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Napoli | De Architectura

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2020 13:04
03/06/2013 12:28
 
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SImò, sarà pure di Canino, ma e propio bruttino. Certo poteva essere peggiore dato quello che di vede in zona, però già questo palazzo testimonia l'idea di abbandonare l'uso dell'architettura per una cultura del costruire a freestyle.

a un certo punto della storia, dopo secoli di stili architettonici, abbiamo avuto la "moria" degli architetti. Una sorta di sciopero dell'architettura cominciata nel dopoguerra, vuoto colmato da "case popolari da periferia style" adottato da tutti in quegli anni. Sennò non mi spiego la ragione, il perchè, come caçço è stato possibile solo pensare di costruire questa roba.... [SM=x2819667]

maps.google.com/?ll=40.835941,14.223089&spn=0.004805,0.005997&t=m&z=17&layer=c&cbll=40.835868,14.221053&panoid=YfBp3o7li4I0P7DN_w0tbg&cbp=12,208.24,,...

una zozzimma come questa tiene lontana anche i piccioni per come fa schifo. Mi rifiuto di credere che qulcuno abbia disegnato una roba così.
questo è il monumento funebre all'architettura, oltre che del buon senso. [SM=x2819341]

Ecco, ora sappiamo dove fu sepolta l'architettura prima di cominciare la ricostruzione del dopoguerra. [SM=p2820491]
03/06/2013 13:31
 
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^ Molto triste, quell'edificio.
Data la sua posizione, si poteva realizzare un qualcosa di più gradevole, sulla falsariga di un "flatiron building", ovviamente in scala molto minore. Insomma, bastava avere un minimo di gusto estetico.

__________________________
03/06/2013 13:46
 
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Ma poveri architetti quelli sono gli ingegneri a rovinare tutto :)
03/06/2013 15:57
 
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Re:
CRIME 80, 03/06/2013 12:28:

SImò, sarà pure di Canino, ma e propio bruttino. Certo poteva essere peggiore dato quello che di vede in zona, però già questo palazzo testimonia l'idea di abbandonare l'uso dell'architettura per una cultura del costruire a freestyle.

free-style non credo proprio: ogni epoca ha i suoi caratteri peculiari, e il secondo dopoguerra è il periodo architettonico dove non si fanno più fronzoli estetici, ma ci si concentra su un certo funzionalismo, si tende al cemento come rivestimento senza intonaco, anzi si usano nuovi materiali come il vetro. Non si stava a badare al capello in alcuni contesti, come appunto dietro l'hotel de Londres (non davanti...). E pensa che non è per niente male come palazzo, il non aver creato un cubone, ma aver rispettato negli elementi essenziali la conformazione precedente (con ogni probabilità uno slargo) con una soluzione curvilinea va a tutto merito di Canino, che non è più quello retorico di pochi anni prima. Lo so cosa dà fastidio a voi: le tapparelle, oltre al fatto che non ci vedete nessuna decorazione. Il fatto è che a quei tempi si usavano le tapparelle perché erano assai più comode delle persiane, oggi difficilmente si mettono le tapparelle alla finestra. Ma poi questo non è un semplice palazzo per abitazioni, come a via Giordani, è una cosiddetta emergenza architettonica (emergenza non come quella dell'ospedale eh), cioè un edificio che è stato progettato in maniera mirata.
03/06/2013 17:07
 
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A me sinceramente piace molto. [SM=x2819353]
03/06/2013 17:19
 
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Re: Re:
CityclassR4, 03/06/2013 15:57:

free-style non credo proprio: ogni epoca ha i suoi caratteri peculiari, e il secondo dopoguerra è il periodo architettonico dove non si fanno più fronzoli estetici, ma ci si concentra su un certo funzionalismo, si tende al cemento come rivestimento senza intonaco, anzi si usano nuovi materiali come il vetro. Non si stava a badare al capello in alcuni contesti, come appunto dietro l'hotel de Londres (non davanti...). E pensa che non è per niente male come palazzo, il non aver creato un cubone, ma aver rispettato negli elementi essenziali la conformazione precedente (con ogni probabilità uno slargo) con una soluzione curvilinea va a tutto merito di Canino, che non è più quello retorico di pochi anni prima. Lo so cosa dà fastidio a voi: le tapparelle, oltre al fatto che non ci vedete nessuna decorazione. Il fatto è che a quei tempi si usavano le tapparelle perché erano assai più comode delle persiane, oggi difficilmente si mettono le tapparelle alla finestra. Ma poi questo non è un semplice palazzo per abitazioni, come a via Giordani, è una cosiddetta emergenza architettonica (emergenza non come quella dell'ospedale eh), cioè un edificio che è stato progettato in maniera mirata.



