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Napoli | Ospedale del Mare

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2016 14:14
06/11/2012 16:12
 
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Riporto l'articolo tratto dal Denaro.it


Ospedale del Mare, entro metà novembre si riparte

Prorogato fino al 30 novembre il mandato di Ciro Verdoliva nel ruolo di Commissario ad acta dell’Ospedale del Mare.
Il tempo strettamente necessario per formalizzare gli ultimi adempimenti relativi alla transazione con la Ati con capofila Astaldi.

La tranzasione
Transazione su cui, il 9 ottobre scorso, l’avvocatura distrettuale dello Stato ha confermato il proprio nulla osta per la parte legale. Verdoliva dovrà dunque condurre in porto le attività istruttorie finalizzate all’adozione della soluzione conciliativa per un vecchio contenzioso con la ditta appaltatrice costato circa due anni di stop. Lo sblocco della procedura viaggia di pari passo con il via libera del ministero ai fondi (circa 178 mln) a valere sul patto di coesione e sviluppo. Va detto che lo schema di transazione sottoscritto il 28 luglio del 2011 ha subito una serie di approfondimenti concordati e condivisi con l’avvocatura distrettuale dello Stato confluiti nell’aggiornamento dello dell’accordo sottoscritto il 5 ottobre scorso.
Non più di una settimana fa il Commissario ad acta dell’ospedale del mare ha relazionato al governatore Stefano Caldoro sulla conclusione dell’attività di confronto con il concessionario e sui dati tecnico-economici. Insomma non vi sono più ostacoli per procedere alla sottoscrizione dell’accordo che, con ordinanza del 4 ottobre scorso, (a firma del presidente del Collegio arbitrale, in accoglimento della richiesta delle parti) proroga il termine per il deposito delle memorie di replica e relativa documentazione (già fissato al 15 ottobre scorso) fino a giovedì 15 novembre.

Riapre il cantiere
Insomma riapre il cantiere dell’ospedale del Mare. I soldi nel piatto ci sono. Lo stanziamento è di 178 milioni varato dal Cipe a valere sul piano sviluppo e coesione per il Sud che dispone di un fondo pari a 636 milioni di euro. Entro i prossimi 18 mesi il commissario ad acta Ciro Verdoliva, (ingegnere e capo capo dell’ufficio tecnico del Cardarelli) condurrà in porto l’opera per il cui completamento occorrono circa 306 milioni di euro.
La fetta mancante della torta è già disponibile nelle casse di Palazzo Santa Lucia. Il presidio di Ponticelli è completato al 90 per cento per le degenze, al 75 per cento i servizi e la palazzina alberghiera di supporto. Nel nosocomio saranno trasferiti i reparti, i servizi e il personale di quattro strutture attualmente annesse alla Asl Napoli 1. Il Piano ospedaliero prevede la separazione dall’Asl Napoli 1 centro nella quale era originariamente collocato, prevedendo la costituzione di una nuova azienda ospedaliera di rilievo nazionale nella quale dovranno confluire i presidi ospedalieri Ascalesi, Loreto Mare, San Gennaro ed Incurabili, per un totale di circa 700 posti letto. La nuova struttura sarà dotata di 450 posti letto di degenza e 50 unità per low-care nell’edificio destinato all’albergo con una riduzione netta di circa 250 posti letto e un risparmio stimato di circa 100 milioni annui.

Piano ospedaliero
Proprio l’ospedale del Mare è il tassello fondamentale per dare piena attuazione al piano ospedaliero regionale adottato con legge regionale n. 49 del 2010. Il risparmio stimato, per il riordino delle degenze in Campania, ammonta a 260 milioni di euro annui. Quel che è certo è che il contesto ambientale va rapidamente migliorato. Tutta la zona delle rampe di accesso dalla Tangenziale di Napoli, e la superstrada che va a Pomigliano è diventata negli anni sede di vere e proprie discariche abusive.

