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Napoli | Trasporto Pubblico di superficie

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2021 23:11
12/12/2016 09:12
 
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È possibile una trasposizione delle ipotesi su mappa stradale?
12/12/2016 11:18
 
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@Madeco
Il dubbio che la scelta fosse stata già compiuta, mi è venuto proprio dalle indicazioni riguardo il nuovo deposito officina delle linee tranviarie, posto fuori l'attuale "copertura" della rete tranviaria. Quindi nel caso si scegliesse l'ipotesi BRT (personalmente spero di no), comunque si dovrà ipotizzare il prolungamento della linea Poggioreale, giusto?

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amo il trasporto collettivo, amo viaggiare in compagnia, la tecnica, amo le ferrovie
12/12/2016 11:55
 
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notizie dal mattino di napoli.

- È ancora bloccato l'acquisto dei 60 nuovi pullman della Otokar sono arrivati solo i primi 12. A causa delle condizioni finanziarie dell'Anm, infatti, l'azienda della mobilità urbana ha difficoltà a rispettare la clausola della fidejussione bancaria presente nel capitolato. è in corso trattativa con la società turca per rinegoziare le modalità di pagamento.

- Il Comune di Napoli e l'Anm hanno già prenotato su piattaforma Consip l'acquisto di altri 70 bus nuovi grazie ai fondi Pon Metro messia disposizione dal Governo. Un tesoretto da 14 milioni di euro destinato a potenziare il trasporto pubblico napoletano. Questi nuovi bus dovrebbero arrivare a fine 2017.

- Per aumentare la cosiddetta velocità commerciale del trasporto su gomma e per rendere il traffico cittadino più fluido, il Comune ha intenzione di investire sui cosiddetti semafori intelligenti, in grado di autoregolarsi in base al flusso di traffico.
[Modificato da Mark Corleone 12/12/2016 11:56]
12/12/2016 12:05
 
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ma la crisi economica dell'anm è da imputare esclusivamente ai mancati stanziamenti della regione?

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14/12/2016 03:24
 
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Re:
Madeco, 11/12/2016 11.58:

La nuova linea tranviaria dell'area est. Le ipotesi in campo




Vista sul PUMS. Tra l'altro, da nessuna parte parla dell'ipotesi Volla (che per me rimane assurda anche solo nel pensare a come concepirla, ora come ora) che era stato inizialmente ma, scusate il corsivo, COME AVEVO DETTO IO per meglio congiungere quello che sarà il nuovo capolinea di via Nazionale delle Puglie al resto dell'attuale rete tranviaria. In ogni caso, la linea in blu richiede la bonifica di Napoli Est, quella in verde richiede un solo intervento: l'interramento (non sotterramento) della stazione di S.Giovanni a Teduccio della Circumvesuviana in modo da ripristinare la continuità carrabile su tutta via Ferrante Imparato (si stava pensando ad una rotonda sotto il pilastro dell'A3 per, indipendentemente da se -come sta scritto nel PUMS- si decide di dismettere l'autostrada, abbattendola o meno, dall'ingresso su via Ferraris fino al bivio con l'A1).
17/12/2016 12:37
 
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Bus, l'Anm a un passo dal crac: il capitale ridotto a un milione

Disastro Anm. Il patrimonio della società del trasporto pubblico napoletano è ridotto all'osso. Con il rendiconto 2015 in fase di approvazione, infatti, sarà praticamente azzerato il capitale sociale, con il rischio di andare sotto il limite di legge per proseguire il servizio. Raschiando il fondo del barile, il management aziendale è riuscito a recuperare 4 milioni (3 milioni dalla svalutazione delle immobilizzazioni e un altro milione dal ricalcolo del fondo destinato al rischio contenziosi). Ma non bastano.

All'appello mancano ancora altri 3 milioni di euro. Soldi che potrebbe mettere il Comune, unico azionista, certificando la copertura economica di quota parte degli interventi di manutenzione straordinaria che l'azienda ha effettuato su beni di proprietà comunale nel 2015 e nel 2016. Risorse indispensabili per portare il patrimonio netto della società alla soglia dei 4 milioni, il minimo necessario per continuare ad effettuare il servizio di trasporto. Ma bisogna fare presto. La certificazione dei 3 milioni di crediti dovrà arrivare entro la prossima settimana ed essere subito approvata dagli organi di controllo. Altrimenti, si dovrà procedere alla convocazione dell'assemblea straordinaria dei soci, come prevede l'articolo 2447 del Codice Civile che scatta quando la perdita supera di oltre un terzo il capitale e questo si riduce al di sotto del minimo di legge.