Io continuo a pensare che alla base di questo "minimaliso da esterni" ci sia la volontà di abbattere i costi di costruzione e insieme a questi anche i relativi tempi.
Una tendenza architettonica molto conveniente non c'è che dire.
Ad ogni modo dell'architettura moderna c'è molto poco da dire, basta guardare le nuove città.......tutte uguali ma questo è un altro discorso.


03/06/2013 17:33
 
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Infatti quando parlavo di "cemento senza intonaco", ossia il brutalismo, volevo dire proprio questo.
03/06/2013 17:39
 
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Io sinceramente resto ammirato di fronte a tante opere di architettura moderna ...altro che Ottieri

[IMG]http://i40.tinypic.com/2s6ss2e.jpg[/IMG]

[IMG]http://i40.tinypic.com/54apx.jpg[/IMG]

[IMG]http://i42.tinypic.com/2s9pxz6.jpg[/IMG]

03/06/2013 17:55
 
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Re:
Nuvola.CdN, 03/06/2013 17:39:

Io sinceramente resto ammirato di fronte a tante opere di architettura moderna ...altro che Ottieri

[IMG]http://i40.tinypic.com/2s6ss2e.jpg[/IMG]

[IMG]http://i40.tinypic.com/54apx.jpg[/IMG]

[IMG]http://i42.tinypic.com/2s9pxz6.jpg[/IMG]





Il primo è davvero spettacolare: Vienna, giusto? Questo, in centro storico, magari al rione Carità, potrebbe fare la sua porca figura.

Il secondo non mi piace molto, sembra quasi invisibile nella sua trasparenza.

Il terzo... come interni ho visto di meglio, ma comunque merita!

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03/06/2013 18:03
 
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Nuova il problema, di fondo, come già più volte detto in questa sede non è tanto l'opera il sè per sè ma il contesto.

A parte alcuni palazzi che sono oggettivamente brutti come quello di prima, i cessiottieri ecc. che starebbero solo bene in una periferia di un quartiere sovietico, il discorso è dove li fai.

Per me quel palazzo di esagoni dietro una chiesa gotica è osceno, mentre la seconda foto può essere un edificio interessante se inserito in una periferia magari caratterizzata da un'architettura anonima o come recupero di una zona industriale.


Il problema di fondo sono gli studi di architettura e non è un caso se spesso le opere più brutte vengono dagli architetti più blasonati.
Prima di disegnare un'opera bisognerebbe conoscere il contesto e la sua storia ed è difficile che questo venga fatto se un architetto lavora contemporaneamente su 10 progetti nei 5 continenti.

Poi ci si mette che il collaboratore esegue il progetto abbozzato dall'archistar di turno, secondo standard consolidati oppure l'archistar è talmente egocentrico da voler riproporre linee personali per rendere la sua opera riconoscibile a scapito, però, della sua integrazione nel contesto.

Tutti devono vedere l'opera di Fuksas o di Piano, Fuksas addirittura, non contento della grande libertà che la progettazione di una stazione della metropolitana ti da (sta sotto terra non hai vincoli, se non funzionali, puoi dare sfogo alla tua fantasia) no è dovuto uscire in superficie con la cupolona di piazza Nicola Amore non potendo rimanere confinato sotto terra.
Ecco a me quella cupola di vetro non mi piace, troppo impattante, difficile da tenere pulita e in buone condizioni soprattutto in un quartiere difficile come quello del porto.

Molto meglio piazza Bovio, dove l'eccentricità dell'architetto si è manifestata in tutta la sua forza in una stazione della metropolitana a metà tra il kitsh e il pop, che anche a chi non piace, non dà il minimo fastidio, anzi diverte! In superficie tutto è regolare e si rispettano le linee di una splendida piazza Liberty italiana.

