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AUTOBUS ARST Sardegna

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2024 12:54
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14/10/2013 14:04
 
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tranviere junior
SASSARI. La prima cosa che colpisce i viaggiatori quando entrano all'interno della stazione ferroviaria di Sassari è l'odore acre del gasolio. Gli interni della struttura e l'aria che si respira sul marciapiede dove i pendolari aspettano il treno ne sono pregni. Il tanfo, che si incolla ai vestiti, viene sprigionato dai tubi di scarico delle vecchie locomotive che da più di cinquant'anni coprono le tratte per Sorso e Alghero. Ma l'età dei mezzi non è l'unico disagio che gli utenti dell'Arst sono costretti a subire. Guasti meccanici, rotture improvvise, sporcizia e ritardi sono sempre più frequenti. Per capire meglio quale sia la situazione, nei giorni scorsi il nostro giornale si è rivolto a un dipendente della società regionale, di cui garantiremo l'anonimato, che ci ha fatto da guida in questa sorta di viaggio nel tempo, spiegandoci tutti i problemi che da anni affliggono le vecchie littorine.

«I treni dell'Arst che coprono le tratte extraurbane sono dei primi anni Cinquanta. Nei mesi estivi manca l'aria condizionata e in quelli invernali il riscaldamento va a singhiozzo. A luglio, quando il sole picchia sulla carcassa del convoglio per tutto il giorno, all'interno del treno la temperatura può superare i quaranta gradi. A dicembre, invece, il freddo penetra nelle ossa. Le parti elettriche e le parti meccaniche – continua il dipendente – sono sempre sotto sforzo. Spesso, durante il tragitto, i mezzi subiscono dei guasti e solo la bravura dei conducenti consente ai viaggiatori di arrivare a destinazione nella massima sicurezza. E una volta arrivati in stazione, i meccanici trovano sempre magggiori difficoltà nel riparare i convogli perché i pezzi di ricambio non si trovano più. Insomma, la situazione è al collasso e solo lo spirito di servizio del personale riesce a garantire il trasporto. Un altro problema riguarda la pulizia dei mezzi: l'igiene non esiste. Le macchine sono perennemente in movimento e non vengono mai disinfestate. Le tendine, i sedili e i bagni sono sempre sporchi. Questo è il frutto della politica societaria che da anni stipula dei contratti di subappalto al ribasso».

In questo periodo di crisi il disagio è avvertito da un numero di passeggeri sempre maggiore. Da quando il prezzo della benzina è schizzato alle stelle molti lavoratori hanno scelto il treno come mezzo di locomozione. Gli abbonamenti staccati per la tratta Sassari-Sorso sono 535. Un numero enorme se paragonato ai 170 posti a sedere presenti nei tre vagoni. «Negli ultimi due anni i dipendenti pubblici, i farmacisti e gli impiegati hanno ripreso a viaggiare con il treno a causa del costo della benzina - racconta il dipendente -. Per ampliare ancora questi numeri la Regione dovrebbe fornirci dei nuovi mezzi. La scorsa settimana Cappellacci ha parlato dell'acquisto di quattro treni. Bene. L'importante, però, è che tutti questi mezzi siano destinati al trasporto del nord Sardegna. Altrimenti il rischio è che nei prossimi mesi la situazione possa diventare ingestibile».


vergogna
[Modificato da up. 14/10/2013 14:05]
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