A questo punto sarebbero tre le possibili soluzioni: la ricapitalizzazione della società, la messa in liquidazione o la trasformazione della compagine sociale. Strade alternative, al momento, non sembrano essercene. È già scattato, infatti, l'ultimatum dell'organo di revisione contabile. Il collegio sindacale ha dato tempo a Comune e Anm fino al 7 gennaio per convocare l'assemblea dei soci e approvare il bilancio 2015, altrimenti sarà lo stesso collegio a farlo. L'assemblea convocata per ieri, in seconda battuta, infatti, è saltata, perché l'Anm sta lavorando gomito a gomito con Palazzo San Giacomo alla riformulazione del piano industriale 2017-2019. È questo l'esito della riunione di giovedì mattina nella sede della società di revisione Deloitte&Touche SpA, con la partecipazione dei vertici Anm, del collegio sindacale e della Napoli Holding srl sui conti della società dei trasporti. Anm, infatti, ha registrato perdite per tre anni consecutivi.

Nello specifico 7 milioni di euro nel 2012, 21,8 milioni nel 2013 e 23,5 milioni nel 2014. E si prepara a chiudere in rosso anche il 2015 con una perdita che oscilla tra i 40 e i 50 milioni di euro. Nonostante il drastico piano di risanamento avviato negli ultimi anni dal management aziendale, la lotta senza quartiere all'evasione-elusione dei ticket, che soprattutto sugli autobus resta altissima, la razionalizzazione e l'efficientamento della società, continuano a pesare troppo i tagli ai trasferimenti destinati al trasporto pubblico avvenuti negli ultimi anni. Ma l'azienda non è rimasta e ha già provveduto a redigere una proposta di piano industriale che prevede di raggiungere il pareggio di bilancio entro i prossimi 3 anni. Ed è corsa contro il tempo per chiudere la partita sul patrimonio aziendale

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17/12/2016 14:13
 
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L'articolo pone molta enfasi sul fatto che il capitale sia ridotto ad un milione. Non vedo altrettante parole aspre sul discorso dei mancati pagamenti da parte della regione per la tratta L1 Dante - Garibaldi. Credo non si parlerebbe di difficoltà in stato così acuto ma più moderato.
Inoltre quando parla delle perdite bisogna scindere il passivo "vero", dal passivo causato dai tagli di Regione e Comune.
Ultima perla il discorso depositi: un provvedimento che da solo metterebbe praticamente al sicuro l'azienda da qualsiasi problema a breve termine.
I tempi sono sicuramente contingentati, c'è da stringere i denti. Ma il Comune non ha nessun interesse a non approvare il bilancio 2015. Molta fuffa e poca sostanza!

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17/12/2016 14:41
 
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si alla fine non cascherà il mondo c'è molto allarmismo ma le criticità rimangono.. io però sulla questione vorrei un'attenzione diversa da parte degli organi d'informazione del comune ed anche sull'avanzamento dei vari processi di accorpamento.

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17/12/2016 17:54
 
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Napoli, Linea 1 della metropolitana da incubo: anche 25 minuti di attesa
Folla nei vagoni e proteste, l'Anm si difende: "Mancano i treni e quelli a disposizione sono vecchi"

Il display è luminoso quanto impietoso: "Direzione Piscinola, prossimo treno 25 minuti". L'annuncio elettronico viene salutato con imprecazioni colorite dai napoletani, e con sorpresa dai numerosi turisti che quotidianamente affollano la metropolitana dell'arte. La più bella del mondo, probabilmente, ma anche tra le più lente. Colpa della mancanza dei treni e di una gara bloccata al Tar. Risultato? In circolazione oggi ci sono appena nove elettromotrici. L'amministratore unico di Anm, azienda di trasporto cittadina, Alberto Ramaglia, sta cercando di metterci le pezze. Quasi nel vero senso della parola. "Abbiamo 25 treni idonei alla circolazione, nel primo trimestre del 2017 saliranno a 27, dopo le necessarie manutenzioni - spiega Ramaglia - l'obiettivo è di arrivare a 10-11 treni in circolazione e abbassare le attese a 10 minuti. Il materiale è vetusto e dobbiamo arrangiarci con quello che abbiamo in dotazione. Tra l'altro con la chiusura della Funicolare centrale e il boom di turisti, il numero di utenti è vorticosamente aumentato".

