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FILOBUS DI TRIESTE

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2021 21:22
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22/02/2015 01:28
 
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tranviere veterano
Capisco che all'epoca rinnovare l'intero parco filoviario avrebbe comportato una spesa insostenibile (vista anche la fine della produzione italiana di mezzi - grazie alla Fiat), ma almeno avrebbero potuto mantenere 1 o 2 linee, magari investendo nel rinnovamento poco per volta
Certo che anche oggi costruire ex novo una linea non è cosa di poco conto, soprattutto se i fantastici amministratori optassero per i fantastici "sistemi innovativi".......
[Modificato da TROLLINO59 22/02/2015 01:29]
22/02/2015 18:34
 
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tranviere senior
epoca d'oro
Una immagine dell'epoca d'oro dei filobus triestini. Erano gli anni in cui si ridimensionava la rete tranviaria, sostituendo con filovie le linee con andamento planialtrimetrico difficile. Piazza Goldoni anno 1952 (probabile). Si vede una 5 filovia mentre la 1 sembrerebbe ancora tranviaria, anche se alcune fonti danno la filoviarizzazione della 1 precedente di alcuni mesi a quella della 5. Come dalle indicazioni di fermata sulla corsia filoviaria (tabella mobile, 5-11) e su quella tramviaria (tipicamente appesa ai tiranti, con i numeri 1-2-3-4-9 e - cancellati - 5-11).
26/02/2015 19:07
 
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apprendista tranviere
incidenti
Di incidenti e scarrucolamenti importanti ce ne furono sicuramente 2:
1) Un filobus della 20 fu ribaltato dalla bora, e cadde dalla strada sulla riva del mare
2) Uno scarrucolamento della 11 nei pressi del sanatorio di Via Rossetti causò un corto circuito che interessò tutta la zona portando a un temporaneo black-out
26/02/2015 21:36
 
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maestro tranviere
ah, mi hai ricordato una cosa
quando abitavo a palermo, un cavo aereo della distribuzione domestica si spezzò e cadde sulla linea del filobus in via sampolo
tutti gli elettrodomestici della zona finirono kaputt
28/02/2015 22:05
 
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tranviere junior
Rottura sterzo e non bora per la 20, via Piccardi e non Rossetti per la 11...
02/03/2015 09:59
 
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apprendista tranviere
incidenti filobus
Ciao a tutti;
per l'incidente del filobus della linea 20,si trattava del vecchio filobus AF 85 numero aziendale 607(non ho sottomano il bel libro di Roberto Carmeli,in cui c'è la foto del filobus,per cui non vorrei sbagliarmi con un altro numero,ma sempre della stesse serie,lo stesso che compare sempre sul libro,impegnato sulla linea 18.
Era una corsa bis (normalmente sulla linea 20 c'erano filobus AF 140 CRDA o Stanga a 3 assi,anche se originalmente avevo oerdinato i filobus AF900 CRDA a 2 assi per questa linea,ma prevedendo l'uso di rimorchi,mai ordinati),mattutina;era finita "adagiata" in acqua,per "foratura" gomma anteriore dx( così era riferito nell'articolo ,riportando le dichiarazioni dell'autista.)
La bora aveva rovesciato(o fatto deragliare,con rovesciamento sul fianco dx) un tram a 2 assi o un rimorchio (dalle foto postate su internet non si capisce bene)negli anni '2o all'altezza della chiesa ortodossa,sulle Rive,poco prima di piazza Unità.
Sull'episodio del filobus 11,è riportato sempre sul libro di Roberto Carmeli;col senno attuale,è successo per una "sfigata" serie di coincidenze:dovrebbe l'asta del filobus aver toccato il conduttore positivo e contemporaneamente toccato anche la fase della rete urbana,crando così un "sovraccarico di 600 volt (in c.c.)sulla monofasae 125 volt alternata della rete elettrica urbana (bisogna ricordare che a quell'epoca a Trieste c'era la 125 volt(!!!)con alti amperaggi per poter avere abbastanza Watt di potenza.
Vorrei chiedere a voi tutti informazioni sui vecchi filobus di trieste;vorrei poter completare,su Wikipedia,la voce " mezzi" nella voce " Rete filoviaria di Trieste";ora,sempre dal libro di R.carmeli,si vedono gli interni di tre vecchi filobus,di cui due con i sedili con gli schienali appoggiati alle fianmcate.
I filobus AR140 CRDA e Stanga,i FIAT 672 Stanga e gli AR900 CRDA avevano i sedili disposti a file parallele 2+1 salvo i sedili sui passaruota,ma com'erano? di legno,formica,coda DI NAYLON INTRECCIATA,IMBOTTITI?
e GLI ALTRI VECCHI FILOBUS A 2 ASSI,COME AVEVANO I SEDILI?
Grazie a tutti,ed alla prossima Ciao Roberto
[Modificato da tramway53 02/03/2015 10:00]
02/03/2015 13:56
 
