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Porto di Napoli

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2022 13:58
21/04/2020 10:47
 
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Re:
Na.Samurai, 16/04/2020 14:46:





Grazie Na.Samurai!!!
E' un ottima notizia che si proceda nella valutazione di un ulteriore ampliamento della darsena di levante e del terminal container .
Uno dei problemi del porto sono proprio le dimensioni non troppo ampie.
La possibilità di realizzare una piena ed economica intermodalità con l'allacciamento alla rete RFI direttamente da "San Giovanni" e la possibilità di movimentare moduli ferroviari da 750 metri aumenterà enormemente la competitività del cargo ferroviario.
Lo scalo partenopeo potrà inoltre realizzare sinergie con gli interporti "Campano" e "Sud Europa".
A completare lo scenario ci sarà tra qualche anno l'avvio della Napoli Bari AV/AC che consentirà migliori scambi commerciali e turistici tra Campania e Puglia.

Spostando su ferro la logistica si ridurrebbe anche l'inquinamento ed il caos generato dai tir in movimento.
Migliorerà anche l'organizzazione degli spazi interni al porto.

Dispiace per la cancellazione del bel progetto del recupero dell ex stabilimento metallurgico Corradini.
Porto fiorito era molto affascinante.
Basta fare un giro nel porto di Barcellona per rendersi conto delle potenzialità e del fascino delle ex strutture dismesse.

Resta la possibilità di sfruttare il molo San Vincenzo per la nautica da diporto e spostare verso Pietrarsa un ulteriore darsena

il Vecchio progetto






Quello nuovo ancora più ambizioso

[Modificato da Nuvola.CdN 21/04/2020 10:50]
21/04/2020 12:49
 
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dispiace che viene cancellata definitivamente quel poco che resta a ricordo della linea di costa, ma cancellare tutto il degrado di quella zona, a favore di un maggiore sviluppo portuale... speriamo venga realizzata presto.
21/04/2020 13:24
 
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Non so se si leva il degrado...viene a cadere il sogno balneabilità degli abitanti di San Giovanni che l'avrebbero meritato.poi se con le nuove tecnologie sia possibile convivenza,speriamo
21/04/2020 14:41
 
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Re: Re:
Nuvola.CdN, 21/04/2020 10:47:




Grazie Na.Samurai!!!
E' un ottima notizia che si proceda nella valutazione di un ulteriore ampliamento della darsena di levante e del terminal container .
Uno dei problemi del porto sono proprio le dimensioni non troppo ampie.
La possibilità di realizzare una piena ed economica intermodalità con l'allacciamento alla rete RFI direttamente da "San Giovanni" e la possibilità di movimentare moduli ferroviari da 750 metri aumenterà enormemente la competitività del cargo ferroviario.
Lo scalo partenopeo potrà inoltre realizzare sinergie con gli interporti "Campano" e "Sud Europa".
A completare lo scenario ci sarà tra qualche anno l'avvio della Napoli Bari AV/AC che consentirà migliori scambi commerciali e turistici tra Campania e Puglia.

Spostando su ferro la logistica si ridurrebbe anche l'inquinamento ed il caos generato dai tir in movimento.
Migliorerà anche l'organizzazione degli spazi interni al porto.



Sì, come dici tu è un intervento assolutamente necessario per difendere l'economia regionale e ridurre il traffico su gomma.

Speriamo venga realizzato presto.

A completare tutto sarebbe poi utile anche attrezzare un aeroporto per la logistica industriale...magari proprio Marcianise. Tratto da un'intervista al prof. Carrino del DAC:

"Professor Carrino, nell’articolo dedicato alle insidie relative alla ripartenza, su cui gravano gli effetti dell’epidemia da Coronavirus lei afferma che non basta la capacità di generare valore aggiunto se non ci sarà un forte impegno a investire sulle grandi infrastrutture nel Mezzogiorno. Vuole chiarire la sua affermazione?
Beh, ho rimarcato che la Campania è l’unica regione a non avere un aeroporto dedicato alla logistica industriale pur disponendo delle migliori aziende aerospaziali. Non basta avere in campi un rilevante distretto aerospaziale, perché in assenza di un forte impegno dello Stato e della Regione a investire sulle grandi infrastrutture di logistica per l’aerospazio, il settore risulta limitato nelle sue capacità di competizione.