Edilizia ospedaliera
Il finanziamento dell’ospedale del mare è una vittoria per il governatore Stefano Caldoro che incide sulla qualità ed economicità strutturale dell’offerta sanitaria campana nonostante l’azzeramento del capitolo per l’edilizia sanitaria da parte del governo. L’edilizia ospedaliera è infatti esclusa dal piano “Cantieri per l’Italia” presentato dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera. Di 1,2 mld promessi al tavolo delle Regioni e da ripartire tra i governi locali (su circa 7 che residuano dall’ultimo accordo di programma del 2005) non c’è più traccia.
Il project financing
Con il passare del tempo l’originaria idea innovativa, di applicare il cofinanziamento privato a un’opera di edilizia sanitaria, si è rivelata non praticabile tanto che si è instaurato un contenzioso tra il committente regionale e la ditta appaltatrice con alcune implicazioni giudiziarie attualmente al vaglio della magistratura penale. La conseguente sospensione dei lavori ha comportato evidenti riflessi negativi sui tempi di realizzazione e sui costi.
La Regione ha quindi ritenuto di superare la situazione di empasse attraverso una transazione sulla quale ha richiesto ed acquisito i pareri dell’avvocatura dello Stato in modo da ricondurre la copertura finanziaria dell’opera alla totalità del finanziamento pubblico. Da qui la richiesta di cofinanziamento a valere sulle risorse del fondo Sviluppo e coesione per 178 mln a fronte di un costo complessivo necessario al completamento dell’opera di 243 mln coperti per la quota residua da fonti diverse di finanziamento.

Il fabbisogno
Nel dettaglio il fabbisogno finanziario è così ripartito:163 milioni di euro per il completamento dell’ospedale, 9,4 milioni per gli espropri, 5,37 per opere a attrezzature e per il passaggio ad azienda ospedaliera di rilievo nazionale

Reparti e dipartimenti
Quanto alla dotazione nel dettaglio restano fuori dall’Ospedale del Mare solo le specialità di Odontoiatria e stomatologia, mentre compaiono, per la prima volta in una struttura pubblica della Campania, un’unità spinale e una di riabilitazione per gravi traumi cranico-encefalici. New entry, se si mettono a confronto il nuovo e il vecchio piano di divisione dei reparti, anche l’oncologia, il bleeding center, cioè una struttura specializzata nel trattamento di sindromi gastroenterologiche acute, il reparto di nefrologia e dialisi, il servizio psichiatrico di diagnosi e cura.

I posti letto
Sono 362 i posti letto ordinari, 63 quelli di terapia intensiva, più 15 in day surgery e 10 in day hospital. Cinque i dipartimenti. Il primo dedicato all’emergenza con 90 posti.

Unità spinale
Una novità è la realizzazione di un’unità spinale all’interno del dipartimento delle neuroscienze e alta specialità neuroriabilitativa. Va a colmare un vuoto nell’assistenza alle persone colpite da lesioni al midollo, oggi costrette a viaggi della speranza alla ricerca di cure. Il dipartimento, con 65 posti, accoglie anche la neurologia e stroke unit per diagnosi e cura dell’ictus cerebrale in fase acuta.
Ha invece il maggior numero di posti, 160, il dipartimento di scienze mediche e chirurgiche. Sono però ridotti i letti in chururgia generale e in medicina generale, potenziati quelli in oculistica e otorino; 15 posti al bleeding center, 12 alla nefrologia e dialisi, 8 al servizio psichiatrico. Infine, nel dipartimento materno infantile, con 105 posti in totale, salgono a 48 i letti in ostetricia e ginecologia (in origine, ne erano previsti 24).

Numeri e date del project financing

• Investimento iniziale 187 milioni
• Per le opere edilizie: 128 milioni
• Quota pubblica: 57 per cento
• Quota privata: 43 per cento
• Bando di gara: dicembre del 2003
• Convenzione con l’Ati (capofila Astaldi): ott 2004
• Approvazione progetto: ottobre del 2005
• Posa prima pietra: marzo 2006
• Stop a pagamenti e varianti: marzo 2009
• Nomina commissario ad acta e ripresa lavori: maggio 2009
• Inchiesta penale: settembre 2009
• Piano sanitario e nuovo progetto: ottobre 2010

I capitali impiegati per l’investimento iniziale sono al 57 per cento pubblici e al 43 per cento privati. Per il completamento dell’Ospedale del mare occorrono circa 243 milioni di euro. Lo stanziamento del Cipe di 178 milioni copre la fetta ancora mancante per completare l’opera. Il resto delle risorse a raggiungere il tetto di 243 milioni di euro sono già nella disponibilità della Regione Campania
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