La semplicità di piazza Municipio, addirittura mantenuta anche nella zona "coperta" è un altro esempio di grande rispetto per una piazza storica e di architettura al servizio delle città e non autoreferenziale.
All'occhio del profano piazza Municipio non sarà spettacolare, nelle stazioni almeno, ma perfettamente integrata nell'atmosfera del luogo.

Esempio negativo, rimanendo sempre a Napoli, la stazione di Scampia snodo tra MCNE e linea1, esteticamente nemmeno malvagia se nel suo colore nero così forte non fosse del tutto fuori luogo insistendo in un quartiere già così degradato e triste.
03/06/2013 18:23
 
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Io credo che la differenza la faccia la qualità dell'architettura in rapporto al contesto.
Nel primo edificio in foto (probabilmente sostituzione di un edificio andato distrutto) si vede il richiamo ai disegni geometrici del tetto della chiesa gotica.
Nei nostri centri storici gli edifici sono differenti per stili e separati da diversi decenni di storia, a volte centinaia di anni.
03/06/2013 19:34
 
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ragazzi però se vi piace il palazzo della prima foto,giusto di fronte la Cattedrale di S Stefano a Vienna,cioè vuol dire che davvero siamo esterofili al massimo,perchè a parte essere orribile(secondo me)dalla piazza vicina ti oscura la visuale della facciata principale della Cattedrale,roba che se fosse successo qui avremmo gridato allo scempio,perchè siamo davvero fuori contesto,oltre al fatto che lo trovo proprio brutto...le altre non le ho viste dal vivo e per questo non mi pronuncio,ma quello di Vienna...
[Modificato da ForzaNapoli.80 03/06/2013 19:46]
03/06/2013 22:37
 
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Re:
ForzaNapoli.80, 03/06/2013 19:34:

ragazzi però se vi piace il palazzo della prima foto,giusto di fronte la Cattedrale di S Stefano a Vienna,cioè vuol dire che davvero siamo esterofili al massimo,perchè a parte essere orribile(secondo me)dalla piazza vicina ti oscura la visuale della facciata principale della Cattedrale,roba che se fosse successo qui avremmo gridato allo scempio,perchè siamo davvero fuori contesto,oltre al fatto che lo trovo proprio brutto...le altre non le ho viste dal vivo e per questo non mi pronuncio,ma quello di Vienna...




Se fossi stato esterofilo avrei elogiato anche gli altri. Si vede che per i miei parametri estetici è un intervento riuscito.

Molti centri non hanno avuto la fortuna di conservare gran parte del loro patrimonio antico, si sono dovuti reinventare, e quindi hanno avuto a che fare col loro passato. Dobbiamo imparare a giudicare le opere architettoniche senza per forza gridare allo scandalo se esse sono moderne rispetto al loro contesto, altrimenti non guariremo mai dal trauma che ci ha lasciato l'architettura del novecento in Italia.

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03/06/2013 22:54
 
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Re:
paolo.pfdl1984, 03/06/2013 18:03:

Nuova il problema, di fondo, come già più volte detto in questa sede non è tanto l'opera il sè per sè ma il contesto.

A parte alcuni palazzi che sono oggettivamente brutti come quello di prima, i cessiottieri ecc. che starebbero solo bene in una periferia di un quartiere sovietico, il discorso è dove li fai.

Per me quel palazzo di esagoni dietro una chiesa gotica è osceno, mentre la seconda foto può essere un edificio interessante se inserito in una periferia magari caratterizzata da un'architettura anonima o come recupero di una zona industriale.


Il problema di fondo sono gli studi di architettura e non è un caso se spesso le opere più brutte vengono dagli architetti più blasonati.
Prima di disegnare un'opera bisognerebbe conoscere il contesto e la sua storia ed è difficile che questo venga fatto se un architetto lavora contemporaneamente su 10 progetti nei 5 continenti.

Poi ci si mette che il collaboratore esegue il progetto abbozzato dall'archistar di turno, secondo standard consolidati oppure l'archistar è talmente egocentrico da voler riproporre linee personali per rendere la sua opera riconoscibile a scapito, però, della sua integrazione nel contesto.

Tutti devono vedere l'opera di Fuksas o di Piano, Fuksas addirittura, non contento della grande libertà che la progettazione di una stazione della metropolitana ti da (sta sotto terra non hai vincoli, se non funzionali, puoi dare sfogo alla tua fantasia) no è dovuto uscire in superficie con la cupolona di piazza Nicola Amore non potendo rimanere confinato sotto terra.
Ecco a me quella cupola di vetro non mi piace, troppo impattante, difficile da tenere pulita e in buone condizioni soprattutto in un quartiere difficile come quello del porto.