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maestro tranviere
erano poche le città che avevano la tensione unificata
a roma la 125 ha resistito fino agli anni 80, ma era disponibile anche la 220 per gli elettrodomestici (la cosiddetto corrente industriale)
infatti, con l'usuale distribuzione detta a 4 fili (trifase+neutro) è possibile ricavare due tensioni che stanno fra loro in rapporto radice di 3 (125, o meglio 127 è uguale a 220 moltiplicato per la radice di 3)
a napoli invece ogni quartiere aveva tensioni diverse: a casa mia c'era la 150 volt per la luce, e quindi 260 per l'industriale
altri avevano la 160/280, altri la 120/210, ma l'unificazione avvenne già nei primi anni 60 con la 220 per l'illuminazione e quindi 380 per l'industriale, che però per motivi di sicurezza non viene distribuita nelle case ma solo nelle attività che necessitano della trifase
la derniere crie è la 230/400 che un poco alla volta sta sostituendo la 220/380 in tutto il continente europeo
02/03/2015 14:59
 
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apprendista tranviere
Ciao,anche a Trieste per un certo periodo hanno convissuto più tensioni.
Ad esempio dai miei nonni in via Foscolo avevamo la 125 per le lampadine e 260 per il frigorifero;in altre zone c'era solo la 125.
Ad Asti la 220 era ottenuta con due fasi (se ricordo bene,si prendeva la scossa da entrambi i fili elettrici)Meno male che adesso c'è la 220 con fase e neutro e cavi di colore unificato (se fatto a regola,l'impianto dovrebbe avere il neutro(o ritorno) blu e la fase nera o marrone e colorata se fase comandata.
Ritornando all'episodio del cortocircuito ,penso che c'entrassero anche le aste,che essendo di metallo erano conduttrici elettriche:inoltre la rete di distribuzione domestica era "esterna" alle case,con fili scoperti e sostenuti da isolatori di ceramica (a tipo fili del telegrafo).
Ora fortunatamente questi episodi non dovrebbero ripetersi;le aste sono di fibbra di vetro,le testine ruotanti sono isolate e la corrente captata è condotta con fili isolati all'interno delle aste fino alle appafrecchiature;infine,in molte città(ad esmpio anche a La Spezia,i tiranti di sostegno sono fatti di materiale isolante(tipo teflon,mi sfugge il nome commerciale).
Per quanto riguarda la corente della filovia,a Trieste era,come da altre parti,a 600 volt cc,uguale a quella dei tram.
A La Spezia hanno dovuto comprare i nuovi" trollino" da 12 m con voltaggio 600 volt,per poter usare ancora i vecchi BredaBus che erano a 600 volt,a loro volta presi a 600 volt per poter continuare ad usare le vecchie S.S.S.di conversione da 600 v,che "servivano " i vecchi Fiat 668(alcuni ex Fitram,altri ex AMT Genova);questi erano coevi delle vecchie motrici tramvarie a 2 assi Bagnara da 600v. (della serie:riutilizziamo per non spendere per rinnovare.)
Questo ha impedito l'acquisto dei due filobus BredaMenarini(4011 ??)ex rete di Cremona,che erano a 750 volt.
Credo,ma chiedo conferma,che siano finiti a Bari o Lecce;Genova,pur avendo la 750 volt e filobus simili,non li ha cercati,in quanto non entusiasta dei suoi Breda Menarini autisti dixit).
Ciao,ed a presto
02/03/2015 17:15
 