Soluzioni tampone, pezze, appunto, perché in realtà servono nuovi treni, che, come se non bastasse, non sono semplici da realizzare considerando le particolari caratteristiche della metropolitana napoletana che sale e scende, inerpicandosi sulla collina del Vomero. E quindi si ritorna al Tar a cui si è rivolta per chiedere la sospensiva dell'aggiudicazione del bando la Titagarth Firema, società al 90 per cento indiana, uscita sconfitta dalla gara per la fornitura di 10 treni per la Linea 1. Il bando, del valore di 98 milioni di euro, era stato aggiudicato provvisoriamente alla società spagnola Caf (Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles) con Palazzo San Giacomo che ha scelto l'offerta giudicata economicamente più vantaggiosa. Nel bando era indicato, per la consegna del primo treno, il termine di 18 mesi; per gli altri si era stabilita la consegna dei successivi treni ad intervalli di 45 giorni. Il Tar si dovrebbe esprimere a febbraio. Se il ricorso dovesse essere accolto, gli scenari sono due: l'aggiudicazione della gara passa al secondo classificato, con il rischio di ulteriori ricorsi, questa volta da parte degli spagnoli, oppure si riparte da zero.

Bene che vada, comunque, da febbraio serviranno ancora 18 mesi prima di entrare in possesso di un nuovo mezzo. E non mancano le polemiche per come si è ridotta la principale linea di trasporto cittadino. È durissimo Gaetano Simeone, presidente della commissione trasporto del Consiglio comunale: "Ho sempre pensato che l'apertura di nuove stazioni potesse essere la soluzione ai problemi di viabilità e mobilità della nostra città, ma mi sbagliavo. Attualmente la linea 1 della metropolitana copre il collegamento tra Piscinola e piazza Garibaldi, un'area chilometrica che è circa il doppio di quella iniziale che univa Piscinola a piazza Dante, passando per la Zona ospedaliera, Arenella e Vomero.

Ma Regione e ministero dei Trasporti si sono dimenticati di tutte le nuove stazioni aperte, con i relativi costi di gestione, maggiore flusso di utenza e aumento di percorrenza effettuata". Secondo Simeone sono mancati negli anni i finanziamenti necessari ad acquistare il numero di mezzi proprio perché "la Regione non ha riconosciuto l'aumento del chilometraggio della linea 1, restando ferma al percorso Piscinola-piazza Dante". Situazione complessa che poco interessa gli utenti che quotidianamente utilizzano la metropolitana per spostarsi.

"Ogni giorno è un incubo - dice Andrea, impiegato - da mesi risparmio per acquistare uno scooter, perché non posso continuare ad arrivare in ritardo al lavoro". La mancanza di treni causa attese lunghissime, vagoni pieni come carri merci e proteste. Ne sanno qualcosa i dipendenti della metropolitana che violano, solo sotto forma anonima, la consegna del silenzio: "Gli utenti sono esasperati e si scagliano contro di noi, senza capire che siamo le prime vittime di questa situazione", denunciano. L'Anm in questi anni ha cercato di "arrangiarsi" con vere e proprie acrobazie tecniche. Ogni treno per la tratta Piscinola-Dante fu assemblato con 3 carrozze centrali e 2 di trazione, per un totale di cinque carrozze passeggeri che dovevano ospitare circa 1200 viaggiatori a corsa. Con l'apertura delle nuove stazioni e il conseguente aumento dei chilometri di collegamento, per garantire una maggiore frequenza, l'azienda ha dovuto "spacchettare" le carrozze, aumentando la frequenza ma diminuendo la capienza dei treni a circa 800 a corsa.

napoli.repubblica.it/cronaca/2016/12/17/news/linea_1_della_metropolitana_da_incubo_anche_25_minuti_di_attesa-15...
18/12/2016 10:50
 
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Il Mattino > Napoli > Città Napoli. «Anm, il Comune coprirà i debiti, la Regione ci aiuti»


di Pierluigi Frattasi
«Stiamo lavorando senza sosta per l'Anm. Credo che in settimana chiuderemo tutto. Il Comune farà la sua parte, ma anche Palazzo Santa Lucia deve venirci incontro, perché se saltano società come Anm o Ctp si blocca la regione, non solo Napoli». Non ha dubbi Salvatore Palma, assessore al Bilancio del Comune di Napoli: per l'amministrazione de Magistris il trasporto pubblico è «essenziale e sarà tutelato in ogni modo». «Spero aggiunge il responsabile delle finanze che, con un po' di responsabilità da parte di chi in Regione gestisce questi servizi, si possano aumentare le risorse per il comparto e i contributi per le partecipate».

