forse oggi non è proprio quella ottocentesca, ma è sempre basata sul geniale principio di "telecomandare" dalla locomotiva i sistemi frenanti di tutti i veicoli, sistemi praticamente indipendenti fra loro e dotati ciascuno di proprio serbatoio d'aria.
la genialata sta nel fatto che per il telecomando non è stata usata la corrente elettrica o le onde radio, ma una condotta di aria compressa mantenuta sotto pressione.
basta scaricare un po' d'aria da questa condotta, operazione che richiede pochi istanti, che tutti i sistemi frenanti dei veicoli si attivano quasi contemporaneamente per il tramite di una particolare valvola sensibile alla depressione della condotta, e che comanda su ciascun veicolo l'immissione dell'aria stipata nel proprio serbatoio verso il corrispondente cilindro-freno
poi, in fase di sfrenatura la stessa condotta, tornata in pressione tramite il compressore della locomotiva, ricarica con calma tutti i serbatoi di tutti i veicoli, che sono privi di compressore a bordo
la cosa ha del meraviglioso: con l'usuale freno henry, quello dei tram e degli autotreni, che immette l'aria del serbatoio della motrice direttamente nei cilindri freno dei rimorchi, la lentezza dello spostamento d'aria, e la grande quantità occorrente, non potrebbe permettere di frenare più di 1 o max 2 veicoli rimorchiati
inoltre, come ben noto, qualsiasi perdita d'aria in qualsiasi punto del treno, accidentale o voluta (es. il segnale d'allarme) ha come conseguenza l'immediato azionamento del freno in tutto il convoglio
invece con il sistema henry, per la sicurezza, è necessaria una seconda condotta