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tranviere junior
Il tram venne rovesciato nel 29 credo con bora a 145 km subito dopo piazza unita verso campo Marzio, di recente bora a 168 !, km nel 2012 nello stesso punto rovescio' un TIR...
02/03/2015 17:34
 
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tranviere veterano
@trammue- anche a Torino la rete elettrica domestica, sia della SIP poi Enel, sia dell'Azienda Elettrica Municipale, era a 220/127 V; l'unificazione a 220 V è stata attuata obbligatoriamente per tutti dal 1991; in precedenza era unificata a 220 V, con un solo contatore, solo per chi richiedeva il contratto "promiscuo" per luce e forza motrice.
02/03/2015 22:06
 
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tranviere veterano
I due Breda ex Cremona non potevano essere venduti prima di un paio di anni fa per ragioni burocreatiche. Che siano finiti a Bari come pezzi di ricambio è una voce che non ha mai trovato conferma ufficiale.
In ogni caso potevano essere utilizzati anche a 600 con semplice modifica.
Qui ad Ancona sorte inversa è capitata a quelli ex Nancy, portati a 750v senza troppi problemi
07/09/2016 20:53
 
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apprendista tranviere
caratteristiche tecniche dei filobus
Cia a tutti
mancando un po dal forum,ho accumulato un po' di domande e curiosità irrisolte:
avete notizie sui due filobus FIAT a tre assi (numeri aziendali 708 e 709)?l'equipaggiamento elettrico era TIBB,la carrozzeria STANGA,ma perchè erano poco usati?per l'interasse più corto,o per debolezza dello chassie?su che linea erano eventualmente usati?
La/le batteria/e dei filobus come venivano ricaricate?con dinamo collegata al motore o con trasformatore?
E mai stata studiata una qualche forma di marcia autonoma(con batterie o generatore diesel?
Le aste erano metalliche o in materiale isolante?e le testine ruotavano o erano fisse?
E' mai stato proposto il servosterzo?
Il terzo asse era motore?
E mai stato ventilato l'acquisto di filobus a due assi,con ruote gemellate posteriori,di lunghezza maggiore degli Alfa Romeo 900, tipo i FIAT 2010 o 2011 presenti a Parma o Modena o Sanremo ,di 11 metri e 90 posti?
PS x Trammue:anche a La Spezia è circolato un veicolo "ingrassatore",tutt'ora conservato nel locale Museo dei filobus;era un autobus Leoncino OM,con i sedili rimossi;le due aste eranoposte sul tetto,ruotanti ed isolate elettricamente.
Una pompa "spingeva" l'olio grafitato, contenuto in un bidone posto sul pavimento, tramite tubicini fino alle testine delle aste,che "distribuivano" il grasso sui fili elettrici.
L'artigianalità del dipositivo "sconsigliva" di seguire da vicino il servizio di detto automezzo,pena l'"inzaccheramento" del parabrezza della macchina o la macchiatura dei vestiti del malcapitato motociclista;infatti il mezzo era utilizzato all'inizio del servizio ,nei prime ore del mattino.
Attualmente le testine dei filobus sono in materiale autolubrificante.
17/09/2016 22:58
 