Insomma, assessore Anm sarà salvata?
«Assolutamente. Anm sta lavorando con responsabilità. Ci sarà un piano rigido che dovrà essere rispettato. Il Comune, al di là di quello che farà la Regione, e nonostante le ristrettezze dovute al pre-dissesto, non si sottrarrà a mettere risorse proprie. Non sappiamo quanto, ma saranno valori adeguati per il piano industriale per mettere in sicurezza Anm».

Per la società e i revisori contabili servono 3 milioni per mettere al riparo il capitale sociale. Certificherete i crediti delle manutenzioni per il 2015 e il 2016?

«Non abbiamo quantificato la cifra. Lo faranno i servizi. Intanto, recupereremo il 2016 per il quale l'Anm deve ancora completare il piano di manutenzione. Credo sarà ultimato a giorni. Se i crediti saranno certificati, saranno presi in considerazione. Ma la novità sarà il nuovo piano triennale delle manutenzioni, che ci consentirà di fare finalmente una programmazione di interventi costante, senza più ragionamenti ex post, e che troverà posto nella voce di bilancio, con un capitolo dedicato nella proiezione industriale di Anm. In questo modo potremo tenere sempre in esercizio tutti i mezzi, dai bus alle metro».

A gennaio aumenterà il costo del biglietto Anm?

«Abbiamo lasciato alcune variabili ancora in sospeso. Si sta facendo un ragionamento per rivisitare il prezzo attuale. La mia idea è di portarlo da uno a 1,10 euro. Non un grande aumento. Non creerà grossi contraccolpi agli utenti. Al momento, però, dobbiamo aspettare il calcolo sulla proiezione dei flussi dei biglietti per capire se questo dato ci conforterà o meno. Se il risultato sarà quello di rafforzare la struttura delle entrate di Anm credo che pagare 10 centesimi in più varrà il sacrificio e anche l'utenza se ne farà una ragione. Bisogna tenere conto che anche la Regione sta portando il biglietto a 1,20 euro e le tariffe le fa il consorzio Unico Campania».


Rivedrete gli abbonamenti per i residenti sulle strisce blu?

«Certo 10 euro all'anno sono pochi. Non si ripaga nemmeno il costo del tagliandino, che vale 60 centesimi in più. Nessun comune applica prezzi del genere. Un ritocco è possibile. Aspettiamo la proposta Anm».


È prevista una razionalizzazione del personale?

«Ci sarà un programma di esuberi. Il personale in eccedenza è di circa 450 unità, ma di questi 250 sono pensionamenti naturali tra il 2017 e il 2018 e 200 saranno esodi incentivati. Ci avvarremo di fondi regionali. È previsto, poi, un innesto di nuovi autisti, soprattutto per i bus, e di macchinisti, perché dobbiamo aumentare i chilometri prodotti».

Il Comune farà una ricapitalizzazione di Anm?

«Gli uffici stanno preparando i fascicoli degli immobili. Avvenuta l'approvazione del bilancio e del piano industriale, nel primo trimestre 2017 ci saranno i trasferimenti e la ricapitalizzazione con l'aumento del capitale sociale».

C'è un tavolo con la Regione sul trasporto pubblico?

«Certo. Il Comune già interviene più del dovuto. E i servizi minimi indispensabili li dovrebbe garantire la Regione, cosa che sistematicamente non fa e noi dobbiamo sempre intervenire con risorse aggiuntive. Con i soldi che ci danno i treni passerebbero ogni 24-25 minuti. Una cosa impensabile. Ma la carenza è tutta dalla parte della Regione, che gestisce il fondo trasporti e fa le gare».


Quanto servirebbe?