Che cosa andrebbe fatto quindi?
Individuare un aeroporto da destinare alla logistica della filiera e integrare in un unico sistema logistico i porti commerciali di Napoli e Salerno, l’interporto Ferroviario Merci a Alta Velocità di Maddaloni-Marcianise e la rete autostradale darebbe alle nostre imprese la possibilità di competere alle stesse condizioni, e forse meglio, delle aziende di altre regioni."
29/05/2020 20:50
 
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napoli.repubblica.it/cronaca/2020/05/29/foto/porto_di_napoli_riparte_il_cantiere_del_molo_beverello_ma_con_meta_operai-257920...

"I lavori del nuovo Molo Beverello sono ripresi, siamo nella fase della demolizione delle infrastrutture precedenti e poi si lavorerà per la verifica di eventuali ordigni bellici, prima di passare allo scavo delle fondamenta della nuova Stazione Marittima". Lo annuncia Pietro Spirito, presidente dell'Autorità Portuale del Tirreno Centrale, nel cantiere del nuovo Molo Beverello che ha ripreso lunedì a lavorare dopo lo stop per il covid19. Il cantiere è aperto e lavora di notte: stanotte verrà smontata la pensilina che copriva la coda delle biglietterie, poi si procederà all'abbattimento del resto della vecchia struttura. "La biglietteria provvisoria - spiega Spirito - è già funzionante con i controlli del covid19 e si lavora per dare una Stazione Marittima nuova alla città. Una stazione che consentirà ai cittadini di ammirare il panorama della città, ampia, in cemento armato, stabile. Dal tetto si potrà ammirare il lungomare e la parte portuale, è pensata per un miglior servizio ai passeggeri e ai cittadini". Il protocollo dei lavori per il covid19 valido al momento fino al 31 luglio permette a 10 operai di lavorare rispetto ai 20 previsti e il divieto di effettuare lavori in parallelo, con queste regole, spiegano gli ingegneri, il cantiere durerà il 25% di tempo in più.
[Modificato da faberax94 29/05/2020 20:51]
08/07/2020 23:37
 
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Molo Beverello
Pare che stiano proseguendo veloci i lavori di rifacimento della nuova stazione marittima degli aliscafi...chiaramente i mesi COVID influiranno sulla consegna che era stata fissata per la prossima prima

www.ilmattino.it/napoli/cronaca/molo_beverello_napoli_abbatuta_pensilina_biglietterie-5334...
[Modificato da vincepi@88 08/07/2020 23:38]
07/12/2020 14:38
 
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RESTAURO IMMACOLATELLA VECCHIA: TERMINATI I LAVORI, L’EDIFICIO DEL 700 RESTITUITO ALLA CITTÀ




"In origine l’edificio, a pianta ottagonale, si trovava su uno scoglio, in mezzo al mare, connesso da ogni lato alla struttura portuale e alla terra ferma da un ponticello. Si sviluppava su due corpi di fabbrica: uno al pian terreno e un secondo al primo piano a cui si accedeva da due rampe di scale con scalini in pietra lavica e balaustra in ferro, una alla destra e una alla sinistra, degli spazi che si aprivano al piano terra. L’edificio, progettato dall’architetto Domenico Antonio Vaccaro, su incarico di Carlo di Borbone, costruito intorno al 1734, era la sede della marina borbonica, dedicato ai controlli sanitari dei marinai e dei passeggeri che giungevano su velieri nello scalo partenopeo. La Deputazione della Salute, questa era la denominazione, si occupava di assicurare, attraverso i controlli, che non vi fossero casi di malattie infettive a bordo delle navi (nel caso si ponevano equipaggio e passeggeri in quarantena) al fine di ridurre i rischi per la popolazione...
(continua)"
[Modificato da Na.Samurai 07/12/2020 14:39]
07/12/2020 21:18
 
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https://www.skylinewebcams.com/it/webcam/italia/campania/napoli/napoli-maschio-angioino.html