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tranviere senior
caratteristiche
-non ricordo il motivo del sottoutilizzo e del precoce accantonamento dei due FIAT, ma troverò presto informazioni (spero);
-le batterie si caricavano con dinamo (la corrente continua non permette la trasformazione di tensione e all'epoca non esistevano inverter e similari);
-aste metalliche e testine snodate/ruotanti;
-gli ultimi filobus acquistati erano dei primi anni '50, quindi niente servosterzo. Nel 1966 si decise la soppressione di tramvie e filovie (anche se poi per vari imprevisti gli ultimi filobus circolarono ancora nel 1975). Per cui non ci furono idee di revamping;
-il terzo asse non penso fosse motorizzato, ricordo che con neve montavano le catene solo sul secondo (ma chiederò conferma ...mi viene qualche dubbio);
-nel 1959 - 1960 si pensò di acquistare nuovi filobus capienti per la nuova linea 21 in costruzione, ma non risulta si fosse scelto qualche specifico modello, ma le caratteristiche in quegli anni erano quelle. Si comprarono invece autobus e la linea 21 già esercita con filobus ma solo come limitazione della 20 nel tratto in comune, non venne elettrificata (dopo che erano stati già posati a pali, da usare in comune con l'illuminazione stradale).
18/09/2016 09:11
 
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tranviere junior
Anche se purtroppo senza i fili segnalo che dal 16 al 22 settembre a Trieste sarà possibile provare gratuitamente tutti i giorni due autobus a trazione elettrica da 12m di fabbricazione cinese in prova dimostrativa da via Cumano (musei) a Campo Marzio (musei).Il percorso dura 20 minuti per senso di marcia ed è in sostanza pianeggiante fino a viale D'Annunzio-Ippodromo-Cumano in lieve salita. Tensione delle batterie 450 volt, potenza motore 110 KW.
Ulteriori informazioni sul sito Trieste Trasporti per gli orari (indicativamenteogni mezz'ora).
18/09/2016 11:28
 
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tranviere veterano
Nulla di nuovo. E' il bus ELIFE già offerto da circa 4 anni da una ditta di Grosseto e presentato in alcune città italiane, nonchè all'Expo...
Se non ha riscosso alcun successo fin'ora un motivo ci sarà...
A parte la capienza non eccelsa (65 passeggeri in totale), autonomia di soli 200 km, sembra che in salita serva la spinta...come sulla tramvia...
queste sperimentazioni sanno solo di affare commerciale..
In Cina le hanno provate di tutte: mezzi filobus con ricariche alle fermate, bus elettrici ecc.
alla fine stanno filoviarizzando centinaia di linee in tutte le maggiori città..
[Modificato da TROLLINO59 18/09/2016 11:29]
18/09/2016 18:56
 
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tranviere senior
bus elettrico
Ci ho viaggiato oggi, molti curiosi. Autista fanatico di elettrico, ha bicicletta e scooter, quindi entusiasta della idea. Certo buono solo in pianura, con ben tre tonnellate di batterie. Non sembra nemmeno così attuale, non ha motori nelle ruote ma motorizzazione "tradizionale" e molto ingombrante. Le batterie sono in grossi cassoni sopra i passaruota anteriori. Alle 17 del pomeriggio aveva la carica indicata al 73% dopo circa 70 km percorsi dalle 9 del mattino.
19/09/2016 15:15
 
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tranviere veterano
RESTI FILOVIA
Nella zona del Borgo Teresiano mi è sembrato di notare i cavi di un vecchio elettrodotto che probabilmente alimentava la linea di contatto che presumo sia stata rimossa da decenni, considerata la soppressione delle filovie risalente al 1975.
20/09/2016 21:30
 
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tranviere senior
resti filovie
Nel centro città gli impianti elettrici sono stati rimossi pochi giorni dopo le soppressioni. L'ultima linea chiusa ha smesso l'esercizio a maggio 1975 ma è rimasta sospesa ma non soppressa, ancora per un anno. Solo nell'estate 1976 l'impianto è stato smantellato, i filobus rimossi e ritirati i patentini agli autisti. A dire il vero, in centro oltre al percorso della 19 (itinerario via Carducci - Stazione Centrale), c'era un tratto della ex 17 sostituita con autobus nel 1968 (in via Coroneo) perché fungeva da feeder tra la sottostazione e la linea 19 (oltre ai bifilari c'erano anche dei cavi appositi).
In periferia qualche tratta era ancora in aria nei primi anni '80.