«Dovrebbero mettere almeno 50 milioni all'anno in più. Se ne avessimo riconosciuta almeno la metà avremmo una società efficiente, in grado di guardare al futuro in maniera serena. Capisco che le risorse sono poche. Ma così non va bene. La Regione ripartisce i fondi che arrivano dal governo centrale. Non mi risulta che metta soldi suoi. Invece, almeno una parte del bilancio regionale andrebbe destinata ad implementare il fondo trasporti. Spero che nel 2017 vogliano aggiungere delle risorse, perché questo è il punto nevralgico della sostenibilità di un piano trasporti in ambito metropolitano, perché qui non è solo in discussione il futuro delle società del trasporto cittadino, ma la salvaguardia di un servizio essenziale per la cittadinanza».

insomma all' orizzonte aumenti tariffari.. con la speranza che la regione restituisca il maltolto.. ma a parte queto come fa l'anm ad aver ancora ttti sti esuberi e poi non ci sono gli autisti? l'infinito magna magna del passato appena poco poco gli ridanno l'agio di assumere a questi e sai che baraonda.. già mo e se ne cade di sedie scaldate secondo me tutto il comparto comunale.. con tutto che i servizi non vanno avanti per mananza di personale.... :bash:

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18/12/2016 14:24
 
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zola89@, 17/12/2016 14.13:

Inoltre quando parla delle perdite bisogna scindere il passivo "vero", dal passivo causato dai tagli di Regione e Comune...

Da parte del Comune non c'è stato mai nessun taglio. Anzi, il Comune negli ultimi anni ha aumentato i finanziamenti destinati al Trasporto Pubblico in città. Se non ci fossero stati finanziamenti da parte del Comune avremmo avuto un Trasporto Pubblico praticamente inesistente, con corse sulla Linea 1 ogni 25/30 minuti.



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18/12/2016 17:12
 
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Non vorrei che i tagli regionali fossero una punizione: non avete votato per noi? Niente soldi!.
18/12/2016 17:33
 
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i "tagli" risalgono a prima del referendum eh..

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18/12/2016 20:21
 
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Re:
BiagPal, 18/12/2016 14.24:

Da parte del Comune non c'è stato mai nessun taglio. Anzi, il Comune negli ultimi anni ha aumentato i finanziamenti destinati al Trasporto Pubblico in città. Se non ci fossero stati finanziamenti da parte del Comune avremmo avuto un Trasporto Pubblico praticamente inesistente, con corse sulla Linea 1 ogni 25/30 minuti.





Certamente i soldi il comune li ha messi. In alcuni casi prima li ha messi poi li ha tolti per rimetterli subito. Ma come detto prima il problema è il riconoscimento vero dei km percorsi.

Non capisco come si possa parlare ancora di esuberi 2017 e 2018 per quasi 300 persone.

Significa che dopo che questi signori saranno andati in pensione per fine carriera o accompagnati con agevolazioni, ci potranno essere assunzioni? Perché di autisti ne servono. Ed anche tanti. Si parla di un centinaio.



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18/12/2016 22:27
 
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Re:
bubolazza, 18/12/2016 17.33:

i "tagli" risalgono a prima del referendum eh..




Mi riferivo alle amministrative.
19/12/2016 11:53
 
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zola89@, 18/12/2016 20.21:



Certamente i soldi il comune li ha messi. In alcuni casi prima li ha messi poi li ha tolti per rimetterli subito. Ma come detto prima il problema è il riconoscimento vero dei km percorsi.

Non capisco come si possa parlare ancora di esuberi 2017 e 2018 per quasi 300 persone.

Significa che dopo che questi signori saranno andati in pensione per fine carriera o accompagnati con agevolazioni, ci potranno essere assunzioni? Perché di autisti ne servono. Ed anche tanti. Si parla di un centinaio.

Si tratta di esubero di amministrativi. Di autisti ce n'è estremo bisogno.

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21/12/2016 13:30
 
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21/12/2016 13:56
 
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Re:
Giap1, 21/12/2016 13.30:

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_mobilita_anm-2154137.html caccia i soldi sceriffo




Considerando i ricorsi riproposti negli ultimi 5 anni ci sono probabilmente 60 milioni di crediti potenziali.
26/12/2016 10:57
 
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Re: Re:
Madeco, 21/12/2016 13.56:




Considerando i ricorsi riproposti negli ultimi 5 anni ci sono probabilmente 60 milioni di crediti potenziali.




Penso di più, anche perchè la sola CTP ne vanta ben di più.
28/12/2016 21:12
 
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