Molto meglio piazza Bovio, dove l'eccentricità dell'architetto si è manifestata in tutta la sua forza in una stazione della metropolitana a metà tra il kitsh e il pop, che anche a chi non piace, non dà il minimo fastidio, anzi diverte! In superficie tutto è regolare e si rispettano le linee di una splendida piazza Liberty italiana.

La semplicità di piazza Municipio, addirittura mantenuta anche nella zona "coperta" è un altro esempio di grande rispetto per una piazza storica e di architettura al servizio delle città e non autoreferenziale.
All'occhio del profano piazza Municipio non sarà spettacolare, nelle stazioni almeno, ma perfettamente integrata nell'atmosfera del luogo.

Esempio negativo, rimanendo sempre a Napoli, la stazione di Scampia snodo tra MCNE e linea1, esteticamente nemmeno malvagia se nel suo colore nero così forte non fosse del tutto fuori luogo insistendo in un quartiere già così degradato e triste.



Quoto tutto, timori per la cupola di piazza Nicola amore compresi.

L'integrazione nel contesto urbano dovrebbe essere il primo obiettivo da perseguire da parte di un architetto.
03/06/2013 23:16
 
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Ma ancora a parlare della cupola, quando noi per primi dovremmo dire e sbandierare che la cupola serve a preservare il tempio sottostante?
03/06/2013 23:35
 
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Per preservarlo non c'è certo bisogno della cupola, bastava tenerlo nella stazione. Se proprio si voleva fare la cupola con il tempio sotto la si poteva anche fare nella vicina piazza museo filangieri.
04/06/2013 07:36
 
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Re: Re:
_Gio'_, 03/06/2013 22:37:




Se fossi stato esterofilo avrei elogiato anche gli altri. Si vede che per i miei parametri estetici è un intervento riuscito.

Molti centri non hanno avuto la fortuna di conservare gran parte del loro patrimonio antico, si sono dovuti reinventare, e quindi hanno avuto a che fare col loro passato. Dobbiamo imparare a giudicare le opere architettoniche senza per forza gridare allo scandalo se esse sono moderne rispetto al loro contesto, altrimenti non guariremo mai dal trauma che ci ha lasciato l'architettura del novecento in Italia.




ok,capisco,forse mi sono spiegato male dicendo di essere esterofili..premetto che io non sono contrario alla modernità vicino all'antichità,ad incominciare proprio dalla cupola di P.zza Nicola Amore che sarà,come già detto,meravigliosa,sia per contesto sia l'intervento in sè,ma quello di Vienna non si tratta solo di aver sostituito un palazzo,magari crollato,con uno più moderno,e fino a qua nulla in contrario,ma farlo danneggiando anche la vista della Cattedrale,oltre a trovare il palazzo, non perchè moderno, bruttarello..però alla fine so gusti...
04/06/2013 10:40
 
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Si potevano trovare altre soluzioni oltre a questa cupola, che intendiamoci in sè per sè non è nemmeno brutta ma spezza la visuale del Corso ed è un corpo estraneo nel contesto.
04/06/2013 11:09
 
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L'obiezione circa l'interruzione dell'asse prospettico soprattutto su via Duomo è reale.
Credo che l'idea di una bolla aperta sulla storia di Napoli sia affascinante.
Soprattutto di sera potrebbe essere spettacolare.

Saint Lazare Parigi

[IMG]http://i39.tinypic.com/ncjq4y.jpg[/IMG]

[IMG]http://i42.tinypic.com/k4wvd.jpg[/IMG]

[IMG]http://i41.tinypic.com/atm7o5.jpg[/IMG]
04/06/2013 13:44
 
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Re:
Nuvola.CdN, 03/06/2013 17:39:

Io sinceramente resto ammirato di fronte a tante opere di architettura moderna ...altro che Ottieri

[IMG]http://i40.tinypic.com/2s6ss2e.jpg[/IMG]




Bellissimo.
Questo è un bel contrasto, a mio parere.
[Modificato da Skeltar 04/06/2013 13:47]

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