Oggi di resti chiaramente visibili non mo sembra ce ne siano....
21/09/2016 01:54
 
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apprendista tranviere
Aste dei filobus
In alcune foto dei filobus606-610 ho notato dietro le aste dei cilindri alettati,come sei condensatori;dispositivi simili li ho visti sui cavi elettrici prima di alcume sottostazioni elettriche in periferia:erano per isolare il motore del filobus da eventuali scariche elettriche?
La tensione nominale era sempre 600 volt o in caso di numerosi filobus in servizio calava di molto,con inevitabil calo delle prestazioni?
io abito a La Spezia,e la vecchia linea 2 che andava al Muggiano,essendo alimentata a sbalzo da una sottostazione distante alcuni Km,al mattino,con "corse bis" per gli operai,spesso aveva cali di tensione da impedire spunti in salita ai filobus carichi di operai.....l'autista aspettava con occhio al voltametro ed all'amperometro di linea,e appena la tensione risaliva,ripartiva a potenza e velocità ridotta!
Negli anni 70 sui filobus spezzini,per risparmiare sul personale,vennero installate le bilietterie automatiche a bordo dei mezzi e gli autisti,per quanto sindacalizzati,si prestarono a scendere dai filobus per riposizionare le aste scarrucolate,ed a quei tempi non era affatto infrequente.
Leggevo che a Trieste questa disponibilità non c'era;è vero?
Sempre qui a La Spezia,per mantenere i filobus,acquistarono dall'AMT di Genova 4 filobus FIAT 668 che successivamente vennero carozzati da Mauri in vetroresina,per alleggerrli e prolungarne la vita,così come vennero sfruttati fino in fondo gli Alfa 1000 Tubocar Menarini(un esmplare di entrambi è conservato funzionante presso il locale Museo dei Traspoti,assieme ad altri esemplari di filobus di altre reti.
Inoltre qui le maestranze hanno imparato da anni a gestire e trasformare la rete aerea,senza intervento di ditte esterne,con conseguenti risparmi.
A differenza di quella triestina,solo un breve tratto e del tipo a pendini,elastica tipo B e V ( in quel tratto anni fa un camion che trasportava una escavatrice artigliò i cavi aerei troncandoli,ma uno di essi,a mo di frusta,colpì a distanza di circa 400m un passante,ferendolo alle gambe.
Titoloni sui giornali e....accorciamento dei pendini ed uso diffuso di cavi sospensori in materiale tipo teflon(elatico ed isolante) con fissaggi a t metallici dei fili.
Rete semplice,stasbile,economica,un po' rigida,ma di facile manutenzione;solo le campate sno coerte(mx 20 25 m).
Ultima domanda:come maiu a Salerno finirono quasi tutti i filobus CRDA,mentre a Trieste rimasero gli Stanga? C'era differenza nell'allestimento interno rispetto ai CRDA(l'equipaggiamento elettrico era uguale,così come il telaio) [SM=g8460]
21/09/2016 17:10
 
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tranviere junior
Di resti visibili direi un comando scambio manuale per la filovia 5 prima di piazza Perugino ancora agganciato ad una casa, pali filoviari ancora in opera in via Baiamonti lato dispari, ad Aquilinia sotto un ponte ferroviario i resti dell'intelaiatura delle tavole di legno che isolavano il ponte dalla filovia, a Muggia la "stazione autofiloviaria"...ma nessun resto di filo o tirante o isolatore.
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