Da questo link è possibile seguire in tempo reale i lavori al molo Beverello.
[Modificato da _Gio'_ 07/12/2020 21:18]

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Porto, il boom delle crociere solo dal 2023
Porto, il boom delle crociere solo dal 2023

di Paolo Popoli


Il calo di attività negli scali di Napoli, Salerno e Castellammare colpisce soprattutto il turismo: meno 50%, mentre il commerciale cala dell’8,9. Nel 2021 si inaugura il Palazzo dell’Immacolatella

La ripresa post Covid, le opere infrastrutturali, il treno dei fondi europei e del Recovery Fund: ecco alcune priorità del 2021 per i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, uniti sotto l’egida dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale. Un tema, quello della portualità, strategico per Napoli e la Campania, e che necessita non solo di investimenti ma di un piano di rilancio. Se fino a febbraio 2020 i dati confermano la crescita dell’ultimo triennio (da 950 mila a 1,5 milioni i croceristi e da 850 mila a 1,1 milioni i container), da marzo c’è stata una frenata per il lockdown e le restrizioni a turismo, trasporti e fabbriche. Il 2020 si chiude con un meno 50 per cento di passeggeri, 100 mila croceristi e un calo dell’8,9 per cento delle merci.



Le crociere potrebbero aspettare il 2023 per tornare ai livelli pre-Covid. Il commercio, settore in cui Napoli e Salerno sono al sesto e all’ottavo posto in Italia, potrebbe riprendersi invece già nel 2021. Un altro aspetto chiave sono le infrastrutture. Nel piano triennale presentato per legge a fine novembre, il presidente Pietro Spirito (il suo mandato è scaduto il 5 dicembre 2020) ha inserito «gli investimenti da attuare con il Recovery Plan, già inviati al governo». A Napoli, intanto, dovranno proseguire i progetti già in corso: la seconda gara per le infrastrutture alla Darsena di Levante dopo il completamento appena avvenuto della colmata, i lavori al Beverello (pronto tra un anno e mezzo), l’apertura a febbraio del cantiere per la viabilità e la procedura per il deposito Gnl di Edison e Q8.



Per il recupero dei Magazzini Generali sono stati chiesti 20 milioni. A breve ci sarà l’inaugurazione del palazzo dell’Immacolatella vecchia appena restaurato. La separazione tra area est (merci) e ovest (passeggeri) richiede almeno 4 anni. A Salerno, invece, è in dirittura d’arrivo il dragaggio (marzo 2021) ed entro la fine dell’anno ci sarà l’allungamento del molo di sovraflutto: tali interventi consentiranno l’attracco di navi più grandi, comprese le crociere che potranno passare da 150 mila viaggiatori a 400 mila. Altri temi caldi sono le Zes e la crisi di Tirrenia. Le acque a Napoli sono però un po’ agitate. Lo scalo partenopeo è uscito dall’immobilismo delle gestioni commissariali. Ma Salerno è cresciuto di più. Imprese e sindacati si sono spaccati sulla riconferma di Spirito, che lascia però un messaggio: «Un porto che cresce è competitivo, aperto a nuovi operatori e capace di attrarre investimenti. La Campania deve rivolgere lo sguardo al Mediterraneo: qui c’è il 25 per cento del traffico merci mondiale».

napoli.repubblica.it/dossier/anno-che-verra/2020/12/15/news/porto_il_boom_delle_crociere_solo_dal_2023-27...
17/12/2020 14:27
 
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ma i lavori sono fermi o sbaglio?

E poi sono mesi, a proposito di crociere, che alla stazione marittima è ferma una mega nave che lascia perennemente i motori accesi. Dal mese di maggio che è li, forse anche prima. Chissà perchè
09/02/2021 19:54
 
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Annunziata, neo presidente dell'autorità portuale, sul Beverello:
napoli.repubblica.it/cronaca/2021/02/09/news/napoli_porto_si_insedia_annunziata-28...


