automotrice locale (datata e strapiena), poi trasbordo su treno con loco elettrico fino a Chivasso, poi altro trasbordo su interregionale da Milano per Torino: viva la comodità!
[Modificato da Censin49 12/03/2019 15:16]
13/03/2019 17:32
 
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maestro tranviere
pare proprio che la valle non vuole i turisti in treno..... pensa che, nel periodo di cui ti ho parlato, una volta giunti a pont s. martin si doveva aspettare 5/6 ore il pulman per gressoney..... la corsa precedente partiva una ventina di minuti prima dell'arrivo del treno da torino (e non è che ce ne fossero poi tanti di treni).... quindi una perfetta integrazione dei servizi!
però al ritorno, a fine settimana bianca, le cose andavano meglio.
14/03/2019 16:48
 
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tranviere veterano
Infatti, molti problemi nascono proprio dalla mancata integrazione tra il servizio ferroviario e quelli di bus verso le vallate laterali, in prevalenza gestiti dalla SAVDA, società di proprietà regionale. Non sempre le coincidenze esistono e sono comode, quando poi ci si mettono i ritardi di uno dei mezzi....
22/03/2019 22:38
 
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tranviere senior
tram 5000 sul 7/
seguo pochissimo, anzi meno di pochissimo, la discussione tram di torino, e anticipatamente mi scuso se avete già affrontato l'argomento qualche pagina indietro. ma, incuriosito dall'abbattimento delle passerelle pedonali delle vallette, sono andato a farmi un giro su street view e, nelle recenti immagini di luglio scorso, mi sono imbattutto in questa cosa bizzarra
trovo davvero strano che la 5009 che sta per affrontare l'incrocio con corso molise, nel luglio 2018 riportasse, nella 1ª veletta laterale, l'indicazione del 7/. avrei potuto trovare più logico una svista, come uno scatto in meno o in più di una paletta rispetto al previsto (tipo 2 o 4) o un'indicazione non aggiornata di un'altra linea dove le 5000 sono abitualmente impiegate (ad esempio 15). mi chiedo quindi se capita che, sulla linea dei tram storici, vengano messe in servizio anche le 5000. sarebbe davvero clamoroso, un mezzo che non ha neanche 30 anni di vita, essere già annoverato tra le vecchie glorie...
[Modificato da Giordano92 22/03/2019 22:38]
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