"Sono qui a Napoli da due giorni e ci sono tanti problemi da risolvere. Io continuerò quanto avviato e auspico che tutti gli enti facciano le loro riflessioni ma anche che si faccia presto. Mi riferisco prima di tutto al Beverello, chiudiamo questi lavori quanto prima perché ritornerà il turismo e vogliamo che migliaia di persone girino in sicurezza in un porto bellissimo. Io spero che per l'estate 2022 il Beverello ci sarà, ma dobbiamo finirla con la burocrazia che ci soffoca. Faccio un appello a tutti, e a noi per primi, dobbiamo fare presto, io lo vorrei anche per questa estate ma so quanto è difficile" ha detto il nuovo presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale Andrea Annunziata, affrontando lo stop ai lavori per la costruzione della nuova stazione marittima del Beverello dopo il ritrovamento di alcuni reperti archeologici.

23/03/2021 18:29
 
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Porto di Napoli, la colmata della Darsena Est non si fa più. Obiettivo mare San Giovanni balneabile

continua su: www.fanpage.it/napoli/porto-di-napoli-la-colmata-della-darsena-est-non-si-fa-piu-obiettivo-mare-san-giovanni-bal...
www.fanpage.it/ :bah:
24/03/2021 19:03
 
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Vincono i contentini elettorali del salernitano, che in campagna elettorale blaterava di lungomare di 3 km a San Giovanni. Un lungomare che realisticamente non sarà mai balneabile, che affaccerà sui container del porto e che realisticamente non vedremo prima di decenni. Che sarà sempre separato dalla città dal fascio di binari della Napoli-Salerno, che comprime ogni possibilità di un vero sviluppo turistico della linea di costa. E che vieterà ogni possibilità di espansione del porto. Ottimo.

Rispetto alla gravità della notizia, non se ne sta parlando troppo troppo poco? Quanti posti di lavoro futuri che saltano sono?
05/04/2021 15:05
 
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Re:
faberax94, 24/03/2021 19:03:

Vincono i contentini elettorali del salernitano, che in campagna elettorale blaterava di lungomare di 3 km a San Giovanni. Un lungomare che realisticamente non sarà mai balneabile, che affaccerà sui container del porto e che realisticamente non vedremo prima di decenni. Che sarà sempre separato dalla città dal fascio di binari della Napoli-Salerno, che comprime ogni possibilità di un vero sviluppo turistico della linea di costa. E che vieterà ogni possibilità di espansione del porto. Ottimo.

Rispetto alla gravità della notizia, non se ne sta parlando troppo troppo poco? Quanti posti di lavoro futuri che saltano sono?




Ha vinto il volere di una comunità di 120,000 abitanti, quella delle periferia orientale di Napoli. Finalmente, direi, in una città talmente diseguale al suo interno da aver silenziato completamente la voce delle sue comunità più povere e lontane dal centro.

Il porto commerciale termina il suo ampliamento con la Darsena di Levante, chè pure non è poca roba, e si progetta una fruizione turistica-del tempo libero del lungomare orientale (dalla Corradini al Granatello), in una città che di fatto non ha arenili pubblici. Questo pezzo di linea di costa avrà bacino di utenza metropolitana, altro che il retroporto a cui la parte ricca della città voleva relegare il destino di San Giovanni a Teduccio.
05/04/2021 18:17
 
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Re: Re:
sabalot, 05/04/2021 15:05:




Ha vinto il volere di una comunità di 120,000 abitanti, quella delle periferia orientale di Napoli. Finalmente, direi, in una città talmente diseguale al suo interno da aver silenziato completamente la voce delle sue comunità più povere e lontane dal centro.

Il porto commerciale termina il suo ampliamento con la Darsena di Levante, chè pure non è poca roba, e si progetta una fruizione turistica-del tempo libero del lungomare orientale (dalla Corradini al Granatello), in una città che di fatto non ha arenili pubblici. Questo pezzo di linea di costa avrà bacino di utenza metropolitana, altro che il retroporto a cui la parte ricca della città voleva relegare il destino di San Giovanni a Teduccio.



Sono il primo a volere lo sviluppo delle periferie e gli arenili pubblici, quindi evitiamo stucchevoli narrazioni classiste, grazie. Di quale lungomare si parla io non lo so, lo dico sinceramente, non essendo della zona ma né tantomeno della parte "ricca" della città. E non capisco dove sarebbe il problema, essendo il porto un'infrastruttura fondamentale per l'economia di tutta la Regione, non certo esclusiva di battaglie campanilistiche di qualche migliaio di cittadini (dubito che tutti i residenti la pensino allo stesso modo, se conoscessero i termini della questione). Siccome non sono della zona cerco di informarmi e di guardare ai dati. Da quello che so sono già in corso lavori per riqualificare ad uso turistico / tempo libero il lungomare di Portici, da Pietrarsa al Granatello. Quindi nell'area di cui parli ci saranno a prescindere 2 km circa di costa dedicati ad uso turistico, che non sarebbero certo stati compromessi dalla nuova darsena: una passeggiata che comprende il Museo di Pietrarsa, il porto del Granatello, villa d'Elboeuf, il centro ricerche per le tartarughe marine dell'A.Dohrn, oltre il centro di ricerca dell'ENEA. Lì ha assolutamente senso parlare di sviluppo turistico e terziario.

Qui parliamo della linea di costa davanti l'ex-Corradini: un'area che è a poche centinaia di metri dalla darsena già in costruzione e da una centrale elettrica, oltre che dal depuratore. E' un'area che, da ignorante, credo abbia bisogno di investimenti ingentissimi di bonifica e per essere veramente fruibile, e che alla fine del processo avrebbe come risultato una spiaggia (ne dubito fortemente) o più probabilmente un lungomare comunque a 200 metri dai container!! Di che utenza metropolitana parli? Realisticamente è solo fumo negli occhi e si recupererà il progetto di porto turistico, come noto appannaggio della parte povera della città. I posti di lavoro e i collegamenti su ferro invece, roba da ricconi. Mah.
07/04/2021 10:19
 
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Completamente d'accordo con faberax94. Solo fumo negli occhi. Questa coppia Governatore/Presidente A.P. farà ogni tanto qualche annuncio propagandistico senza fare concretamente niente. La prossima coppia deciderà nella migliore delle ipotesi di riprendere il prolungamento della Darsena (con 5 anni persi) oppure se accantonare per sempre qualunque sviluppo di quella zona.
07/04/2021 12:27
 
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Ragazzi perdonatemi, ma guardate che l'ampliamento della darsena a sud non interferirà assolutamente con il lungomare esistente: non arriva neanche alla centrale elettrica dell'Enel.
Il porto turistico, in quel punto, è totalmente fuori contesto: dietro hai San Giovanni a Teduccio, quartiere a vocazione industriale da riconvertire in terziario (produzione di beni e servizi) e commerciale, non Posillipo o i Campi Flegrei.
Creare una cattedrale nel deserto, che non verrà utilizzata, quando per giunta hai il Granatello a un paio di chilometri che puoi sfruttare, mi sembra uno spreco di risorse.

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16/04/2021 09:44
 
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Quando usciremo dall'incubo della pandemia, ci ritroveremo un nuovo Terminal Beverello?

«Si tratta di un'opera che appena avviata, ormai diversi mesi fa, è stata sospesa a causa del rinvenimento nel sottosuolo di reperti archeologici. Meglio mettersi l'anima in pace: il Terminal Beverello non si farà prima di 18 mesi. Intanto, cerchiamo di realizzare una struttura che sia dignitosa, perché l'anno scorso c'erano gli ombrelloni, e non esistono soltanto il sole e i turisti. Certo, quelli pure sono importanti, ma dobbiamo pensare a chi va avanti e indietro: è giusto che quelle persone siano tutelate nella dignità, perché è di questo che si parla».



Amen. Un'intervista a tratti irritante. Domanda: Quali sono i margini di crescita e di sviluppo del Porto di Napoli? Risposta: abbiamo Procida capitale della cultura (ma senza Beverello, diciamolo a bassa voce) e dobbiamo chiudere il cantiere della metropolitana (che ovviamente non dipende dall'ADSP). Sul Molo San Vincenzo ci stanno lavorando solo da anni e suppongo si continuerà ancora per anni a dire "ci stiamo lavorando". Che vergogna.
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